Il deserto fiorirà

Centro di ascolto della parola di Dio

Nell’Anno della misericordia nascono i miracoli, anche il deserto può fiorire e consegnare speranza e amore. Ci lasciamo plasmare da questa dolce indicazione che ci guida per entrare sempre più nel terreno di Dio.

Invocazione allo Spirito Santo

Rit cantato: Vieni vieni Spirito Santo, vieni vieni dentro di me.

Spirito di Dio che aleggiavi sulle acque quando l’Onnipotente creava il cielo e la terra: Rit

Vieni come il sole di ogni giorno, vieni come il vento che rinnova, vieni come stella nella notte, vieni come l’acqua per la terra: Rit

Dito di Dio che orienta la nostra vita, guidaci nei sentieri della speranza, fa’ fiorire oggi i deserti del mondo: Rit

Ascolto della Parola di Dio

Gesù il vincitore. (Mt 4, 1-7)

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, di’ che questi sassi diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: non tentare il Signore Dio tuo».

Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto: adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto».

Dagli scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

Le stelle brillano nelle loro postazioni e gioiscono. Dio le chiama per nome ed esse rispondono: Eccoci! E brillano di gioia per il loro Creatore (Baruc 3, 34-35).

Arriviamo all’ultimo punto: le simpatiche stelle di Baruc. Evidentemente è un eccomi poetico, figurativo, ma ricco di significato. Tutta la creazione, gli alberi che noi vediamo, le montagne, i fiori, le stelle, obbedisce alla volontà di Dio. Tante volte abbiamo l’impressione che la creazione sia un po’ impazzita, forse è impazzita per noi, per i nostri contatori, per i nostri calcoli, ma non per Dio a cui obbedisce con gioia: le stelle brillano con gioia dinnanzi a Lui (G. Giaquinta, Eccomi, pag. 24).

Per trovare la strada: Speranza

La speranza deriva da un discernimento attento alla realtà, da un’attesa fondata di solidità. È una perseveranza che si nutre di responsabilità. Viviamo di piccole attese, di piccole speranze quotidiane e questo rivela come ci è essenziale trascendere il presente, il momento che passa, per prendere posizione davanti al futuro e scommettere sull’avvenire. Ma la speranza è possibile solo nell’apertura agli altri. Non si spera mai da soli e solo per sé: la speranza è frutto di una relazione viva, è sempre legata a una comunione (Enzo Bianchi, Cerca gli altri, pagg 30-31).

Traccia per l’animatore

-          Il deserto non è mai senza oasi.

-          La promessa di Dio: il deserto fiorirà.

-          Importanti cartelli indicatori: la preghiera, la pazienza, la perseveranza, la fiducia.

Per la condivisione

-          Come e dove trovare nella nostra società semi di speranza.

-          Quali sono i cartelli indicatori per far fiorire il deserto.

Preghiera finale

Abramo

Abramo, perché dormi? Non le senti le stelle che ti chiamano lontano là nel deserto fuori dalle case, cittadino del mondo? Era un sogno, uno spettro, era un comando? Lasciò il padre e la madre e la sua terra Prese con sé una tenda e una kinura per cantare alle stelle del deserto e nel cuore della notte scomparve solo. Camminò tutto il giorno ed altri giorni ma quando stanco, l’avvinse il sonno gli apparve Sara amica della vita sposa e sorella sola e senza figli con il volto del pianto. Abramo cittadino del mondo fammi stare al tuo fianco. Non era un sogno: Sara era giunta e stava accanto a lui sfinita dal cammino, vinta dal caldo e dalle stelle fredde per essere anche lei cittadina del mondo la sorella di tutti. Ebbe inizio la stirpe errante la gente delle stelle e della sabbia, di una tenda posata per un giorno in cerca sempre di fratelli nuovi. Abramo fu sepolto nel deserto accanto ad una palma dove sgorgava un fiotto d’acqua, ma la sua tenda se la prese Isacco e poi Giacobbe ed altri appresso a lui finché giunse a Gesù il figlio di Maria cittadino del mondo, il Fratello di tutti. Se la voce ti chiama, piccola Sara, non piangere: è tua vocazione il deserto ed una tenda e tanti volti nuovi a cui ridire la parola d’amore del Fratello di tutti, di Gesù. (G. Giaquinta)

O Cuore Immacolato di Maria vivo modello di ogni santità dona Tu la fiducia di diventare santi.

Sussidio preparato da Maria Mazzei

I commenti sono chiusi.