Il santo, uomo dalla volontà forte che paga di persona

Adorazione eucaristica

Guida I santi hanno combattuto la buona battaglia della fede con le armi del coraggio, della libertà, dell’amore. A loro volgiamo lo sguardo per imparare ad osare sperando contro ogni speranza, per brillare della Luce che non tramonta. Ci guideranno in particolare in questo momento di preghiera Paolo di Tarso, Francesco d’Assisi, Ignazio di Loyola, Charles de Foucauld: uomini che si sono fidati di Dio e che si sono totalmente spesi per lasciare il mondo più bello di come lo hanno trovato.

Cel Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Ass Amen.

canto di esposizione e silenzio di adorazione

CON PAOLO… IL CORAGGIO NELLA DEBOLEZZA

Guida Paolo è l’uomo che accetta la sua via crucis, il suo calvario e rende testimonianza all’amore di Cristo e dello Spirito con la conversione totale che egli non attribuisce a
se stesso, ma che sa essere dono di Dio perché lui non può nulla. Impariamo dall’Apostolo delle genti il coraggio della donazione, della testimonianza resa nella piccole e grandi
occasioni per crescere ogni giorno in quella sapienza della croce che Paolo, prima di predicare, imparò a vivere.

I lett 2Cor 11, 21b-30

II lett Se Cristo non avesse avuto dei seguaci generosi sarebbe rimasto un solitario della violenza dell’amore e non avrebbe potuto compiere quella rivoluzione meravigliosa che ha condizionato i venti secoli della nostra storia. Gli Apostoli e i discepoli sono stati gli uomini disposti a tutto e capaci di andare sino in fondo. Hanno avuto anch’essi i loro momenti di debolezza, ma quando Gesù risorto li ha confermati con la forza dello Spirito Santo, hanno superato ogni ostacolo, non hanno avuto paura degli uomini, sia pure posti in autorità (Atti 5, 28), e hanno saputo testimoniare Cristo sino alla morte. [..] L’utopia dei santi deve essere attuata da una rivoluzione di amore. […] Chi potrà fare questa rivoluzione? Teoricamente tutti: in realtà è necessario trovare degli uomini che sappiano azzardare e scommettere, dinanzi al mondo, la loro vita sulla validità di questa rivoluzione voluta da Cristo. (Guglielmo Giaquinta, L’amore è rivoluzione)

silenzio di adorazione

Rit cantato Il Signore è la mia forza e io spero in Lui. Il Signor è il Salvator in Lui confido, non ho timore, in Lui confido non ho timore.
III lett Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Rit
Nell’angoscia invocai il Signore,
nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi giunse il mio grido. Rit
Stese la mano dall’alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed erano più forti di me. Rit
Signore, tu dai luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi getterò nella mischia,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome. Rit (Salmo 18)

Canto

CON FRANCESCO… IL CORAGGIO NELLA POVERTÀ

Guida Francesco è un uomo piccolo, malato, senza grande apparenza, ma sotto questa umiltà c’è la realtà gigantesca dell’amore di Dio. Il perdono e la pace, la povertà e la fraternità sono l’opera possibilissima uscita dalle mani del Padre. Un insegnamento dettato dal poverello d’Assisi non con le parole ma con ogni goccia di vita offerta all’Amore non amato, l’Unico per cui valga la pena di vivere e morire.

I lett Fil 2, 1-18

II lett Se tanto grande fu l’amore di Gesù e così totale la Sua donazione, vuol dire che col Suo esempio Egli voleva insegnarci qualcosa di immensamente perfetto e sublime. Ci ha indicato il sentiero che Egli per primo ha battuto e che deve condurre alla Sua completa imitazione. Non nella ricchezza, verso la quale ha parole di durezza, non nella gioia che non deriva dall’amore di Dio, non nelle lodi o nella gloria o nei piaceri può essere fondata la nostra beatitudine, ma nel diventare discepoli di Lui che Agnello Immacolato, ha seguito la via della rinuncia e della generosa donazione. E affinché non ci mancassero i mezzi e le forze non ci abbandonassero lungo il sentiero, Egli ha voluto farsi nostro cibo e nostra bevanda: “venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi darò ristoro (Mt 11, 28)”. (Guglielmo Giaquinta, Programma minimo di vita spirituale)

silenzio di adorazione

Preghiamo a cori alterni
Signore,
fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dove c’è odio, io porti amore.
Dove c’è discordia, io porti l’unione.
Dove c’è errore, io porti la verità.
Dove c’è dubbio, io porti la fede.
Dove c’è disperazione, io porti la speranza.
O Divino Maestro,
che io non cerchi tanto di essere consolato quanto di consolare.
Non di essere compreso quanto di comprendere.
Non di essere amato, quanto di amare.
Infatti: donando si riceve.
Dimenticandosi si trova comprensione.
Perdonando si è perdonati.
Morendo si risuscita alla vera Vita. (Francesco d’Assisi)

Canto

CON IGNAZIO… IL CORAGGIO NELLA FEDELTÀ ALLA CHIESA

Guida Ignazio di Loyola, un soldato che di Dio non sapeva nulla! In ospedale durante la sua malattia chiede dei libri e riceve alcune biografie dei santi e leggendole conosce un’altra vita. Comincia così la sua conversione a Cristo. Oggi più che mai da Ignazio abbiamo da imparare la fedeltà alla Chiesa che si traduce in scelte concrete e coerenti capaci di condurre la storia all’incontro con Cristo.

I lett 2Cor 4, 7-15

II lett In che modo sono sacramento di Cristo? Sono una strada che porta a Cristo? […] ci sono tante strade, la coerenza, il buon esempio, la parola, l’atto di amore, l’interessarsi della realtà che ci circonda. Per i primi cristiani, quelli più vicini nel tempo a Cristo, la testimonianza vera era quella del sangue e quindi si chiamava testimone colui che era martire, che è quanto dire, in termini moderni, colui che pagava di persona. Sarebbe una cosa meravigliosa se ogni cristiano riuscisse a comprendere la propria specifica vocazione di servizio e non semplicemente all’una o all’altra persona, ma alla Chiesa. Siamo nati per essere seguaci di Cristo, che è venuto per servire e non per essere servito, e quindi siamo al servizio dei fratelli. (Guglielmo Giaquinta, L’amore è rivoluzione)

silenzio di adorazione

Rit. cantato: O Signore ascolta la tua Chiesa, Signore ascolta la tua Chiesa

Ass «Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà,
la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà,
tutto ciò che ho e possiedo;
tu me lo hai dato, a te, Signore, lo ridono;
tutto è tuo, di tutto disponi secondo la tua volontà:
dammi solo il tuo amore e la tua grazia; e questo mi basta». (Ignazio di Loyola)

Canto

CON CHARLES… IL CORAGGIO NELLA PREGHIERA

Guida Charles de Foucauld, anche lui un soldato. Nel deserto del Sahara incontra Cristo e lo segue nella solitudine, nella preghiera, nella cura dei malati. Charles riesce a trovare Cristo nel deserto. Guardando a lui vogliamo sintonizzarci con lo Spirito coltivando spazi e tempi privilegiati per incontrare Dio nel silenzio orante che si traduce quotidianamente in un servizio instancabile verso i “poveri” della nostra terra.

I lett Ef 6, 10-15

II lett Che cosa significa «uomo nuovo»? Che cosa significa rivestirsi di Cristo, rivestirsi delle sue virtù, assumerne la mentalità? Cercate di avere in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù (Fil 2, 5) [….]. Dobbiamo diventare testimoni della potenza di Cristo, della speranza che lo Spirito suggerisce nei nostri cuori, dobbiamo essere docili all’azione dello Spirito. Purché sappiamo essere semplici e poveri di cuore, purché abbiamo il coraggio del rischio, purché abbiamo la forza della preghiera, purché abbiamo la capacità della perseveranza nella lunga attesa, purché sappiamo prepararci alla testimonianza con l’ascesi nel deserto. Lo Spirito è pronto ad agire su di noi per farci diventare, in questo tempo difficile, testimoni di Cristo, ma vuole queste condizioni sulle quali noi dobbiamo esaminarci con attenzione, perché se ci esaminiamo con profondità sulla nostra semplicità, sulla nostra povertà, se siamo sempre pronti con coraggio al rischio quale è richiesto dalla nostra vocazione, dal nostro domani, non è detto che i conti tornino. Dobbiamo soprattutto avere il coraggio di affrontare molte volte il rischio dell’insuccesso.(G. Giaquinta, La Testimonianza)
silenzio di adorazione

Sol Mio Dio voglio amarti sopra ogni cosa,
con tutto il mio cuore, con tutte le mie forze e il mio spirito.
Insegnami ad amare tutti gli uomini come me stesso per amore tuo.
Ass Per non averti amato nei fratelli come tu hai amato me, perdonami Signore.
Sol Insegnami a fare per tutti gli uomini ciò che vorrei loro facessero a me.
Fammi crescere nell’umiltà del cuore per scoprire che solo tu sei grande,
infinitamente amabile, divinamente vero, bello e buono.
Ass Per avermi dimostrato la grandezza e l’umiltà dell’amore, grazie Signore.
Sol Mio Dio tu conosci tutti i miei pensieri, le mie parole ed azioni;
donami il coraggio di fare e osare pensando che tu mi segui ad ogni passo.
Mio Dio, io ti amo con tutto il mio cuore sopra tutte le cose.
Mio Dio, tutto quello che tu vuoi anch’io lo voglio.
Mio Dio, tutto quello che tu vorrai ch’io faccia, io voglio farlo.
Ass Per essere nel mondo segno di contraddizione e di speranza, donami il tuo
coraggio Signore. (Charles de Foucauld)

Benedizione eucaristica e canto

O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità,

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