Novena di Pentecoste 2019

Ottavo giorno - 7 giugno





L’esistenza cristiana è intimamente segnata dalla «nube dello Spirito» (cf. Mt 17, 5). È lo Spirito che porta i fedeli alla loro piena configurazione a Cristo. Ma, in cosa consiste, concretamente, la presenza dello Spirito Santo e qual è il significato dei suoi doni? La risposta è semplice: la vita cristiana, per svilupparsi e giungere a maturazione, esige una assistenza speciale dello Spirito santo e dei suoi doni. Il mistero profondo dello Spirito è quello di essere «dono»: «Si può dire che nello Spirito santo la vita intima del Dio uno e trino si fa tutta dono, scambio di reciproco amore tra le divine Persone, e che per lo Spirito santo Dio «esiste» a modo di dono. È lo Spirito Santo l’espressione personale di un tale donarsi, di questo essere amore. È Persona-amore. È Persona-dono» (Dominum et Vivificantem, n. 10).

Spirito Santo donaci la Pietà
Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre! (Rm 8,14-15)

La pietà è l’orientamento del cuore e della vita intera ad adorare Dio, a prestargli il culto che lo riconosca come sorgente e meta di ogni dono autentico. La pietà è la tenerezza per Dio, l’essere innamorati di lui e il desiderare di rendergli gloria in ogni cosa La misericordia del Signore è stata talmente grande con noi che egli desidera la nostra carità verso di lui! Grazie alla pietà il cristiano non cerca solo le consolazioni di Dio, ma desidera fargli compagnia nella sua gioia e nel suo dolore per il peccato del mondo. (card. Carlo Maria Martini)

Vieni Spirito Santo, insegnaci a vivere serenamente la nostra relazione filiale con il Padre e a rivolgerci a Lui con fiducia e confidenza.

a cura di Stefania Castelli


© Aggancio – Movimento Pro Sanctitate – Tutti i diritti riservati

I commenti sono chiusi.