Santa Maria Goretti (1890-1902)

Il santo del mese - 6 luglio


Martire a dodici anni il 6 luglio del 1902. Beatificata nel 1947 e proclamata santa durante l’Anno Santo del 1950 da Pio XII.
La storia di Maria Goretti, caratterizzata dal martirio per la purezza, trova la sua piena luce nel perdono che lei, giovanissima vittima, ha donato da subito a chi con 14 ferite di punteruolo le ha tolto la vita.
L’attuale sentire comune fa della custodia della purezza quasi un anacronistico antico retaggio. Avere slegato il sesso dall’amore ha creato, purtroppo, una triste consuetudine a consumare spesso prematuramente le esperienze di intimità sessuale. Ma non per tutti è così! Ancora oggi troviamo famiglie nelle quali ci si educa all’amore vero che è attesa, pazienza, rispetto… molte ragazze coltivano una sana modestia che nulla ha a che vedere con i tabù e le paure, mentre si nutre di spigliato coraggio che punta all’amore unico ed eterno.
Nei primi anni del ‘900 la condizione di vita metteva spesso più famiglie a vivere insieme, a condividere fatiche e gioie, qualche volta a rischiare violenze domestiche più o meno palesi.
Il 16 ottobre 1890 a Corinaldo (AN) nasce Maria, primogenita di cinque figli, da Luigi e Assunta Carlini; è subito battezzata e a sei anni riceve la cresima.
La scarsità del lavoro spinge la famiglia a trasferirsi nell’Agro Pontino nel Lazio, zona infestata dalla malaria. Giunti a Paliano fecero i mezzadri, insieme alla famiglia Serenelli, ma ben presto insieme a questi si trasferirono nella tenuta del conte Lorenzo Mazzoleni a Ferriere di Conca, nelle Paludi Pontine.
I genitori svolgevano nei campi un estenuante lavoro, mentre Maria provvedeva alla casa e ai fratelli più piccoli. Nel 1900 il padre muore di malaria e la situazione economica precipita. Per carità verso la vedova con cinque figli il conte accetta di tenerli ancora a patto che si associno ai Serenelli, papà e figlio, visto che la mamma era morta da tempo.
Così mamma Assunta si occupava delle due case e dei ragazzi e Maria delle vendite dei prodotti a Nettuno e di tanti altri servizi. La sua vita cristiana si nutriva di catechismo e ben presto ottiene di ricevere la Prima Comunione prima dei dodici anni previsti in quel tempo. Il rapporto tra Serenelli padre e Assunta erano tesi per i rifiuti che questa faceva alle proposte di lui. Alessandro Serenelli nel frattempo aveva raggiunto i diciotto anni e vedeva Maria crescere e fiorire nella sua bellezza. Le sue proposte divennero insistenti e minacciose, ma Maria, ferma nel suo rifiuto e minacciata di morte, taceva per non aggravare i rapporti tra le due famiglie.
Il 5 luglio mentre tutti sono nei campi Alessandro raggiunge Maria in casa e con violenza cerca di averla. Le parole di Maria – raccontate dallo stesso Alessandro al processo – sono di rifiuto ‘perché Dio non vuole’. Esplode la rabbia e piovono colpi mortali. Cosciente Maria dice alla madre: “Per amore di Gesù gli perdono; voglio che venga con me in Paradiso”.
Il Serenelli, condannato a 30 anni di carcere, esce dopo 27 e va a chiedere perdono a mamma Assunta, in segno di riconciliazione si accostano insieme alla Comunione nel Natale del 1928. La sua conversione racconta sia frutto di un sogno: ‘Marietta’ gli ha offerto dei fiori e gli ha promesso il Paradiso.
Guardare oggi a Maria Goretti ci offre molti stimoli per una pedagogia dell’amore! Impariamo da lei il valore del corpo custodito per il dono dell’amore, ci insegna il coraggio e l’eroismo nella lotta ‘per amor di Dio’, ci indica il perdono come il di più dell’amore. A noi camminare ogni giorno in santità di vita.

Teresa Carboni

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