1 Maggio 2011

II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia - II Settimana del Salterio

Idea luce

Viviamo con gioia la nostra fede.

Introduzione

La liturgia di oggi ci invita a tenere viva in noi l’esperienza di fede fatta nel giorno di Pasqua. Il Signore Risorto vuole fare un incontro personale con ciascuno di noi, vuole donarsi a noi nell’Eucaristia per renderci veramente suo corpo, sua Chiesa. Gesù Risorto ci comunica la sua gioia di vivere e ci dona la forza della fede per affrontare ogni sfida della vita quotidiana. Accogliamo l’invito del Salmo che dice: Mia forza e mio canto è il Signore e iniziamo la celebrazione eucaristica cantando la nostra lode a lui.

Atto penitenziale

Signore, risorto dalla morte per noi, abbi pietà di noi.

Cristo, che ci hai rigenerati a vita nuova con il tuo sangue, abbi pietà di noi.

Signore, che ci chiami ad una fede autentica, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

 

I Lettura At 2, 42-47

Con l’Eucaristia al centro, le prime comunità cristiane vivevano nella gioia, nella comunione e crescevano nella fede e nella carità. Anche a noi oggi è chiesto lo stesso amore per l’Eucaristia e l’accoglienza reciproca.

Salmo 117

II Lettura 1Pt 1, 3-9

La prima lettera di Pietro è un inno di benedizione a Dio che ci ha salvato per mezzo del suo Figlio ma è anche un forte invito alla fede e alla speranza. Accogliamo questo invito.

Vangelo Gv 20, 19-31

Traccia di riflessione – Una fede da comunicare

Otto giorni dopo venne Gesù

Tommaso. Questa figura pasquale dice tutto di noi e della dinamica della fede. Tutti vogliamo toccare con mano… Primo: ogni esperienza di fede si vive solo in prima persona e solo tu puoi decidere di mettere la tua vita nelle sue mani. La nostra coscienza viene interpellata nella sua libertà e responsabilità fino ad arrivare a riconoscere il Signore come il mio tutto. Inoltre l’esperienza di Gesù non può essere ridotta ad esterna pratica religiosa ma tutto, proprio tutto di noi deve essere profondamente coinvolto. Incontrare Gesù davvero cambia la mia e nostra vita. Dobbiamo toccare il dolore trasfigurato del Signore per crescere sempre nella fede e nella santità.

Secondo: la fede deve essere comunicata nel modo più credibile possibile. Forse Tommaso ha faticato a credere ai suoi compagni perché gli stessi non sono stati convincenti, cioè quello che dicevano con la bocca non era in sintonia con il cuore. Anche per noi è valida questa situazione: quanta responsabilità abbiamo della incredulità dei nostri fratell!

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché riunita attorno alla mensa del Corpo e del Sangue di Cristo, sia sempre più rafforzata nella fede e nella comunione, preghiamo.

• Per i governanti delle nazioni, perché mettano al primo posto gli ideali di giustizia, di pace e il rispetto dei diritti umani, preghiamo.

• Per tutti coloro che soffrono a causa della guerra, della malattia, della povertà, perché trovino in ciascuno di noi accoglienza, aiuto, amore, preghiamo.

• Per i giovani, tanto amati da Gesù e dal beato Giovanni Paolo II, perché non abbiamo paura di aprire le porte del cuore a Cristo e donare a lui la loro esistenza, preghiamo.

• Per tutti noi, perché la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo ci renda un cuore solo e un’anima sola, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Ti ringraziamo, Gesù Eucaristia, perché anche oggi, come le prime comunità, siamo stretti attorno a Te. Grazie perché il tuo Corpo e il tuo Sangue ci rafforzano nella fede in questo momento storico di incertezza per il futuro. Grazie per i testimoni del tuo amore che ci doni nei santi e, oggi, in Giovanni Paolo II. Grazie perché ci chiedi di crescere nella carità e di camminare verso la santità e ci doni la certezza che possiamo diventare santi insieme.

 

Idea guida

Comunichiamo con gioia agli altri la nostra fede

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