1 luglio 2012

XIII Domenica del Tempo Ordinario (B) - I Settimana del Salterio

Idea luce

Ti renderò grazie per sempre.

Introduzione

L’annuncio che ci dona la liturgia di oggi è la speranza: nella misericordia di Dio che ci perdona dopo il peccato, nella gioia che avremo dopo i momenti di afflizione, nella salute riacquistata dopo la malattia. Il Signore non è un Dio che si compiace del male ma sempre ci è accanto e ci viene in aiuto. Questo è il motivo della nostra speranza, per questo possiamo dire con il Salmo, “Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre”. Chiediamo al Signore che questa Celebrazione Eucaristica trasformi la nostra vita in un continuo rendimento di grazie.

Atto penitenziale

Signore, che ti sei fatto povero per noi, abbi pietà di noi.

Cristo, medico delle anime e dei corpi , abbi pietà di noi.

Signore, che ci risollevi ogni volta che cadiamo, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Sap 1, 13-15

Dio ci ha creato per l’incorruttibilità, perché abbiamo – un giorno – la gioia della vita eterna. Siamo stati creati a Sua immagine e dobbiamo guardarci dal cadere nel peccato.

Salmo 29

II Lettura 2Cor 8, 7. 9. 13-15

L’apostolo Paolo esorta la comunità di Corinto – in ragione della grazia ricevuta da Dio – a farsi dono per i più deboli nella fede, a imitazione di Cristo Gesù che, da ricco che era, si è fatto povero.

Vangelo Mc 5, 21-43

Traccia di riflessione

Oggi la Chiesa ci invita a lodare Dio. Abbiamo molti motivi per farlo e il più importante ci è esposto dalla prima lettura: la vita è un dono di Dio – dice il libro della Sapienza – e l’uomo sapiente è colui che si riconosce creato da Lui. Se accogliamo questo annuncio possiamo vivere nel mondo con la stessa fede che ha avuto l’emorroissa o il capo della sinagoga, la fede che permette a Dio di guarirci dalle nostre malattie spirituali, di redimerci dal peccato che ci isola dal mondo e dai nostri fratelli. Accogliere Dio come nostro Creatore e Salvatore vuol dire desiderare di diventare come Gesù, donare ogni giorno la vita per i nostri fratelli, vuol dire scegliere di abbandonare ogni giorno il nostro egoismo che ci rende schiavi di noi stessi e seguire la logica dell’amore che si dona senza calcoli, senza misura affinché tutti – attraverso di noi – possano conoscere l’amore del Padre. Desideriamo oggi che la comunione al Pane eucaristico ci renda capaci di lasciarci plasmare dall’Amore e di portare nel mondo un annuncio di speranza.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché sia sempre nel mondo portatrice di speranza e testimone della carità di Dio, preghiamo.

• Per i governanti e per la nostra società perché in questi tempi di crisi ognuno sappia riscoprire il valore della fraternità e della solidarietà, preghiamo.

• Per le persone malate, afflitte, per chi ha perso la speranza, perché la nostra preghiera li sostenga e li aiuti a fidarsi ancora del Dio della vita, preghiamo.

• Per noi qui riuniti, per le nostre famiglie e parrocchie, perché il Signore guarisca le nostre malattie spirituali e ci insegni a diventare sempre più comunità che testimonia la speranza, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, oggi vogliamo imparare a ringraziarti e per questo, ad ogni invocazione, risponderemo insieme: Ti ringraziamo, Gesù.

• Gesù Eucaristia, tu sei il Dio della vita.

• Tu ci doni la vita in abbondanza.

• Tu ci doni una speranza certa.

• Tu curi le nostre ferite e guarisci le nostre malattie.

• Tu hai cambiato il nostro lamento in danza.

• Tu ci rendi dono per i nostri fratelli.

Idea guida

Siamo testimoni della fede e della speranza in ogni ora della nostra giornata.

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