20 luglio 2014

XVI domenica del Tempo Ordinario - A - IV Settimana del Salterio

Idea luce

Il Signore sa aspettare.

Introduzione

La liturgia di oggi è un inno all’amore di Dio, che ha cura di ogni sua creatura e, in modo particolare, di ogni suo figlio. Il Signore ci conosce perfettamente e sa aspettare i tempi della nostra conversione, mentre ci è sempre accanto con il suo amore. È un amore che ci lascia liberi anche di sbagliare e che non si stanca mai di accoglierci di nuovo, quando ci pentiamo. Ascoltiamo con sentimenti di gratitudine questo annuncio, che è anche un invito a rispondere all’amore, a camminare verso la santità insieme ai nostri fratelli. Iniziamo questa celebrazione eucaristica con il proposito di lasciarci convertire e di imparare ad amare i fratelli come Dio ci ama.

Liturgia della Parola

LETTURE: Sap 12, 13. 16-19;

 

Sal 85;

Rm 8, 26-27;

Mt 13, 24-43

Poniamoci in ascolto della Parola di Dio che ci annuncia il suo infinito amore e la sua pazienza. In continuità con la liturgia della scorsa domenica, le letture ci propongono di nuovo l’immagine del nostro cuore come un campo, che è stato seminato e nel quale si trova sia l’erba buona sia la zizzania: solo l’amore misericordioso e paziente di Dio saprà separare l’una e l’altra al momento giusto.

 

Traccia di riflessione

La pazienza di Dio è il cardine attorno al quale ruota la Parola, che oggi viene proclamata. Nella prima lettura, tratta dal libro della Sapienza, Dio sorprende per la sua mitezza e misericordia verso tutti, offrendo ai suoi figli non solo la speranza ma anche la certezza di avere “un tempo di riconciliazione e di pace, perché affidandosi unicamente alla sua misericordia ritrovino la via del ritorno a Lui, e aprendosi all’azione dello Spirito Santo vivano in Cristo la vita nuova, nella lode perenne del suo nome e nel servizio dei fratelli.” (cfr Preghiera Eucaristica della Riconciliazione I). È lo stesso Spirito che, nella seconda lettura, San Paolo ci presenta come aiuto alla nostra debolezza; è sempre Lui che, scrutando i nostri cuori, intercede presso il Padre ed è sempre Lui che, rivelandoci la nostra identità di figli, ci permette di rivolgerci familiarmente al Padre. Nella pagina evangelica Gesù, ricorrendo al linguaggio parabolico, ci mostra come il Regno di Dio non si rivela a noi nel clamore della storia dell’uomo ma, al pari del lievito e della senapa, si confonde con essa, dandole “volume” e “valore”; l’attenzione che ci viene richiesta però – e lo evinciamo dalla parabola del grano e della zizzania – è quella di saper convivere con ciò che non è del Regno, senza lasciarci corrompere da esso.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché sia la casa accogliente in cui ogni uomo può incontrare l’amore e la misericordia del Padre, preghiamo.

• Per tutti i governanti, perché convertano ogni azione di guerra in azione di pace e ogni atto di discriminazione e persecuzione in atto di comunione e fraternità, preghiamo.

• Per tutte le persone malate, perché l’ascolto della Parola e la comunione al Corpo e Sangue di Cristo doni loro la forza di offrire ogni sofferenza per la santificazione universale, preghiamo.

• Perché nelle nostre famiglie si viva il dono della pazienza e del perdono reciproco e si cresca nell’armonia e nella pace, preghiamo.

• Per ciascuno di noi, perché sappiamo avere pazienza con i nostri difetti e chiedere perdono al Signore con umiltà quando sbagliamo per essere a nostra volta misericordiosi e pazienti verso gli altri, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Signore Gesù, tu sei buono e misericordioso. Ti ringraziamo, perché hai pazienza con noi. Ti ringraziamo, perché sempre ci perdoni e ci inviti a perdonare e ad avere misericordia con i nostri fratelli. Esprimiamo il gusto della Tua presenza con il canto “Gustate e vedete” – M. Frisina o altro canto adatto.

Idea guida

Siamo strumenti della misericordia del Signore accanto ai nostri fratelli.

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