Rifugiarci nel passato per evitare il presente?


Pubblichiamo il discorso che il Santo Padre ha rivolto all’Associazione dei Professori di storia della Chiesa. Non si è mossi nel farlo da spirito di erudizione: in un suo passaggio più ampiamente riportato in altra sezione del giornale, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta osserva: “Non si può negare che c’è all’interno dell’umanità una fermentazione positiva… Dinanzi alla situazione così agitata dei tempi nostri… il mondo ha bisogno di “santi moderni”: Il santo moderno, quindi, deve avere un senso di ampiezza e di percezione dei valori positivi anche tra le realtà negative con il senso di ottimismo che nasce appunto dalla certezza che è lo Spirito che agisce, non dimenticando che anche la maturazione del mondo verso alcuni ideali, cui si è già accennato prima, è opera dello Spirito: è lo Spirito che agisce nel mondo. Fra i non pochi travagli che affliggono anche la Chiesa nel tempo in cui viviamo, un efficace richiamo alla ragione profonda della speranza che è in noi.

Cari fratelli e sorelle!
… Il padre gesuita Giacomo Martina, acuto storico della Chiesa, a lungo docente alla Gregoriana e maestro di molti di voi, mi dicono che fosse solito ricordare ai suoi studenti che la storia è certamente maestra di vita, ma che ha anche ben pochi allievi!
Invece voi, di “allievi”, in senso lato, ne avete molti: li avete nei seminari, nelle università pontificie, nei convegni, negli incontri di studio … State dunque dando un valido aiuto allo studio della storia e al suo magistero: grazie per questo servizio e per questa testimonianza appassionata.
In effetti, la storia, studiata con passione, può e deve insegnare molto all’oggi, così disgregato e assetato di verità, di pace e di giustizia. Basterebbe che, attraverso di essa, imparassimo a riflettere con sapienza e coraggio sugli effetti drammatici e malvagi della guerra, delle tante guerre che hanno travagliato il cammino dell’uomo su questa terra. E non impariamo!
L’Italia – e in particolare la Chiesa italiana – è così ricca di testimonianze del passato! Questa ricchezza non deve essere un tesoro solo da custodire gelosamente, ma deve aiutarci a camminare nel presente verso il futuro. La storia della Chiesa, della Chiesa italiana rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per tutti coloro che vogliono capire, approfondire e anche godere del passato, senza trasformarlo in un museo o, peggio, in un cimitero di nostalgie, ma per renderlo vivo e ben presente ai nostri occhi.

Ma – come voi mi insegnate – al centro della storia c’è una Parola che non nasce scritta, non ci viene dalle ricerche dell’uomo, ma ci è donata da Dio e viene testimoniata anzitutto con la vita e dentro la vita. Una Parola che agisce nella storia e la trasforma dall’interno. Questa Parola è Gesù Cristo, che ha segnato e redento così profondamente la storia dell’uomo da marcare lo scorrere del tempo in un prima di Lui e un dopo di Lui. E l’accoglienza piena di questa sua azione salvatrice e misericordiosa dovrebbe rendere lo storico credente uno studioso ancora più rispettoso dei fatti e della verità, delicato e attento nella ricerca, coerente testimone nell’insegnamento. Dovrebbe allontanarlo da tutte le mondanità legate alla presunzione di sapere, come la bramosia della carriera o del riconoscimento accademico, o la convinzione di poter giudicare da sé fatti e persone. Infatti, la capacità di intravvedere la presenza di Cristo e il cammino della Chiesa nella storia ci rendono umili, e ci tolgono dalla tentazione di rifugiarci nel passato per evitare il presente. E questa è stata l’esperienza di tanti, tanti studiosi, che hanno incominciato, non dico atei, ma un po’ agnostici, e hanno trovato Cristo. Perché la storia non si poteva capire senza questa forza.

Ecco dunque, cari fratelli e sorelle, il mio augurio: che il vostro non facile magistero e la vostra testimonianza contribuiscano a far contemplare Cristo, pietra angolare, che opera nella storia e nella memoria dell’umanità e di tutte le culture. E che Lui vi doni sempre di gustare la sua presenza salvatrice nei fatti, nei documenti, negli avvenimenti, grandi o piccoli che siano. Soprattutto, direi, i fatti degli umili, degli ultimi, pure essi attori della storia. E questa sarà davvero la strada maestra per avere accanto a sé forse pochi allievi, ma davvero buoni, generosi e preparati …

Vi ringrazio ancora per questo incontro e benedico di cuore voi e il vostro lavoro. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me.

Papa Francesco
Discorso ai partecipanti al convegno dell’associazione dei professori di storia della chiesa
Sabato, 12 gennaio 2019
© Editrice Vaticana

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