21 dicembre 2014

IV Domenica di Avvento - B - IV Settimana del Salterio

Idea luce

Vale la pena credere.

Introduzione

L’ultima domenica di Avvento, a pochi giorni dal Natale del Signore, ci offre la compagnia e l’esempio di Maria. Vale la pena credere come Maria ha creduto alla parola dell’angelo. Vale la pena abbandonarsi alla volontà di Dio e accogliere le meraviglie del Suo amore per noi. Come Maria, anche noi possiamo avere momenti di grande turbamento, ma sempre ci sostiene la certezza che Dio non delude le nostre attese, anzi le supera abbondantemente, perché nulla gli è impossibile.

Liturgia della Parola

LETTURE:

2Sam 7, 1-5. 8b-12. 14a. 16;

Sal 88;

Rm 16, 25-27;

Lc 1, 26-38

Il Signore è con te. Queste parole, che sentiremo rivolte sia al re Davide che alla Vergine di Nazareth, sono il segno di riconoscimento di chi vive nel timore di Dio e cioè di chi è umile, docile e obbediente e si consegna alla sua volontà e alla sua infinita bontà. E sarà vero Natale.

 

Traccia di riflessione

Rorate caeli desuper, et nubes pluant Justum” (Stillate come rugiada cieli dall’alto, e le nubi facciano piovere Colui che rende giustizia) è il celeberrimo Introito della IV domenica di Avvento, in cui si sente l’ansia ormai frenetica dell’attesa che sta per finire. E non potevamo sperare in migliore compagnia, per entrare nel mistero del Natale, della Vergine Madre, che la liturgia ci propone come guida in questa domenica. “Dall’antico avversario venne la rovina, dal grembo verginale della figlia di Sion è scaturita per tutto il genere umano la salvezza e la pace”. Ed in un modo assolutamente imprevedibile, come è nello stile di Dio, “Angelus ad virginem subintrans in conclave, Virginis formidinem de mulces inuit, Ave!” (L’angelo entrando nella stanza della vergine, suscitando in lei il timore, disse: Ave!), come racconta un’allegra carola medievale. È impegnativo, ma sicuramente costruttivo, rileggere la nostra trepidante attesa nello stile della Vergine: riscopriamo nella nostra storia la grandiosità dell’amore divino e facciamo nostra l’orazione dopo la comunione: “quanto più si avvicina il giorno della nostra salvezza, tanto più cresca il nostro fervore per celebrare il Natale del tuo Figlio”.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, in cammino nella storia, perché si prepari al Natale del Signore con fede viva, speranza certa e carità operosa, preghiamo.

• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché nelle prossime festività natalizie siano dispensatori della infinita tenerezza di Dio per noi, preghiamo.

• Per i governanti, perché garantiscano a tutti una casa dignitosa, quale luogo dove vivere e condividere la propria esistenza, preghiamo.

• Per i consacrati, perché come Maria sappiano donare Gesù al mondo e siano collaboratori fedeli della sua opera di salvezza, preghiamo.

• Per tutti noi, perché con l’esempio di Maria e grazie alla sua materna intercessione possiamo accostarci al mistero del Natale con rinnovato stupore, preghiamo.

Dialogo eucaristico

O Gesù Eucaristia, dolce figlio di Maria, ti ringraziamo, perché anche oggi hai voluto donarti a noi in questo Pane e in questo Vino. In Maria, tua madre, troviamo i tuoi stessi tratti: l’umiltà, l’obbedienza, la santità. Per la sua fede Tu ti sei fatto uomo. Aiutaci a dire il nostro “eccomi” come te e come Maria: vieni, Signore Gesù!

Idea guida

Ricordiamo ai fratelli il vero senso del Natale.

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