Diventare Cristo

Adorazione eucaristica – febbraio 2014

Guida “Tutti nasciamo principi, ma c’è chi dimentica la sua vera natura” (A. G. Roemmers) . La preghiera ci fa comprendere chi siamo e da dove veniamo… Siamo figli, eredi, creature importanti agli occhi di Dio.

Ci prepariamo a vivere questo momento di preghiera con questa consapevolezza e invocando lo Spirito Santo: Egli ci fa riconoscere ed esclamare che Gesù è il Signore, colui che dobbiamo seguire e imitare.

Sac. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

Tutti Amen.

Sac. Vieni Spirito Santo, vieni nei nostri cuori e donaci il desiderio di camminare guardando la meta della nostra esistenza: la santità.

Tutti Vieni Spirito Santo, vieni nei nostri cuori e donaci di lavorare su noi stessi per acquistare le virtù che Gesù stesso ci ha insegnato con la sua Vita e la sua Parola.

Sac. Vieni Spirito Santo vieni nei nostri cuori e donaci il gusto della preghiera che nel silenzio riconosce l’amore del Padre che chiama tutti i suoi figli e sogna per ciascuno il Regno dei Cieli.

Sac. Preghiamo: O Dio che doni lo Spirito Santo ad ogni uomo fa’ che in questo tempo di preghiera grazie a Lui e con Lui possiamo stare alla presenza di Cristo e invocarlo affinché possiamo imitarlo in tutto il nostro essere e nel nostro agire.

 

Canto di esposizione del Santissimo Sacramento

Solista Sacramento d’amore, speranza di vita, luce dell’anima… dinanzi a te tutto è avvolto nella pace, la mente si illumina, gli spazi del cuore si dilatano fino a non esserci più separazione fra cielo e terra! Tutto sbiadisce e si perde abbagliato da te, dalla potenza che emana da quella silente, umile, grande presenza di amore; illumina, ti prego, con quella luce ogni istante della mia povera esistenza che non ha alcun senso staccata da Te, dalla tua volontà, dal tuo amore. In te voglio perdermi per ritrovarmi, in te voglio morire per rinascere a te voglio donare tutto per avere in cambio il tutto senza il quale nulla esiste di tutto ciò che è!

(Francesca Magro – A te si innalza il mio canto di libertà)

 

Guida Nel cuore di Gesù abita ciascuno di noi, Lui prega il Padre per noi, ci benedice e attraverso la sua Parola ci dona le indicazioni necessarie per diventare come Lui, innamorato del Padre e degli uomini. Seguiamo una tipica giornata di Gesù e impariamo come vivere e dare un senso alla nostra vita.

1 L Mc 1, 21-22

2 L Non ha altro da dire, Gesù, non ha altro da insegnare se non quello che è. In questo sta la forza di Gesù, l’autorità, l’efficacia del suo insegnamento: è un insegnamento che coincide con l’operare, è un insegnamento autorevole, è un insegnamento che è immediatamente tradotto nei fatti. Questo stupisce! C’è un maestro diverso dai maestri, un maestro che fa, un maestro che vive, un maestro che è nell’insegnamento da lui proclamato. È maestro in quanto il suo magistero è sostanziato di eventi vissuti. Fa quel che dice e il suo insegnare è espressione del suo vissuto. Questo insegnare con tutta la coerenza del vissuto lo rende singolarmente, straordinariamente autorevole.

(Pino Stancari)

 

Solista Gesù, insegnaci la via da seguire, la verità da annunciare, la vita da donare, la luce da consegnare

Tutti Gesù, nostro Signore e Maestro, ascoltaci

Solista Gesù, insegnaci la fede da alimentare, la speranza da segnalare, la carità da attuare, la Parola da pronunciare

Tutti Gesù, nostro Signore e Maestro, ascoltaci

Solista Gesù, insegnaci i gesti da regalare, i sogni da realizzare, i silenzi da assaporare, la preghiera da custodire.

Tutti Gesù, nostro Signore e Maestro, ascoltaci

Silenzio e canto

Guida Gesù non si ferma, è sempre in movimento, sempre pronto a donare la Parola, a incontrare le persone, a guarire e benedire.

 

1 L Mc 1, 29-34

1 L La Misericordia “si accosta” alla miseria di una donna malata e “la solleva” prendendola per mano: con la tenerezza di questo gesto Gesù le restituisce non solo la salute, ma anche la capacità di servire, cioè di amare umilmente. La notizia si diffonde presto e Gesù si trova… oberato di lavoro, tutti gli conducono i loro malati e indemoniati. Si raduna una folla di bisognosi, di miserabili assetati di vita. E la Misericordia è come un fiume di grazia che a ciascuno offre dalla sua sovrabbondanza.

(Lectio Divina 9 – Queriniana)

 

Tutti Se uno è stanco, tu sei il balsamo con il tuo aiuto.

Se uno è triste, tu sei il balsamo con la tua tenerezza.

Se uno è deluso e sfiduciato, tu sei il balsamo con la tua fiducia.

Se uno è solo e abbattuto tu sei il balsamo con la tua vicinanza.

Sei balsamo e profumo buono.

(Angelo Casati – I giorni della tenerezza)

 

Silenzio e canto

Guida Gesù, anche se Dio, ha bisogno di un tempo per stare solo con il Padre. Impariamo da Lui a lasciare le nostre occupazioni per stare soli con Dio.

 

1 L Mc 1, 35

2 L La preghiera è un dialogo, una conversazione con Dio … il nostro è un atteggiamento come quello di un cieco che non vede, ma sa di avere davanti a sé un Essere reale, personale, infinito, vivo, che osserva, ascolta, ama l’orante. Allora la conversazione nasce. Un Altro è qui; e questo Altro è Dio.

(Servo di Dio Guglielmo Giaquinta – La preghiera)

 

Solista Signore, attirami ogni giorno a Te perché possa fermarmi e accogliere il tuo perdono.

Tutti Signore tu sei l’Unico necessario

Rit. Oh Oh Oh adoramus te Domine

Solista Conducimi ogni giorno nel deserto per gustare l’intimità della preghiera.

Tutti Signore tu sei l’Unico necessario

Rit. Oh Oh Oh adoramus te Domine

Solista Parlami ogni giorno dei tuoi sogni, perché io possa penetrare nel Tuo cuore.

Tutti Signore tu sei l’Unico necessario

Rit. Oh Oh Oh adoramus te Domine

Solista Fammi conoscere la tua benevolenza, istruiscimi sulla fedeltà per sempre.

Tutti Signore tu sei l’Unico necessario

Rit. Oh Oh Oh adoramus te Domine

Solista Signore, i tuoi sentimenti sono grandi come il Cielo, fa’ che, con l’aiuto dello Spirito Santo, io possa vivere ciò che tu mi consegni con tenerezza e amore.

Tutti Signore tu sei l’Unico necessario

Rit. Oh Oh Oh adoramus te Domine

Silenzio

Benedizione eucaristica e canto

Sussidio preparato da Maria Francesca Ragusa

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