20 gennaio 2013

II Domenica del Tempo Ordinario (C) - Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani Tema: “Che cosa vuole Dio da noi?” (Cfr Mi 6, 6-8) - II Settimana del Salterio

Idea luce

Un solo Signore, una sola famiglia.

Introduzione

Con questa domenica ha inizio il Tempo Ordinario dell’anno liturgico. Il Signore Gesù si presenta come il vero Sposo dell’umanità, venuto a portare il vino della gioia, per formare in lui un solo popolo. Stiamo vivendo la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, che ci invita a chiederci che cosa Dio vuole da noi: in questa celebrazione eucaristica preghiamo il Signore che il nutrirci della sua Parola e del suo Corpo ci renda sempre più una sola famiglia, riunita nell’unica fede in Cristo e solidale con tutti gli uomini.

Liturgia della Parola

LETTURE: Is 62, 1-5;

Sal 95;

1Cor 12, 4-11;

Gv 2, 1-12

 

L’amore di Dio è ostinato, non si arrende, perché Egli è uno sposo fedele, che desidera vedere gioire la sua sposa. Gesù compie il primo miracolo a Cana, porta il vino della gioia alla festa di nozze. Nella comunità cristiana lo Spirito elargisce con abbondanza i suoi carismi, consegnando a ciascuno un dono particolare per il bene comune. Ricerchiamo l’unità nella diversità.

Traccia di riflessione

Nel Vangelo di oggi ci viene presentato un culmine di rivelazione di Gesù (Agnello di Dio, Messia, Colui del quale ha scritto Mosè nella legge e i profeti, Figlio di Dio e Re di Israele, Figlio dell’uomo). Cana è il primo segno, ma tutto è proiettato al futuro e al pieno compimento della manifestazione gloriosa di Gesù sulla croce. In una sintesi incredibile viene offerto all’inizio del Tempo Ordinario il mistero essenziale, in cui si compendia  il significato del dono del Verbo fatto carne e tutto il senso del nostro cammino. Gesù è il nostro Sposo, sposo che l’umanità sempre attende. È lo Sposo che fa nuove le nozze, fa nuova la Sposa, la Chiesa e ogni credente. È lo Sposo, che dona in abbondanza il vino della speranza, del senso. È lo Sposo, che non tradisce le attese anzi va oltre ogni aspettativa. È nell’Eucaristia che gustiamo la presenza dello Sposo con noi, in mezzo a noi. L’Eucaristia è veramente il sacramento dell’amore, che non tradisce né ferisce, ma risana e sazia in abbondanza. Maria cammina con noi e ci invita a fare quello che suo Figlio ci dirà. Maria ci guida alla fiducia nel Figlio, che ci vuole santi come lui.

Preghiera dei fedeli

Per la Chiesa, perché sia sempre aperta al dialogo con tutte le confessioni religiose e favorisca in ogni modo l’unità dei cristiani, preghiamo.

Per il Papa, i vescovi, i presbiteri, i diaconi, perché sappiano discernere i doni che lo Spirito suscita e orientarli perché siano un vero servizio per l’edificazione della Chiesa, preghiamo.

Per i governanti, perché le loro scelte siano ispirate alla ricerca del bene comune e al desiderio di realizzare una società più giusta e più fraterna, preghiamo.

Per le coppie di sposi che si trovano in difficoltà, perché possano sperimentare la presenza di Cristo, che porta il vino della speranza e dell’amore, preghiamo.

Per tutti noi, perché sappiamo riconoscere nella nostra vita la presenza di Gesù, che ci chiama ad essere in lui una sola famiglia, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, con stupore e gratitudine contempliamo la tua presenza in noi. Nella Parola che oggi ci hai donato ti sei mostrato come sposo fedele e ostinato nell’amore, che non si arrende di fronte alle nostre mediocrità e ci doni ogni volta una nuova occasione per aprire il nostro cuore a te. Trasforma la nostra vita, perché pieni di te possiamo portare ai fratelli la gioia di averti incontrato.

Idea guida

Accogliamo con fiducia l’invito di Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”.

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