Animazione Liturgia Domenica 15 Maggio 2022

V Domenica di Pasqua (C) - I Settimana del Salterio - Giornata di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica

Idea Luce
Come Lui ci ha amato.

Introduzione
Un itinerario di santificazione sembra emergere in questa quinta domenica di Pasqua. Ci ricorda il faticoso avvio della vita della Chiesa, sorretta dalla speranza, dalla certezza che il Cristo fa nuove tutte le cose. Può sembrare ai più, specie oggi, che si tratti di una illusione mitica: non uno dei mali presenti in quel tempo è stato debellato. Ma il Vangelo ci scopre con asciutta semplicità la chiave del mistero: è il comandamento “nuovo”. Si tratta solo di amare come Lui ci ha amato. Questo amore, Cristo in noi e per mezzo di noi, può fare e fa nuove tutte le cose. Un amore che non ci abbandona ed è presente oggi e sempre.

Liturgia della Parola
LETTURE:
At 14, 21-27;
Sal 144 – Rit. Benedirò il tuo nome per sempre, Signore;
Ap 21, 1-5;
Gv 13, 31-33. 34-35

Siamo nel vivo del Tempo di Pasqua e la liturgia ci indica il cammino per entrare sempre più nella pienezza della vita del Risorto. La Parola di Dio di oggi ci prende per mano e ci conduce attraverso un ideale percorso tracciato dalle virtù che ci parlano di Dio: la fede, la speranza, la carità. Accogliamo la Parola e trasformiamo la vita.

Traccia di riflessione
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose”: proclama la voce che viene dal trono descritto nel passo dell’Apocalisse, annunciato nella liturgia di oggi. È la certezza che, in Cristo risorto, si compiono tutte le antiche promesse di gioia e salvezza, in una realtà dove la logica del peccato e della morte non trovano più spazio nella vita dell’uomo ormai redenta definitivamente. La nuova città santa è descritta come una sposa adorna per lo sposo: finalmente si realizza in pienezza il desiderio di Dio di essere per il suo popolo e l’augurio al popolo di essere di Dio. La nostra vita, immersa nel tempo che stiamo vivendo, purtroppo conosce ancora il peso delle guerre, delle ingiustizie, delle sofferenze, ma il vangelo odierno ci ricorda come il comandamento salvifico dell’amore ci sia stato consegnato proprio mentre Gesù veniva tradito. La prima lettura racconta l’esperienza della Chiesa nascente che sperimenta come l’entrare nel Regno di Dio passa attraverso le tribolazioni. È come se oggi il Signore ci dicesse: “Coraggio, non abbiate paura delle sconfitte o delle vostre fragilità: sono io che faccio nuove tutte le cose”. In questo tempo di Pasqua chiediamo la grazia di desiderare ardentemente di essere rinnovati dal Signore e di sperimentare la bellezza e la grandezza del comandamento dell’amore messo in pratica nelle relazioni, negli impegni e nelle cose di tutti i giorni.

Preghiera dei fedeli
• Per il Santo Padre Francesco, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, e per le persone consacrate, chiamate a testimoniare in modo particolare la speranza di far nuove tutte le cose, preghiamo.
• Per la Chiesa che annuncia il comandamento nuovo dell’amore: perché ad essa non manchi, come a Paolo e Barnaba, il sostegno anche economico delle comunità locali, necessario all’opera dell’annuncio, preghiamo.
• Per i fedeli laici, perché sempre meglio si rendano conto dell’importanza del servizio cui sono chiamati, di testimonianza della fede nella vita ordinaria, di santificazione della vita quotidiana, preghiamo.
• Per tutti i cristiani che si impegnano senza distinguo al servizio degli ultimi e dei sofferenti, perché trovino nelle comunità cristiane l’accoglienza necessaria alla loro opera, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Signore Gesù Cristo, che sei stato glorificato “subito”, nel momento stesso della tua Passione, quanto abbiamo bisogno del tuo sostegno! Parlaci della tua speranza che ha saputo vincere la paura prima del tuo supplizio. Per molto meno noi, spaventati e confusi, siamo circondati da paure che generano a loro volta odio e chiusure. Soltanto tu sai confortarci con la misericordia, rovesciando il significato delle nostre paure per fare di noi modesti strumenti della tua grazia.

Idea guida
Proviamo noi a rendere nuove tutte le cose rendendoci riconoscibili per la nostra somiglianza con Gesù.

Sussidio preparato da Don Roberto Manenti, Alberto Hermanin
e Maria Francesca Ragusa

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