9 marzo 2014

I domenica di Quaresima - A - I settimana del Salterio

Idea luce

I pericoli del cammino.

Introduzione

La I domenica di Quaresima è la domenica delle tentazioni, quelle di Cristo e quelle di ogni cristiano. All’inizio di questo tempo di conversione veniamo istruiti sui pericoli del cammino, rappresentati dalle lusinghe del peccato, che spesso ci attrae. Le armi spirituali, che ci sono state consegnate lo scorso Mercoledì delle Ceneri (la preghiera, il digiuno e l’elemosina), servono per affrontare e vincere questa battaglia, alla quale nessuno di noi può sottrarsi, tanto che neppure Cristo ne è stato risparmiato. In Lui siamo già vincitori, se come Lui sapremo dare a Dio il primato su tutte le cose.

Liturgia della Parola

LETTURE:

Gn 2, 7-9; 3, 1-7;

Sal 50;

Rm 5, 12-19;

Mt 4, 1-11

 

Perdonaci, Signore, abbiamo peccato.

Questa è la preghiera di chi si abbandona nelle mani di Dio, che è Padre misericordioso, ogni volta che di fronte alle tentazioni cediamo e cadiamo. Ascoltiamo la Parola con questa fiducia e senza alcun timore, perché Dio è più grande del nostro peccato.

Traccia di riflessione

Potremmo sintetizzare la liturgia odierna con le parole del profeta Osea: “Ti condurrò nel deserto e parlerò al tuo cuore” (2,16). La pagina evangelica di questa domenica ci presenta Gesù che viene condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato. Con Cristo anche noi siamo condotti nel deserto, perché “affidandoci unicamente alla misericordia del Padre possiamo ritrovare la via del ritorno a Lui e, aprendoci all’azione dello Spirito Santo, vivere la vita nuova, nella lode perenne del Suo nome e nel servizio dei fratelli” (cfr Preghiera Eucaristica I della Riconciliazione). Le tre tentazioni, che risuonano nella proclamazione sacra, altro non sono che le tre “malattie”, che possono essere curate con la pratica delle opere consegnateci mercoledì scorso. In questo tempo particolare siamo chiamati, anzitutto, a privilegiare l’intimità con Dio e a saziare la nostra “fame” con le parole che escono dalla sua bocca (digiuno). Quante volte, poi, anche noi siamo stati tentati di salire “sul pinnacolo del tempio” per far vedere “chi siamo”: contro la tentazione della superiorità nei confronti dei fratelli siamo chiamati a praticare l’elemosina. Chi di noi, infine, non si è trovato nella condizione di anteporre a Dio “altre effimere ricchezze”? Ecco allora la preghiera.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché annunci con gioia che l’amore di Dio vince ogni peccato e che il Padre è sempre in cerca dei suoi figli, preghiamo.

• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, perché siano ministri della divina misericordia, che dona vita nuova a chi si pente con cuore sincero, preghiamo.

• Per i governanti, perché non si lascino vincere dalle lusinghe del potere, ma sappiano servire gli uomini con rettitudine e con giustizia, preghiamo.

• Per quanti sono schiavi del peccato, perché non perdano la speranza di cambiare e di recuperare la loro dignità di figli amati dal Padre, preghiamo.

• Per noi qui presenti, perché siamo sempre vigilanti nel cammino e restiamo ancorati alla roccia della salvezza, che è Cristo Signore, preghiamo.

Dialogo Eucaristico

Gesù Eucaristia, ti rendiamo grazie, perché la tua presenza è luce, che dirada le tenebre del peccato. Quando le seduzioni del male avvolgono il nostro cuore e offuscano anche la nostra mente, vieni Tu in nostro aiuto. Vogliamo come te saper stare dalla parte di Dio, scegliere Lui sopra ogni cosa e non lasciarci vincere dalla mentalità del mondo, che pretende di vivere senza di te. Resta con noi, Signore, e non abbandonarci nella tentazione.

Idea guida

Aiutiamo i fratelli a riconoscere le tentazioni e a vincerle

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