Misteri della Luce

Settembre 2020

Attraverso la preghiera del Rosario, rivolgiamo la nostra preghiera a Maria Vergine Immacolata. È Lei che ci sostiene e ci guida nei momenti di sconforto e di scoraggiamento; è Lei che da mamma premurosa e attenta accoglie le nostre fragilità e le consegna al Padre.


CON GESÙ FRATELLO UNIVERSALE

1° Mistero – Gesù al Giordano
Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» ( Mt 3, 13-17)

Siamo teneri come Gesù, amanti come lui… Consoliamo gli afflitti come lui, e dapprima coloro ch’egli stesso ci ha messo più vicino nella vita, una madre, un’anima cara; e coloro che hanno più bisogno di consolazione, coloro che, più deboli, stanno per piegare sotto un dolore pungente… Consoliamo, consoliamo come lui e i suoi fratelli, che sono anche i nostri, consoliamo le sue membra, le parti del suo corpo, quelle membra delle quali egli dice: «Ciò che farete a uno di questi piccoli, lo farete a me». Siamo, come lui, dei teneri consolatori, dei fratelli amanti di tutti gli uomini afflitti, di tutti gli uomini, ma di tutti, perché di tutti ha detto: «Ciò che voi farete a uno di questi piccoli, lo farete a me» (Charles de Foucauld)

Chiediamo a Maria, alla scuola di Gesù, di saper praticare l’accoglienza e la tenerezza nell’incontro con gli altri.


2° Mistero – Gesù a Cana di Galilea
Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
(Gv 2, 1-11)

Salvare il mondo. Insegnargli nuovamente a guardare la vita con la visuale di una gioiosa e vigilante fraternità. Dirgli che si possiede veramente soltanto la felicità che si dona, che i cattivi sono i veri disgraziati, che solo l’egoista è veramente solo. La carità, luce della nostra vita… La carità, sorgente di ogni gioia… La carità, ordine di Dio, riflesso della sua eternità. (Raoul Follereau)

Chiediamo a Maria, alla scuola di Gesù, di non stancarci mai di scegliere la fraternità.


3° Mistero – Gesù per le strade
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». (Mc 1, 14-15)

Gesù, dappertutto, non ha cessato di essere inviato. Noi non possiamo esimerci di essere, in ogni istante, gli inviati di Dio nel mondo. Gesù, in noi, non cessa di essere inviato durante questo giorno che inizia, a tutta l’umanità del nostro tempo, di ogni tempo, della mia città e del mondo. Attraverso i fratelli più vicini ch’egli ci farà servire, amare, salvare, le onde della sua carità giungeranno sino in capo al mondo, andranno sino alla fine dei tempi.
(Madeleine Delbrel)

Chiediamo a Maria, alla scuola di Gesù, di saper curare le relazioni in profondità, creando vincoli profondi e stabili.


4° Mistero – Gesù sul Tabor
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo»” (Mt 17, 1-2.5)

L’amore, il vero amore, ha molte esigenze: amare come Cristo Gesù ama, essere pronti a dare la propria vita come Gesù per i più piccoli, i più miserabili dei propri fratelli. È da questo, e soltanto da questo che sarete riconosciuti come suoi discepoli e suoi amici… Il vostro amore deve crescere, approfondirsi, tingersi di delicatezza. L’amore generoso si trova più facilmente, ma l’amore delicato e rispettoso di ogni persona è raro. In ogni uomo c’è il volto del Signore. (Suor Maddalena di Gesù)

Chiediamo a Maria, alla scuola di Gesù, di saper guardare alla grandezza sacra del prossimo e di saper scoprire Dio in ogni essere umano.


5° Mistero – Gesù nel Cenacolo
Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati.. (Mt 26, 26-28)

Il più grande errore è non accorgersi che gli altri sono Cristo. Ci sono molte persone che non lo scopriranno che nell’ultimo giorno. Gesù fu abbandonato sulla croce e lo è ancora in ogni fratello e sorella che soffre in ogni angolo del mondo. La carità non ha confini; se ha confini non è più carità. (F.X. Nguyen Van Thuan)

Chiediamo a Maria, alla scuola di Gesù, di saperci avvicinare agli altri con l’intento di cercare sempre il loro bene, come lo cerca Dio Padre per ciascuno.

Sussidio preparato da Mirella Scalia


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