Tutti santi tutti fratelli nell’amore del Padre

Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio. (Rm 15, 7)

Cel Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ass Amen

canto di esposizione e adorazione eucaristica

IL SANTO: L’UOMO CAPACE DI ABBRACCIARE L’UNIVERSO DELL’ALTRO CON  COMPASSIONE

Guida L’ascolto della Parola ci renda capaci di vivere il comandamento dell’amore fraterno, negli avvenimenti e nelle persone che incontriamo, soprattutto nei poveri e sofferenti. Elementi indispensabili per vivere nella pace e nella gioia in mezzo agli uomini sono la comprensione, la sopportazione, il sorriso, la delicatezza e altre mille piccole virtù che sfuggono all’occhio superficiale, ma che creano l’atmosfera serena, la comprensione e la convivenza.

1 lett Dal Vangelo di Luca (10, 29-37)

2 lett Accanto a chi è tuo fratello, perché nato da una stessa carne, c’è un numero infinito di uomini che sono essi pure tuoi fratelli. Molti hanno fame: non li ignorare; ammalati: non li abbandonare; bisognosi di una casa: fai qualcosa per essi. Ciascuno di noi è parte viva di tutti i fratelli e ad essi è debitore non solo dell’aiuto materiale, ma soprattutto di quello spirituale. È in Cristo che gli uomini sono tuoi fratelli e quanto più essi ti passano accanto, tanto più Cristo si avvicina a te. Dove c’è l’autentico amore verso i fratelli, non deve esistere il personalismo, l’ambizione, l’affermazione di se stessi, il risentirsi, il giudicare male… Solo attraverso la fraternità umana potrai arrivare a quella cristiana e a quella spirituale. (Guglielmo Giaquinta)

Preghiamo con il Salmo 112 alternandoci tra Solista e Assemblea

Sol Beato l’uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Ass Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarà benedetta.
Sol Onore e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre.                          
Ass Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, buono, misericordioso e giusto.               
Sol Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia.             
Ass Egli non vacillerà in eterno: il giusto sarà sempre ricordato.                                          
Sol Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore.                
Ass Sicuro è il suo cuore, non teme, finché trionferà dei suoi nemici.                                   
Sol Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua potenza s’innalza nella gloria.                                                                                                                      
Ass L’empio vede e si adira, digrigna i denti e si consuma. Ma il desiderio degli empi fallisce.

 

Silenzio di adorazione

 

IL SANTO: L’UOMO CAPACE DI COMPRENDERE TUTTI

Guida «Gli insulti di quelli che ti oltraggiano sono caduti sopra di me». Con questa provocazione, il Signore ci invita a rendere bene per male, a benedire coloro che ci maledicono, a pregare per quelli che ci maltrattano. Non sempre siamo capaci di corrispondere alle esigenze dell’amore cristiano; per questo domandiamo al Signore il dono della sua misericordia che ci rende nuovi.

1 lett Dalla Lettera ai Romani (15, 1-13)

Rit. cantato Chi manderò e chi andrà per noi? Chi manderò per noi?

2 lett Dovete avere il coraggio di ampliare i vostri sogni, di non rimanere eternamente chiusi nelle piccole beghe di ogni giorno che intristiscono, che impoveriscono, che non rispondono alle grandi esigenze dei fratelli che ci sono attorno a noi. S. Paolo direbbe: “Dilatate gli spazi della carità”, dilatate gli spazi dell’amore. (Raniero Cantalamessa)

Rit cantato

Tutti A te nostro Signore, Creatore di noi, tue creature, ma soprattutto Padre, la nostra preghiera di figli che non sanno più ritrovarsi fratelli. Siamo tutti dei poveri e ci derubiamo a vicenda affamati di amore e ci detestiamo, bisognosi di riposo e di silenzio e ci sforziamo di stordirci con i nostri alterchi. Ritorna ancora tra noi, padre, madre, fratello e facci sentire la tua presenza sicché cessino le nostre risse infantili si ricomponga la pace nella gioia di una divina fraternità. (Guglielmo Giaquinta)

silenzio di adorazione

IL SANTO: L’UOMO CAPACE DI PENETRARE LA REALTÀ CON INTELLIGENZA

Guida Il cuore di Gesù è il cuore che più di ogni altro ha amato. L’amore con cui Dio ci ama supera la prudenza e il buon senso umano. L’amore di Dio commette follie. Oggi, invece, per noi appare più facile vivere senza troppi problemi, e dunque anche senza preoccuparci troppo delle persone che ci stanno accanto. Così tutto risulta più facile. Ma tutto appare anche più grigio: resta soltanto quell’estraneità e quella convenzionalità dei rapporti che a lungo andare stanca ed annoia. Abbiamo bisogno invece di cercare insieme un senso – una fede – che dia consistenza ai nostri giorni, e ci faccia uscire da quell’indifferenza quotidiana che soffoca e opprime le nostre giornate.

1 lett Dal vangelo di Matteo (18, 15-20)

2 lett Se tuo fratello sbaglia, tu va’, tu avvicinati, tu cammina verso di lui. Che cosa mi autorizza a intervenire nella vita dell’altro? Solo questa parola: fratello. Solo se porti il peso e la gioia dell’altro, se ne conosci le lacrime, se ne sei fratello, sei autorizzato ad ammonire. Ciò che ci autorizza non è la verità, ma la fraternità. I cristiani sono coloro che fanno la verità nell’amore. Che non separano mai verità e amore. (Benedetto XVI)

3 lett Legare e sciogliere: non è facoltativo per chi ha incontrato Cristo interessarsi dell’altro, è una esigenza insopprimibile, perché l’altro ti appartiene. Quando chiami Dio con il nome di Padre e hai negli occhi il Suo volto, non puoi non riconoscere nei tratti degli uomini i figli della Sua misericordia, i tuoi fratelli. Se l’altro costituisce per te una minaccia o resta sempre e comunque un estraneo, se non senti il bisogno di incontrarlo e di condividere con lui la tua vita, forse preghi un Dio tutto tuo, non il Padre del Signore nostro Gesù Cristo! In genere c’è fra di noi un rapporto semplicemente umano, terreno, secondo tutte le sensazioni istintive di simpatia, antipatia, interesse, indifferenza, giudizi. Ora noi  siamo chiamati a costruire relazioni di tipo spirituale, divino: non è una cosa da niente, non si scherza: c’è Gesù, il Signore in mezzo a noi. Siamo chiamati a costruire una santità dei rapporti. E questo è un compito veramente grande e importante. (Bruno Forte)

Rit cantato O Signore ascolta la tua Chiesa (x 2)

Sol Signore, che ci chiami a servirti nei fratelli, allontana la nostra apatia e la noncuranza verso i loro bisogni.
Ass Stai accanto a chi sperimenta la solitudine, l’abbandono, il rifiuto degli altri e fai sentire il tuo amore compassionevole attraverso la nostra presenza attenta e umile. Rit
Sol Tu che ci hai amato fino al supremo sacrificio, allontana la nostra ritrosia ad immedesimarci nella sofferenza degli altri per alleviarla.
Ass Fa’ che mettiamo a tua disposizione ogni nostra energia per essere segno, strumento e voce del tuo amore tra i fratelli. Rit
Sol Dio, sempre grande e misericordioso verso di noi, mitiga la durezza del nostro cuore che ci impedisce di compatire chi sbaglia e di perdonare chi ci offende.
Ass Accogli la nostra povertà ma anche l’umile dono del nostro amore, ancora tanto debole e imperfetto, condizionato da tanti limiti, ma desideroso di crescere e dilatarsi. Rit

silenzio di adorazione

IL SANTO: L’UOMO CAPACE DI PERDONARE SETTANTA VOLTE SETTE

Guida Di fronte al dovere del perdono ci sentiamo subito spiazzati. Chi ci darà la forza per dimenticare, per ricominciare da capo? Il Signore, che tante volte ci ha perdonato, è pronto a farlo sempre e ci chiede di perdonare come ha fatto Lui. Questa del perdono è caratteristica di Dio, è specifico atteggiamento cristiano, e quindi è solo dono di Dio poterlo praticare. Per questo deve prevalere l’umile preghiera e la contemplazione del cuore di Dio

1 lett Dal vangelo di Matteo (18, 21-35)

2 lett È bene soffermarsi a contemplare la instancabile bontà di Dio; là dove noi siamo abituati a stancarci degli altri, Dio non si stanca dell’umanità: ha creato l’uomo in modo mirabile e lo ha creato nuovamente in modo ancor più mirabile. Siamo noi che ci stanchiamo, per cui Pietro chiede al Signore: “quante volte dovrò perdonare al mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?” E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette”. (Mt 18, 21). Dio è sempre disposto e sempre disponibile a iniziare alleanze nuove. (Guglielmo Giaquinta)

3 lett Preghiamo insieme e diciamo:

Signore Gesù rendici compassionevoli e misericordiosi verso i fratelli

- Tu, o Signore, hai compassione di tutti e non guardi i peccati degli uomini, fa’ che anche noi non guardiamo il male ricevuto, ma possiamo aderire sempre più a Cristo vivendo secondo la verità nella carità. Preghiamo.
- Tu, o Signore, che concedi a tutti l’amore gratuito, anche ai tuoi nemici, fa’ che anche in noi possa regnare questo amore senza attendere nulla in cambio. Preghiamo.
- Tu, o Signore, che ci doni la benevolenza, la compassione e la tenerezza di un cuore di madre, fa’ che non poniamo limiti, non piantiamo paletti alla misericordia e al perdono ma continuiamo ad offrire sempre, senza mai stancarci, una bontà a tutta prova. Preghiamo.
- Tu, o Signore, mite e umile di cuore, donaci occhi che dimenticano il torto subìto, diventando così sempre più limpidi e capaci di propagare la luce che abbiamo in cuore, luce che riflette il tuo amore per noi, e illumina la vita nostra e di chi ci sta accanto. Preghiamo.
Sol Con il cuore pieno di gratitudine e traboccante di amore, concludiamo questo momento di preghiera pregando insieme:
Tutti Signore Gesù Cristo, insegnami che perdonare è la virtù più grande del forte e che la vendetta è il segno primo del debole.
Insegnami quell’amore che è sempre paziente e sempre gentile; mai geloso,presuntuoso, egoista o permaloso.
Insegnami l’amore che prova gioia nella verità, sempre pronto a perdonare, a credere, a sperare e a sopportare.
Se offenderò qualcuno, donami la forza per domandargli perdono.
Se qualcuno mi offenderà, donami la forza per concedergli il mio perdono.
Infine, quando tutte le cose finite si dissolveranno e tutto sarà chiaro, che io possa essere stato il debole ma costante riflesso del tuo amore perfetto. Amen.
(Beata Teresa di Calcutta)

 

Benedizione eucaristica e canto

O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità, dona tu la fiducia di diventare santi.

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