“Io sono con voi tutti i giorni”

Adorazione eucaristica – luglio 2013

Canto

Guida Gesł Eucaristia mostraci il Tuo Volto,

Tutti e impareremo a conoscere sempre di più il Tuo amore

Guida Gesù Eucaristia rivelaci il Tuo Cuore,

Tutti e impareremo a comprendere sino in fondo i Tuoi desideri

Guida Gesù Eucaristia svelaci il Padre,

Tutti e impareremo a rimanere nella Vostra comunione

Guida Gesù Eucaristia donaci lo Spirito,

Tutti perché possiamo chiedere ancora: insegnaci a pregare!

Rit. O Adoramus Te, Domine

1 Lett “Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo”

2 Lett Signore non ti conosco abbastanza, non mi sono fermato a contemplare il dono della vita e dell’amore

Tutti Signore aumenta in me il desiderio di ‘stare’ alla Tua presenza per riconoscerti Creatore e Signore della mia esistenza. Rit.

 

1 Lett “Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni”

2 Lett Signore, ho paura d’incontrarti perché ancora non ho compreso che tu sei Misericordia, tu sei il mio Redentore

Tutti Signore, aumenta in me il desiderio di ‘stare’ alla Tua presenza, aumenta la mia fede e fa’ che io decida di appartenere a Te … per sempre. Rit.

1 Lett “Ecco sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con Me”.

2 Lett Signore, troppe volte sono incapace di spalancare la porta del mio cuore a Te, perché è affollato da molte persone, situazioni, affanni. Liberami da tutto ciò che è inutile e non necessario

Tutti Signore, aumenta in me il desiderio di ‘stare’ alla Tua presenza e di ascoltare la Tua parola che guida e istruisce. Rit.

1 Lett “Io sono con voi tutti i giorni”

2 Lett Signore, ma io sono ogni giorno con te?

Tutti

Tu sei qui, Signore, sempre.

Tu sei qui, di fronte a me, come la presenza di un amore che si dona.

Tu sei qui, offrendoti silenziosamente al mio sguardo.

Tu sei qui, reclamando l’adesione del mio pensiero e del mio cuore nella

fede.

Tu sei qui, in me, come una vita che m’invade e prende possesso del

mio essere.

Tu sei qui, colmando col tuo infinito la mia solitudine e la mia miseria.

Tu sei qui, sorgente di gioia che vuol portare nella sua onda ogni fatica

e ogni tristezza.

Tu sei qui, rifugio nella prova e conforto nell’angoscia.

Tu sei qui, sorriso eterno di Dio posto sulla mia esistenza di uomo.

Canto

1 Lettore

“Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.

(Lc 19,1-10)

2 Lettore

Io sono qui Signore di fronte a te con tutto me stesso.

Sono qui oggi perché tu, eterno presente, mi vuoi incontrare.

Sono qui per imparare a pregare, per ascoltare il Tuo silenzio eloquente,

per riempirmi della Tua Parola di pace.

Sono qui per dirti con umiltà: “Abbi pietà di me che sono peccatore”.

Io sono qui Signore per consegnarti il mio passato

e donarti il mio presente e il mio futuro.

Sono qui, per gettare in te le mie inquietudini, le mie preoccupazioni,

Sono qui per essere da Te amato e trasformato

Sono qui per chiederti aiuto, per ricevere il perdono e la tua benedizione.

Sono qui per abbracciare la tua forza ed essere avvolto dalla tua luce.

Sono qui per sentire la Tua gioia, per accogliere la salvezza,

per gustare la tua presenza misteriosa ma sicura.

Sono qui Signore e… questo mi basta.

Canto

1 Lettore

Dagli scritti del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

“Che cosa è dunque la preghiera? Intanto è il desiderio di Dio, il desiderio di potersi avvicinare a Lui, il desiderio di ricevere i sacramenti, (ad es. quello della Penitenza e dell’Eucaristia). Il desiderio: questo è il primo elemento che non ha bisogno né di tempo, né di spazio, perché è qualunque cosa che tu senti dentro di te. Il secondo elemento della preghiera è quando ci si avvicina direttamente a Lui e si dà un tempo determinato per la preghiera. E allora che cos’è la preghiera? E’ uno sguardo, è uno sguardo verso il Signore, uno sguardo semplice, come di un bambino che guarda la mamma o inversamente… Io e il Buon Dio ci guardiamo, Io guardo Lui, Lui guarda me e questa è la preghiera, E dopo, quando io ho concluso questo tempo, vado via magari dalla Chiesa, ma mi rimane in fondo al cuore un senso di nostalgia, un senso di gioia, un senso di unità con il Signore e un desiderio di cominciare da capo questo ciclo: attesa dell’incontro, incontro e dopo incontro”.

2 Lettore

La preghiera giunge al suo grado di purezza autentica quando in essa dimentichi totalmente te stesso, quando cioè smetti deliberatamente di interessarti di te stesso e preferisci occuparti unicamente dei bisogni, delle ansie e della salvezza degli altri. (…) Se nella preghiera trascuri deliberatamente i tuoi bisogni e trovi la gioia unicamente nel domandare, nel supplicare e nel prodigarti a vantaggio degli altri, allora Dio stesso comincerà a occuparsi di te e a farsi carico di tutta la tua vita, sia sul piano materiale che su quello spirituale, fin ai minimi dettagli. In altri termini, quando ti occupi degli altri, Dio si occupa di te e quando ti limiti a pregare e a supplicare per i bisogni degli altri, Dio soddisfa i tuoi bisogni senza che tu glielo chieda. In questo modo si realizza, per mezzo della preghiera, il disegno salvifico di Dio, a proposito del quale Cristo disse ai suoi discepoli: “Andate, fate discepole tutte le nazioni”.

(Matta el Meskin)

Preghiamo insieme

Tutti Signore insegnaci a pregare

Guida Il mondo ha bisogno di preghiera perché ha bisogno di pace

Tutti Signore insegnaci a pregare per il mondo e fa’ che agiamo sempre per il bene di tutti

Guida La Chiesa ha bisogno di preghiera perché ha bisogno di testimoni autentici

Tutti Signore insegnaci a pregare per la Chiesa e fa’ che cresciamo nella fedeltà ai suoi insegnamenti

Guida Il nostro paese ha bisogno di preghiera perché ha bisogno di santità e fraternità

Tutti Signore insegnaci a pregare per il nostro paese e fa’ che quello che annunciamo lo viviamo per primi

 

Guida La nostra comunità ha bisogno di preghiera perché ha bisogno di apostoli di santità

Tutti Signore insegnaci a pregare per ogni comunità e realtà ecclesiale e fa’ che non ci stanchiamo mai di andare ai fratelli a parlare del tuo amore

Guida Le persone che soffrono hanno bisogno di preghiera

Tutti Signore insegnaci a pregare per le persone che soffrono e fa’ che sappiamo stare loro accanto con un servizio attento e umile

Guida Coloro che non credono hanno bisogno di preghiera

Tutti Signore insegnaci a pregare per coloro che non credono e fa’ che sappiamo con la nostra presenza accendere una luce nei loro cuori per accoglierti con gioia

Guida Le nostre famiglie hanno bisogno di preghiera perché hanno bisogno di sempre maggiore unità

Tutti Signore insegnaci a pregare per le famiglie e fa’ che sappiamo crescere ogni giorno nella fede, nella speranza e nella carità.

Canto

Rit. Luce ai miei passi la tua Parola, guida sicura al mio cammino.

Tutti Signore, io so che tu mi hai amato dall’eternità,

mi ami ed è tuo desiderio stringere sempre più nel futuro il tuo rapporto

d’amore con me.

Concedimi che tale conoscenza sia luce che guidi i miei passi,

norma nel mio agire ma, soprattutto, fiamma che bruci il mio cuore

e infonda lena sempre nuova al mio cammino.

(G. Giaquinta)

Canto

O Cuore Immacolato di Maria

vivo modello di ogni santità dona Tu la fiducia di diventare santi!

 

Sussidio preparato da Maria Francesca Ragusa

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