Misteri della Luce

Rosario meditato

Il Rosario è insieme meditazione e supplica. L’insistente implorazione della Madre di Dio poggia sulla fiducia che la sua materna intercessione può tutto sul cuore del Figlio

Ella è «onnipotente per grazia», come, con audace espressione da ben comprendere, diceva nella sua Supplica alla Vergine il beato Bartolo Longo. Una certezza, questa, che, a partire dal Vangelo, si è andata consolidando per via di esperienza nel popolo cristiano. Il sommo poeta Dante la interpreta stupendamente, nella linea di san Bernardo, quando canta: « Donna, se’ tanto grande e tanto vali, / che qual vuol grazia e a te non ricorre, / sua disianza vuol volar sanz’ali ». Nel Rosario Maria, santuario dello Spirito Santo, mentre è supplicata da noi, si pone per noi davanti al Padre che l’ha colmata di grazia e al Figlio nato dal suo grembo, pregando con noi e per noi. RVM, 16

Primo Mistero: Il Battesimo nel Giordano.

«Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”». (Mt 3,16-17)

Con il Battesimo noi veniamo inseriti in Cristo in un modo misterioso ma reale: viviamo la sua stessa vita che è la vita della grazia, la quale circola dentro di noi così come la linfa circola nella vite e nei tralci.[1] Per intercessione di Maria ogni battezzato conosca e viva la sua chiamata alla santità.

Secondo Mistero: le nozze di Cana.

«Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”». (Gv 2, 1-5)

Maria è per noi esemplare completo del rapporto che deve esserci con Gesù. Come la Madonna si è lasciata permeare dalla parola e dall’esempio di suo Figlio, così noi, come Lei ci insegna, dobbiamo imparare a vivere il rapporto con Gesù, soprattutto l’Eucaristia, e a lasciarci permeare dalla parola e dall’esempio e dalla presenza di Lui. 1

Per intercessione di Maria ogni famiglia sia una piccola chiesa, viva la fede, la preghiera, la concordia, l’accoglienza.

Terzo Mistero: L’annuncio del Regno di Dio.

“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”. (Mc 1, 15)

La prima carità e la prima pazienza Gesù la esercitava con gli Apostoli per esempio quando non capivano e, a sera, stanco li prendeva da parte per spiegare loro la sua predicazione della giornata.

La prima carità dunque è da usarsi verso le persone che ci sono accanto e sarà forse una sola testimonianza di serenità e di bontà.1

Per intercessione di Maria ogni cristiano scopra e viva la sua vocazione missionaria, diventi apostolo della santità.

Quarto Mistero: La Trasfigurazione.

«Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce» (Mt 17, 1-2).

Il mondo è irretito di tristezza, di paura, di terrore, va cercando sguardi che siano pieni di serenità e di gioia: la felicità è la ricerca profonda del cuore umano. Se realmente crediamo in Cristo, se abbiamo trovato la nostra felicità in Lui dobbiamo emanare, ispirare gioia.1

Per intercessione di Maria i giovani incontrino Gesù e lo scelgano come loro divino Maestro.

Quinto Mistero: L’Eucaristia.

«Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”» (Mt 26, 26).

La vocazione è una realtà costante: Dio chiama momento per momento; ogni giorno che nasce è un nascere nuovo del rapporto tra me, che sono il chiamato in questo momento, e Dio che mi chiama.1

Per intercessione di Maria tutti i sacerdoti siano santi e strumenti di santificazione per le persone loro affidate.

Sussidio preparato da Teresa Carboni


1 da La santità, di Guglielmo Giaquinta, ed. Pro Sanctitate

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