14 agosto 2011

XX Domenica del Tempo Ordinario (A) - IV Settimana del Salterio

Idea luce

Siamo tutti bisognosi di Dio e della sua salvezza.

Introduzione

Questa XX domenica del Tempo Ordinario ci chiede di uscire dai nostri schemi e di abbandonare la presunzione di essere «brave persone». Una grande lezione di umiltà ci viene impartita dalla donna cananea nella pagina odierna del Vangelo, una perfetta lezione di umanità e di carità ci viene data dal Signore Gesù, che guarda e conosce la verità di ogni cuore. Impariamo a rispettare la diversità e la ricchezza racchiusa nella storia dei nostri fratelli.

Atto penitenziale

Signore, che usi misericordia verso tutti,abbi pietà di noi.
Cristo, che guarisci da ogni infermità, abbipietà di noi.
Signore, che ascolti la preghiera dei miseri,abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Is 56, 1; 6-7

Il profeta Isaia prefigura l’universalità della chiamata alla salvezza e alla santità preparata da Dio per tutti i popoli e tutte le nazioni. È un invito per noi e per la nostra comunità a vivere la fraternità senza particolarismi ed esclusioni.

Salmo 66

II Lettura Rm 11, 13-15; 29-32

Paolo, apostolo delle genti, annuncia la misericordia di Dio verso tutti. Nessuno si senta rifiutato, nessuno si renda disobbediente alla sua chiamata e ai suoi doni che ci aprono alla pienezza della vita e della grazia.

Vangelo Mt 15, 21-28

Traccia di riflessione
Né stranieri né ospiti. Era una donna cananea

L’amore di una mamma nessuno lo può fermare, ma la donna in questione nel Vangelo agisce non solo per amore materno ma anche nella certezza che Gesù può rispondere alla sua domanda. È l’amore che muove la fede e la fede diventa il premio dell’amore. La mamma raggiunge l’obiettivo prefissato, perché è consapevole del suo bisogno e, in atteggiamento di umiltà e di povertà, chiede a Gesù. L’implorazione nasce soltanto quando ci si riconosce poveri e bisognosi; la presunzione di poter bastare a se stessa, invece, chiude la persona al rapporto con gli altri. Anche noi siamo chiamati ad entrare nella dinamica della donna. La mancata esperienza del bisogno di Dio, del suo perdono, del suo amore ci rende incapaci di riconoscere lo stesso bisogno nelle persone che incontriamo, nell’altro.
E ci rende incapaci anche di manifestare a lui i nostri bisogni perché siamo troppo orgogliosi. L’orgoglio rende impossibile l’incontro e determina un atteggiamento di indifferenza, sospetto, ostilità. L’altro diventa così lontano da me che si fa estraneo, straniero. L’Eucaristia ci aiuta a recuperare la nostra condizione di indigenza, l’incontro con il Dio della misericordia e la relazione di amore con i nostri fratelli. Attorno all’altare nessuno è ospite e straniero: ognuno è accolto come figlio e fratello. Dovremmo valorizzare di più le parole e i segni della celebrazione eucaristica, in particolare l’atto penitenziale e il segno della pace.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, casa di preghiera per tutti i popoli, perché elevi suppliche a Dio per la salvezza del mondo, facendosi carico delle necessità di ogni uomo, preghiamo.

• Per coloro che hanno responsabilità civili e politiche, perché esercitino il loro servizio senza mai dimenticare la priorità della persona e le esigenze della giustizia e della fraternità, preghiamo.

• Per tutti i battezzati, che Dio ha consacrato con una chiamata irrevocabile, perché siano grati dei doni ricevuti per il bene comune dell’umanità, preghiamo.

• Per i poveri e gli emarginati, che soffrono l’esclusione sociale più che i disagi materiali, perché trovino l’accoglienza che restituisce dignità e speranza, preghiamo.

• Per noi qui riuniti, perché sull’esempio della donna cananea sappiamo essere dolcemente insistenti e tenacemente fiduciosi nella divina provvidenza, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, ti ringraziamo perché anche oggi hai imbandito per noi il banchetto dell’amore e ci hai invitati a sedere alla mensa dei figli. Anche una briciola di questo Pane del cielo è per noi fonte inesauribile di salvezza e di santità. Dacci sempre di questo Pane e fa’ che sappiamo condividerlo con tutti gli uomini, nostri fratelli.

Idea guida

Traduciamo la nostra fede in gesti concreti di fraternità.

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