Animazione Liturgia 6 Gennaio 2023

Epifania del Signore (P) – Liturgia delle Ore propria - Giornata dell’Infanzia Missionaria (Giornata missionaria dei ragazzi)

Idea Luce
Condividere la stessa eredità.

Introduzione
Oggi più che mai, di fronte alle migrazioni che costringono al confronto tra le culture, la festa dell’Epifania ha ancora molto da insegnarci. L’Epifania è la festa natalizia più antica: sembra che fosse già celebrata in Oriente nel III secolo per ricordare la manifestazione di Dio agli uomini attraverso la nascita di Gesù. Di profezie sul Messia è piena la Scrittura: eppure a leggere i segni della pienezza dei tempi sono, per primi, dei non ebrei, che ora possono condividere la stessa eredità.

Liturgia della Parola
LETTURE: Is 60, 1-6;
Sal 71 – Rit. Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra;
Ef 3, 2-3.5-6;
Mt 2, 1-12

Sequenza
Annunzio del giorno della Pasqua
Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 9 aprile.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 22 febbraio.
L’Ascensione del Signore, il 18 maggio.
La Pentecoste, il 28 maggio.
La prima domenica di Avvento, il 3 dicembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli.
Amen.

La parola greca Epifania vuol dire manifestazione: ma cosa si manifesta in questo giorno che è stato storicamente il primo che la Chiesa ha celebrato nel tempo di Natale? Intanto, la “qualità” di Gesù, il suo essere il Messia atteso: “per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene”. Poi, che è venuto perché le genti, tutti i popoli, condividano la stessa eredità. Infatti, Egli è un Re misericordioso e, come dice il Salmo, egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. La sua giustizia ci rende uguali e, come afferma S. Paolo, tutti siamo chiamati a condividere la stessa eredità e la sua promessa di salvezza.

Traccia di riflessione
“Luce” e “dono” sono le due parole che costituiscono il filo rosso della Liturgia della Parola: illuminato da Cristo, che splende nelle tenebre, il nostro cuore palpita e si dilata per l’immensità del dono che Egli ci fa di sé; il “mistero nascosto nei secoli” oggi diventa manifesto e tutti i popoli della terra lo possono adorare.
Proprio questo nostro tempo sembra avere particolare bisogno che gli si ricordi la dimensione universale della Rivelazione. Spezzando quanto di angusto e particolaristico era venuto stratificandosi nella teologia del popolo eletto, e riprendendo invece la tendenza universalistica ben presente nella Scrittura, il cristianesimo narra del primo manifestarsi di Cristo come unico salvatore avvenuto proprio davanti a dei pagani, i Magi. Non fermati, evidentemente, da nessuna polizia di frontiera. Il racconto evangelico si ferma lì, su quell’episodio. Ma ci penserà San Paolo, meditando sul mistero della grazia di Dio, a trarne le conclusioni che tutti, tutti siamo chiamati alla stessa eredità di Figli. Una verità, lo sappiamo, che la Stessa Chiesa, ai suoi inizi, ha faticato ad accettare, ce lo raccontano gli Atti degli Apostoli. E noi? Siamo certi di avere ben appreso il significato di questa chiamata a tutte le genti? È una pagina questa che dovrebbe essere riletta con molta attenzione: in un mondo globalizzato e assetato di verità, la Chiesa è chiamata a compiere un nuovo sforzo perché ogni cultura, nel Vangelo, trovi la piena realizzazione della propria individualità.

Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, sacramento di Dio, perché in questo tempo segnato dai muri e dalle paure sia testimone luminosa del suo Fondatore e immagine storica della sua misericordia e del suo amore per ogni essere umano di qualunque cielo, preghiamo
• Per il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano sempre instancabili cercatori di Dio e mediatori dell’incontro di ogni uomo con la grazia che salva e santifica, preghiamo
• Per i governi di ogni nazione del mondo, perché riscoprano la dimensione fraterna e universale del destino dell’uomo, operando senza paura per la libertà e la pace, preghiamo
• Per tutti i bambini e i ragazzi del mondo, perché la cura dei loro bisogni li renda sempre più capaci di essere piccoli missionari, che accolgono e diffondono con gioia e semplicità la Buona Notizia del Vangelo, preghiamo
• Per noi qui riuniti, perché sappiamo riconoscere la presenza di Cristo nella nostra esistenza e, donando a Lui il nostro tempo e le nostre capacità, diventiamo collaboratori nella sua opera di salvezza, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, che ti manifesti fratello e salvatore di ogni uomo, che chiami a te, dalla grotta di Betlemme alla croce del Calvario tante anime disperse come la mia: perdona le nostre paure, infondi coraggio al nostro essere tentennante. Se canto la tua lode come ora, fa’ che questo canto risuoni anche nelle tante notti silenziose, abbatti le mura delle nostre paure.

Idea guida
Non ci stanchiamo di cercare Dio dentro ogni uomo.


Animazione liturgica preparata da don Giovanni Deiana, biblista,
Roberta Fioravanti ed Alberto Hermanin

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