5 agosto 2012

XVIII Domenica del Tempo Ordinario (B) - II Settimana del Salterio

Idea luce

Ogni uomo ha soprattutto «fame e sete» di Dio.

Introduzione

La liturgia di questa XVIII domenica del Tempo Ordinario celebra l’incontro dei bisogni primari e urgenti degli uomini con la benevolenza e la magnanimità di Dio. Da sempre l’umanità si rivolge alla divinità per avere soccorso e benedizione. Il Dio di Israele è un Dio che si coinvolge, che si impegna, che interviene nella storia del Suo popolo e che in Gesù Cristo si fa Egli stesso il Pane del cammino. Accostiamoci con gratitudine alla Mensa eucaristica per ricevere questo Cibo che dà la Vita.

Atto penitenziale

Signore, Dio provvidente e misericordioso, abbi pietà di noi.

Cristo, Pane vivo disceso dal Cielo, abbi pietà di noi.

Signore, nutrimento del nostro cammino di santità, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Es 16, 2-4; 12-15

Il popolo di Israele in cammino nel deserto vive momenti di fatica e di ribellione nei confronti di Dio. Il Signore lo mette alla prova, provvedendo il cibo: quaglie al tramonto e manna al mattino. Quanto è grande l’amore di Dio, che risponde con la Sua abbondanza alla nostra sfiducia!

Salmo 77

II Lettura Ef 4, 17. 20-24

Ognuno di noi è chiamato a rivestire l’uomo nuovo, ad essere santo come Dio è Santo, ad immagine di Gesù, nostro Signore e Maestro. Non siamo come i pagani, non comportiamoci come se non avessimo mai conosciuto Dio e il Suo Cristo!

Vangelo Gv 6, 24-35

Traccia di riflessione

Nel corso della Sua predicazione Gesù si definisce in molti modi, rivelando pian piano la Sua persona e la Sua missione: Egli è il Buon Pastore (cf Gv 10, 11), il Messia (cf Gv 4, 26), il Re (cf Gv 18, 37), il Risorto (cf Lc 24, 39). Oggi ci ripete: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Gesù viene a soddisfare i nostri bisogni più profondi, quelli che rappresentiamo con «fame e sete» per dire che senza non possiamo vivere e neanche sopravvivere. Quale illusione, allora, vivere senza di Lui! Quale inganno e quale pericolo! Quante volte, come il popolo di Israele, siamo stanchi e sfiduciati, quante volte la nostra condotta tradisce la nostra lontananza da Dio e dalla Sua legge di amore e di verità! Il Signore ci invita a darci da fare per il cibo che rimane per la vita eterna e questo cibo è Lui stesso. Facciamone esperienza, nutriamoci del Pane del Cielo e diventeremo uomini nuovi.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, popolo di Dio in cammino nel tempo e nella storia, perché alimenti continuamente la sua fede, la sua speranza e la sua carità alla Mensa eucaristica, preghiamo.

• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, che sull’altare celebrano il memoriale della Pasqua del Signore, perché conformino sempre più la loro vita ai divini misteri, preghiamo.

• Per quanti nel mondo soffrono e muoiono per mancanza di cibo e di acqua, perché siano per tutti un monito a governare la terra e le sue risorse con saggezza e con solidarietà, preghiamo.

• Per noi qui riuniti, perché nutriti del Pane del Cielo siamo e viviamo da uomini e donne nuovi, che sanno fare scelte di amore, di giustizia, di verità, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, Pane della vita, ti rendiamo grazie, perché hai rinnovato per noi il dono della tua presenza e della tua offerta. Ti preghiamo: Dacci sempre questo pane. Quando siamo spaventati di fronte alle difficoltà della vita; quando niente e nessuno soddisfa la nostra ricerca di senso; quando desideriamo salire più in alto nei gradini dell’amore: Signore, dacci sempre questo pane.

Idea guida

Alimentiamo la nostra vita quotidiana rimanendo alla presenza di Dio.

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