Idea Luce
Comportiamoci come figli della luce!
Comportiamoci come figli della luce!
Introduzione
La protagonista di questa IV domenica di Quaresima è la luce: meglio, la capacità di vedere. La capacità di liberarsi dai mille e mille paraocchi, che appesantiscono la nostra esistenza, contro i quali innumerevoli volte la Scrittura ci mette in guardia: “Io non guardo ciò che guarda l’uomo. L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore”. Comportiamoci come figli della luce e chiediamo al Signore il dono di avere occhi per vedere in noi e attorno a noi.
La protagonista di questa IV domenica di Quaresima è la luce: meglio, la capacità di vedere. La capacità di liberarsi dai mille e mille paraocchi, che appesantiscono la nostra esistenza, contro i quali innumerevoli volte la Scrittura ci mette in guardia: “Io non guardo ciò che guarda l’uomo. L’uomo guarda l’apparenza, il Signore guarda il cuore”. Comportiamoci come figli della luce e chiediamo al Signore il dono di avere occhi per vedere in noi e attorno a noi.
Liturgia della Parola
LETTURE: 1Sam 16, 1. 4. 6-7. 10-13;
Sal 22;
Rm Ef 5, 8-14;
Gv 9,1-41 (forma breve 9,1.6-9.13-17.34-38)
“Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo”. La vicenda della piscina di Siloe sembra scandire i passaggi dell’ascesa alla fede. Prima la constatazione razionale: so che prima ero cieco e ora grazie a lui ci vedo. Poi si pensa che l’interessato sia un incapace e si interrogano i genitori che replicano: ha l’età, chiedetelo a lui. Nuovo colloquio e ancora niente di fatto. Forse cresce nel cieco nato la consapevolezza che quanti lo interrogano sono più ciechi di lui: è strano, dice. Infine, la chiamata diretta ed esplicita: Credi tu? Io credo, Signore!
LETTURE: 1Sam 16, 1. 4. 6-7. 10-13;
Sal 22;
Rm Ef 5, 8-14;
Gv 9,1-41 (forma breve 9,1.6-9.13-17.34-38)
“Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo”. La vicenda della piscina di Siloe sembra scandire i passaggi dell’ascesa alla fede. Prima la constatazione razionale: so che prima ero cieco e ora grazie a lui ci vedo. Poi si pensa che l’interessato sia un incapace e si interrogano i genitori che replicano: ha l’età, chiedetelo a lui. Nuovo colloquio e ancora niente di fatto. Forse cresce nel cieco nato la consapevolezza che quanti lo interrogano sono più ciechi di lui: è strano, dice. Infine, la chiamata diretta ed esplicita: Credi tu? Io credo, Signore!
Traccia di riflessione
A prima vista le letture, che ci vengono proposte, sembrano slegate, ma ad un esame attento si può cogliere un filo conduttore. Il brano del Vangelo ci presenta la guarigione del cieco nato. I farisei ritengono di essere capaci di discernere chi proviene da Dio e chi invece è peccatore. Accecati dalla loro presunzione, non riescono a cogliere la luce che persino un cieco vede: uno che restituisce la vista a un cieco non può essere un peccatore! Viene da Dio o no? L’errore denunciato è proprio quello: i farisei sembrano incapaci di comprendere che qualunque bene, se è tale, viene da Dio. Il problema non è se sia peccatore chi lo attua. E quante lezioni da trarne! Specialmente nell’interno stesso della Chiesa sembra talvolta che ci si preoccupi come loro della provenienza, della conformità, della discendenza. E invece non su quello saremo giudicati, ma sull’amore: “Io sono venuto per giudicare”. Cristo è pronto a guarire tutti coloro che per natura non vedono! Ma non può far niente di fronte a coloro che sono ciechi e credono di possedere la vista!.
A prima vista le letture, che ci vengono proposte, sembrano slegate, ma ad un esame attento si può cogliere un filo conduttore. Il brano del Vangelo ci presenta la guarigione del cieco nato. I farisei ritengono di essere capaci di discernere chi proviene da Dio e chi invece è peccatore. Accecati dalla loro presunzione, non riescono a cogliere la luce che persino un cieco vede: uno che restituisce la vista a un cieco non può essere un peccatore! Viene da Dio o no? L’errore denunciato è proprio quello: i farisei sembrano incapaci di comprendere che qualunque bene, se è tale, viene da Dio. Il problema non è se sia peccatore chi lo attua. E quante lezioni da trarne! Specialmente nell’interno stesso della Chiesa sembra talvolta che ci si preoccupi come loro della provenienza, della conformità, della discendenza. E invece non su quello saremo giudicati, ma sull’amore: “Io sono venuto per giudicare”. Cristo è pronto a guarire tutti coloro che per natura non vedono! Ma non può far niente di fronte a coloro che sono ciechi e credono di possedere la vista!.
Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, introdotta dallo Spirito nella pienezza della verità: sia riflesso della luce delle genti che è Cristo e come Lui sappia percorrere la terra e il tempo annunciando la liberazione, preghiamo
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, siano sempre misericordiosi e attivi, camminando nella verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti, preghiamo
• Per i fedeli laici e per noi qui riuniti, sappiamo risalire dalla realtà razionale a quella sopra razionale, sappiamo cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio, preghiamo.
• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, siano sempre misericordiosi e attivi, camminando nella verità del Signore, il quale si è fatto servo di tutti, preghiamo
• Per i fedeli laici e per noi qui riuniti, sappiamo risalire dalla realtà razionale a quella sopra razionale, sappiamo cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio, preghiamo.
Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, tu ci chiami a partecipare alla tua missione di salvezza, anche se siamo servi inutili e peccatori. Grazie per la tua misericordia! Con la potenza del tuo amore rendici sempre più consapevoli che anche su di noi riposa il cammino verso la santificazione universale, sveglia noi che dormiamo e illuminaci. Grazie perché come oggi non ci lasci soli nel cammino.
Gesù Eucaristia, tu ci chiami a partecipare alla tua missione di salvezza, anche se siamo servi inutili e peccatori. Grazie per la tua misericordia! Con la potenza del tuo amore rendici sempre più consapevoli che anche su di noi riposa il cammino verso la santificazione universale, sveglia noi che dormiamo e illuminaci. Grazie perché come oggi non ci lasci soli nel cammino.
Idea guida
Testimoniamo ai fratelli le opere di Dio.
Testimoniamo ai fratelli le opere di Dio.
Animazione liturgica preparata da
don Giovanni Deiana, biblista, Roberta Fioravanti e Alberto Hermanin
don Giovanni Deiana, biblista, Roberta Fioravanti e Alberto Hermanin
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