Adorazione “Non si salva il mondo dal di fuori”

Luglio 2021

Guida “Non si salva il mondo dal di fuori; occorre, come il Verbo di Dio che si è fatto uomo, immedesimarsi, in certa misura, nelle forme di vita di coloro a cui si vuole portare il messaggio di Cristo, occorre condividere, senza porre distanza… Bisogna, ancor prima di parlare, ascoltare la voce, anzi il cuore dell’uomo; comprenderlo, e per quanto possibile rispettarlo e dove lo merita assecondarlo. Bisogna farsi fratelli degli uomini… Il clima del dialogo è l’amicizia. Anzi il servizio. Tutto questo dovremo ricordare e studiarci di praticare secondo l’esempio e il precetto che Cristo ci lasciò.” (Paolo VI, Ecclesiam Suam, n. 90). Queste parole di Paolo VI ci hanno portato qui, a incontrare Gesù Eucaristia, ad adorarlo, ad attingere da lui la gioia della fraternità.

Canto di esposizione
Guida Cristo Gesù, sei qui, sei qui con noi e per noi.
Noi ti adoriamo e ti benediciamo nel Sacramento del tuo amore:
Tu, pane di vita eterna, Tu, luce e salvezza del mondo,
Tu, gioia di ogni cuore umano! (Card. Luigi Tettamanzi)

Silenzio di adorazione

L’appassionato amore di Gesù per l’uomo
Guida Gesù è il Maestro dell’amore. Il dono della sua vita costituisce il segno più eloquente del suo amore forte e concreto per l’uomo. Il nostro amore per Lui deve essere altrettanto concreto e impegnativo.

I lettore Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. (Gv 15, 13)

II lettore Cristo per dimostrarci l’infinità dell’amore che Egli ha per noi muore in croce per noi. Noi quindi siamo nati, non semplicemente in quanto Chiesa ma anche in quanto singoli, dal fuoco della Pentecoste, ma prima ancora dal costato di Cristo: noi nasciamo dal sangue e dall’acqua del costato di Cristo, dal duplice sacramento del battesimo e della cresima. Così ci insegnano i Padri. Siamo stati bruciati dal fuoco dello Spirito, ma prima siamo nati da Cristo sulla croce nel Battesimo e continuiamo a nascere ogni giorno da Cristo che rinnova il suo mistero di amore nel sacrificio eucaristico.
(Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)

Guida Rit: Gesù, insegnaci ad amare

Amare, voce del verbo morire, significa decentrarsi, uscire da sé, dare senza chiedere. Essere discreti al limite del silenzio. Desiderare la felicità dell’altro. Rit

Amate la gente senza chiedere nulla in cambio. Anche quando l’altro non vi potrà dare nulla di buono, amatelo. Rit

Solo se avremo servito potremo parlare ed essere creduti. L’unica porta che ci introduce oggi nella casa della credibilità è la porta del servizio, dell’umiltà. Rit

Spogliaci, Signore, d’ogni ombra di arroganza. Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza. Donaci un futuro gravido di grazia e di luce E di incontenibile amore per la vita. Aiutaci a spendere per te tutto quello che abbiamo e che siamo. Rit
(don Tonino Bello)

Silenzio e canto

La passione dell’uomo per il mondo

Guida Colui che vive con gioia la sua unione a Cristo e dà compimento alla legge dell’amore è santo, perché veramente uomo e discepolo di Gesù, responsabile della propria maturità umana e della propria fede. Sono i santi che vivono la fede in continuo dialogo con l’uomo del nostro tempo, con l’attuale cultura, sono loro che perseverano nella fede nella quotidianità, anche nelle situazioni più difficili, anche quando per seguire Gesù pagano di persona, non rifiutando mai il servizio agli altri, l’impegno e la testimonianza.

I lettore Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. (Mt 5, 13-15)

II lettore Tutti noi battezzati siamo discepoli missionari e siamo chiamati a diventare nel mondo un vangelo vivente: con una vita santa daremo “sapore” ai diversi ambienti e li difenderemo dalla corruzione, come fa il sale; e porteremo la luce di Cristo con la testimonianza di una carità genuina. Ma se noi cristiani perdiamo sapore e spegniamo la nostra presenza di sale e di luce, perdiamo l’efficacia. Ma che bella è questa missione di dare luce al mondo! È una missione che noi abbiamo. È bella! È anche molto bello conservare la luce che abbiamo ricevuto da Gesù, custodirla, conservarla. Il cristiano dovrebbe essere una persona luminosa, che porta luce, che sempre dà luce. Una luce che non è sua, ma è il regalo di Dio, è il regalo di Gesù. E noi portiamo questa luce. Se il cristiano spegne questa luce, la sua vita non ha senso: è un cristiano di nome soltanto, che non porta la luce, una vita senza senso. Ma io vorrei domandarvi adesso, come volete vivere voi? Come una lampada accesa o come una lampada spenta? Accesa o spenta? Come volete vivere? Lampada accesa! Questa è la vocazione cristiana.
(Papa Francesco)

Guida Rit: Rendici tuoi testimoni, Signore

Signore, per essere testimoni del tuo Vangelo tu ci chiedi di essere fedeli alla tua parola, coraggiosi come i profeti, umili come i poveri, forti e inquietanti come i martiri. Rit

Signore, donaci la tua sapienza dall’alto, che contesta i poveri idoli di questo nostro mondo e apre agli uomini gli orizzonti di una esistenza rinnovata. Rit

Signore, che ci chiami ad essere sale della terra, donaci di saper testimoniare con la nostra vita la bellezza e l’attualità della tua parola nei giorni della nostra storia, in attesa della pienezza di vita che hai promesso agli uomini. Rit

Signore, per la grazia della nostra comunione con te donaci il coraggio di pronunciare il No della nostra coscienza illuminata dalla fede di fronte all’ingiustizia del mondo e alle manipolazioni della speranza. Rit

Signore, fa’ che, fedeli all’esempio del tuo servizio all’uomo, sappiamo vivere l’impegno di costruire, con tutti gli uomini di buona volontà, una convivenza meno lontana dal tuo progetto di umanità. Rit

Silenzio e canto

La via dell’«uscire»

Guida L’annuncio non è una imposizione o una proclamazione, ma un dialogo con l’altro, per capirlo e farsi capire, per testimoniargli con la nostra vita la fede che salva; ma nel tempo stesso, ascoltarlo per conoscere i “semi del Verbo” che Dio ha messo in tutti gli uomini. La missione non è solo un dare, ma un dare e un ricevere nel dialogo fraterno.

I lettore Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. (Mt 22, 9)

II lettore Quando si presentano nuove sfide, addirittura difficili da comprendere, la reazione istintiva è di chiudersi, difendersi, alzare muri e stabilire confini invalicabili. È una reazione umana, troppo umana. Tuttavia i cristiani hanno la possibilità di sottrarsi a questo rischio, nella misura in cui diventano davvero consapevoli che il Signore è attivo e opera nel mondo: non solo nella Chiesa, ma proprio nel mondo, proprio dentro e attraverso quel cambiamento e quelle sfide. Allora si apre una prospettiva nuova: si può uscire con fiducia; si trova l’audacia di percorrere le strade di tutti; si sprigiona la forza per costruire piazze di incontro e per offrire la compagnia della cura e della misericordia a chi è rimasto ai bordi. Condizione essenziale è quella di riconoscere che «uscire» è più un movimento che una dotazione; non costituisce un’attività particolare accanto ad altre, bensì rappresenta lo «stile», ovvero la forma unificante della vita di ciascun battezzato e della Chiesa nel suo insieme… Si tratta di non limitarsi ad assumere l’atteggiamento delle sentinelle, che rimanendo dentro la fortezza osservano dall’alto ciò che accade attorno, bensì coltivare l’attitudine degli esploratori, che si espongono, si mettono in gioco in prima persona, correndo il rischio di incidentarsi e di sporcarsi le mani.
(Don Duilio Albarello- Convegno Ecclesiale di Firenze, 13 novembre 2015)

Rit: Donaci coraggio, Signore

Sol Signore Gesù, nessuna nostra infedeltà può deprimerci fino alla disperazione, se possediamo te, fonte inesauribile del perdono e della riconciliazione. Rit.

Sol Nessuna nostra fiacchezza ci avvilisce, se ricordiamo che vivi tra noi tu, che assumi le cose deboli per confondere le cose che sembrano forti. Rit.

Sol Nessuna esperienza di apparente infecondità del nostro messaggio e della nostra azione, nessuna creduta impenetrabilità della società in cui viviamo, può farci cadere le braccia, se rimaniamo consapevoli che tu, Risorto presente nella Chiesa, continui ad effondere il tuo Spirito. Rit.

Sol Fa’ che la Chiesa, famiglia radunata, sostenuta e avvalorata dall’Eucaristia, si faccia anche presenza percepibile, inquietante, rinnovatrice in ogni angolo dell’universo. Rit.
(Card. Giacomo Biffi)

Silenzio e canto

Andate, dunque…

Guida La Chiesa deve venire a dialogo col mondo in cui si trova a vivere. La Chiesa si fa parola; la Chiesa si fa messaggio; la Chiesa si fa colloquio. E il mondo, «ancor prima di convertirlo, anzi per convertirlo, bisogna accostarlo e parlargli. Dio non mandò il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché sia salvato per mezzo di lui» (Ecclesiam suam nn. 67, 70 – 71)

I lettore Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. (Mt 10, 7. 8b)

II lettore La dimensione missionaria appartiene all’identità stessa della Chiesa e del cristiano. Ma qual è il senso della missione? Israele aveva il compito di rivelare nella storia la santità e la presenza salvifica di Dio. La comunità dei discepoli di Gesù ha il compito di annunciare e rendere in qualche modo visibile il regno di Dio, vivendo la nuova giustizia della carità, delineata nel discorso della montagna. È chiamata ad essere unita nell’amore fraterno, “perché il mondo creda” (Gv 17, 21): la comunione concretamente sperimentata sarà segno trasparente di Dio e con il suo fascino attirerà gli uomini a lui. La Chiesa riceve la missione di annunciare il regno di Dio e di Cristo e di instaurarlo fra tutte le genti; di questo regno essa costituisce sulla terra il germe e l’inizio [..] Annuncio, celebrazione, testimonianza costituiscono insieme il segno globale dell’Amore misericordioso che viene a salvare. Gli uomini possono quasi toccarlo con mano e aprirsi alla speranza di un mondo nuovo, che già adesso germoglia. (Catechismo degli adulti, 565)

Insieme Siamo qui con te e per te, Cristo Gesù, per partecipare alla vita del tuo Regno, per condividere la tua missione di salvezza.

Guida Riconosciamo di essere deboli e incerti, chiusi in noi stessi e paurosi, ma tu, o Signore, non lasciarci mancare mai il vento e il fuoco del tuo Spirito.

Insieme Rialzaci, dunque, e fa’ che percorriamo con entusiasmo i sentieri del mondo portando in ogni ambiente di vita la luce del tuo Vangelo, il sale della tua sapienza, il lievito del tuo rinnovamento, il profumo della tua grazia.

Guida Così la tua Chiesa, o Signore, potrà risplendere di bontà e di santità anche con le piccole e umili azioni della giornata, e la nostra città e i nostri paesi potranno diventare terreno fecondo di virtù umane: di onestà e laboriosità, di giustizia, sincerità e fedeltà, di solidarietà con tutti, di servizio verso i più deboli e poveri e bisognosi. In te, o Signore, riponiamo tutta la nostra fiducia.

Insieme Sei qui, sei qui con noi e per noi, Cristo Gesù!
(Card. Luigi Tettamanzi)

Silenzio e canto

Benedizione eucaristica e canto di reposizione

O Cuore Immacolato di Maria,
vivo modello di ogni santità,
dona tu la fiducia di diventare santi.

sussidio preparato da Antonella Gentile



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