16 ottobre 2011

XXIX domenica del Tempo Ordinario (A) - I Settimana del Salterio

Idea luce

Stare dalla parte di Dio è una scelta di vita.

Introduzione

La liturgia di questa XXIX domenica del Tempo Ordinario ci mette di fronte ad una decisione, che non ammette compromessi. Il Signore non tollera ipocrisia e malizia e, per il nostro bene, ci chiede di prendere posizione, una sola posizione, stare dalla parte di Dio. Riconoscere che siamo suoi, creati a sua immagine e somiglianza, dà un senso nuovo a tutto ciò che facciamo, ma questa convinzione deve albergare nel nostro cuore, per orientare anche le nostre scelte di vita.

Atto penitenziale

Signore, che sei grande e potente, abbi pietà di noi.
Cristo, che conosci i nostri cuori, abbi pietà di noi.
Signore, che ci chiami per nome, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Is 45, 1.4-6

La Parola del Signore rivela la sua supremazia, che non si manifesta come potere esercitato con la forza, ma come scelta di amore verso i suoi eletti. Riconosciamo che il Signore è il nostro Dio e non ce n’è alcun altro.

Salmo 95

II Lettura 1 Ts 1, 1-5b

L’apostolo Paolo ci ricorda che ogni comunità cristiana è scelta e costituita da Dio. Anche noi lasciamoci plasmare dalla Parola e dalla potenza dello Spirito Santo, per essere insieme testimoni di fede, speranza e carità.

Vangelo Mt 22, 15-21

Traccia di riflessione

Pellegrini dell’assoluto.

Rendete a Cesare quello che è di Cesare.

La tensione degli ultimi giorni di Gesù è molto alta attorno a Lui. «Da che parte sta?» era la domanda di chi gli insidiava la morte e Gesù spiazza sempre per le sue risposte. Gesù, innanzitutto, non usa lo stesso verbo “dare” dei nemici ma “restituire”.
Ci sono tante cose che non sono davvero nostre: salute, benessere, istruzione e lavoro, anche del pane quotidiano siamo in debito con la società e con lo Stato, insomma Cesare. Ma la novità più provocante Gesù la introduce con l’altra metà della sentenza. Gesù pone l’accento sulla seconda parte. Solo Dio è l’assoluto, a lui solo appartiene tutto; solo Cristo è il Signore di tutti, anche di Cesare! Non si deve mai dimenticare che l’ideologia imperiale considerava il re un dio in terra. La sfida per tutti è non cadere nell’assolutizzare il relativo e relativizzare l’Assoluto. Tutti, proprio tutti in ogni ambiente e nella nostra vita quotidiana con la coerenza e la gioia siamo servi di Dio e di nessun altro.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché sappia sempre rivendicare con verità e carità il primato di Dio nella vita degli uomini, preghiamo.
• Per quanti hanno responsabilità politiche e di governo, perché esercitino il loro potere con senso del dovere e con giustizia, preghiamo.
• Per tutti i cristiani, perché siano cittadini del mondo onesti e rispettosi delle leggi, costruttori di fraternità e di pace con tutti, preghiamo.
• Per tutti noi, perché dalla partecipazione a questa celebrazione siamo rafforzati nella convinzione profonda di appartenere a Dio, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, ti diciamo grazie, perché nella comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue, tutto quello che siamo viene restituito a Dio, diventa totalmente suo. Tu solo puoi operare in noi questo miracolo, questa trasformazione, che ci rende liberi di vivere nel mondo, senza essere del mondo, per portarvi la tua presenza.

Idea guida

Incoraggiamo i fratelli ad amare Dio sopra ogni cosa.

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