Idea Luce
L’amore di Dio per mezzo dello Spirito abita in noi.
L’amore di Dio per mezzo dello Spirito abita in noi.
Introduzione
Oggi la Chiesa, a cinquanta giorni dalla Pasqua, celebra la solennità di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli, rendendoli capaci di annunciare il Vangelo in diverse lingue e dare vita alle prime comunità. Prima di salire al cielo, Gesù ha promesso che, mediante lo Spirito di Dio, sarebbe stato accanto ai suoi discepoli e, oggi, accanto a noi. Papa Francesco incoraggiava a “invocare sempre lo Spirito Santo, il Maestro interiore, che illumina le menti, riempie i cuori di grazia, guida il cammino e dona la pace”. Continuiamo a invocare lo Spirito Santo perché ci ricolmi dei suoi santi doni e perché il mondo ha tanto bisogno di segnali concreti di pace e di giustizia, di fraternità e comunione.
Oggi la Chiesa, a cinquanta giorni dalla Pasqua, celebra la solennità di Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli, rendendoli capaci di annunciare il Vangelo in diverse lingue e dare vita alle prime comunità. Prima di salire al cielo, Gesù ha promesso che, mediante lo Spirito di Dio, sarebbe stato accanto ai suoi discepoli e, oggi, accanto a noi. Papa Francesco incoraggiava a “invocare sempre lo Spirito Santo, il Maestro interiore, che illumina le menti, riempie i cuori di grazia, guida il cammino e dona la pace”. Continuiamo a invocare lo Spirito Santo perché ci ricolmi dei suoi santi doni e perché il mondo ha tanto bisogno di segnali concreti di pace e di giustizia, di fraternità e comunione.
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 2, 1-11;
Sal 103 – Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra;
Rm 8, 8-17;
Gv 14, 15-16.23-26
La presenza viva e operante dello Spirito santo domina nelle Letture di oggi. Sia negli Atti degli apostoli, sia nella testimonianza di san Paolo ai Romani, sia nel discorso pieno di confidenza di Gesù ai suoi discepoli si respira tutta la ricchezza di amore, di conforto, di comprensione, di annuncio gioioso e di vita piena che lo Spirito santo genera nel cuore di chi lo accoglie. Invochiamolo perché ci apra le orecchie per ascoltare la Parola in profondità e lasciarci trasformare.
LETTURE:
At 2, 1-11;
Sal 103 – Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra;
Rm 8, 8-17;
Gv 14, 15-16.23-26
La presenza viva e operante dello Spirito santo domina nelle Letture di oggi. Sia negli Atti degli apostoli, sia nella testimonianza di san Paolo ai Romani, sia nel discorso pieno di confidenza di Gesù ai suoi discepoli si respira tutta la ricchezza di amore, di conforto, di comprensione, di annuncio gioioso e di vita piena che lo Spirito santo genera nel cuore di chi lo accoglie. Invochiamolo perché ci apra le orecchie per ascoltare la Parola in profondità e lasciarci trasformare.
SEQUENZA
Italiano
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sánguina.
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sánguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano,
i tuoi santi doni.
che solo in te confidano,
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Latino
Veni, Sancte Spíritus,
et emítte caélitus
lucis tuae rádium.
Veni, Sancte Spíritus,
et emítte caélitus
lucis tuae rádium.
Veni, pater páuperum,
veni, dator múnerum,
veni, lumen córdium.
veni, dator múnerum,
veni, lumen córdium.
Consolátor óptime,
dulcis hospes ánimae,
dulce refrigérium.
dulcis hospes ánimae,
dulce refrigérium.
In labóre réquies,
in aestu tempéries,
in fletu solácium.
in aestu tempéries,
in fletu solácium.
O lux beatíssima,
reple cordis íntima
tuórum fidélium.
reple cordis íntima
tuórum fidélium.
Sine tuo númine,
nihil est in hómine,
nihil est innóxium.
nihil est in hómine,
nihil est innóxium.
Lava quod est sórdidum,
riga quod est áridum,
sana quod est sáucium.
riga quod est áridum,
sana quod est sáucium.
Flecte quod est rígidum,
fove quod est frígidum,
rege quod est dévium.
fove quod est frígidum,
rege quod est dévium.
Da tuis fidélibus,
in te confidéntibus,
sacrum septenárium.
in te confidéntibus,
sacrum septenárium.
Da virtútis méritum,
da salútis éxitum,
da perénne gáudium.
da salútis éxitum,
da perénne gáudium.
Traccia di riflessione
Il racconto degli Atti degli Apostoli fa riferimento al “rombo, come di vento” e alle “lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro”, alla consegna della nuova legge, quella dello Spirito che viene scritta nel cuore dei credenti. I diversi popoli, che ascoltavano nella propria lingua l’annuncio della risurrezione di Cristo, per azione dello Spirito, sono unificati nella fede: “E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa [...] delle grandi opere di Dio?” Da quel momento la Chiesa proclama un unico linguaggio, quello di Cristo e dell’amore. Tutti noi, diversi per tradizione, cultura, famiglia, carattere, capacità, siamo riconciliati nell’amore e se viviamo d’amore parliamo tutti lo stesso linguaggio. L’apostolo Paolo, nella lettera ai Romani, ricorda che noi apparteniamo a Cristo nella misura in cui ci lasciamo guidare dallo Spirito di Dio e chiunque è guidato dallo Spirito è figlio di Dio: «Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio». Lo Spirito ci aiuta a non ricadere nel timore, ci libera dalla debolezza della condizione umana e ci rende forti per vivere da cristiani. Nel brano del Vangelo, Giovanni presenta Gesù che parla ai suoi discepoli di quando verrà il Consolatore, lo Spirito di verità, che gli renderà testimonianza, ricordando e rendendo più comprensivo tutto ciò che aveva loro insegnato, e li guiderà alla verità. Durante l’ultima cena, Gesù si rivolge agli apostoli: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre. […] Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto“. Il Paraclito è dono di Dio Padre, elargito su richiesta di Gesù per i Suoi meriti ed è frutto della Pasqua. Lo Spirito ci aiuta a comprendere il messaggio di Cristo e ad annunciare l’amore del Padre. Il Nuovo Testamento raccoglie quanto i primi cristiani, sotto la guida dello Spirito Santo, ricordavano e avevano capito delle parole e dell’opera di Gesù. Ma la comprensione delle ricchezze racchiuse nell’operato di Gesù non potrà mai dirsi conclusa perché quelle ricchezze sono infinite, inesauribili, e prendono sempre nuova luce col mutare delle situazioni cui vanno applicate. Dio ha parlato una sola volta e lo Spirito Santo ci guida a recepire il messaggio nel modo giusto, a tradurlo al meglio nella realtà in continua mutazione e a comprendere la volontà di Dio nelle diverse circostanze. Dio, nella sua infinita bontà, continua a elargire a tutti il dono dello Spirito attraverso il battesimo e la cresima per prendere “dimora” in ciascuno di noi e nella Chiesa, nuovo popolo in cammino. Tutti noi, trasformati nel cuore e con la bellezza di appartenere al Signore, siamo chiamati a collaborare per rinnovare il mondo attraverso l’annuncio e la testimonianza della salvezza.
Apriamo il nostro cuore e lasciamoci guidare dallo Spirito, l’unico vero artefice del nostro rinnovamento, per vivere una vita nuova con al centro un dialogo costante con Dio.
Se desideriamo corrispondere all’amore del Signore, accogliamo le Sue parole, custodiamole nel cuore e, in forza dello Spirito di Dio, esse esorteranno ad amarlo, vivendo in comunione con Lui. “Lo Spirito Santo viene ad avere una duplice funzione: ricordare quanto Cristo ha insegnato e completare il suo insegnamento cioè la rivelazione, la quale si conclude con Giovanni, l’ultimo degli Apostoli. […] Si può concludere che i due grandi rivelatori sono dunque Cristo, Parola incarnata, e lo Spirito, mentre la Chiesa è depositaria di quanto Cristo e lo Spirito hanno rivelato.” (da La santità di G. Giaquinta).
Il racconto degli Atti degli Apostoli fa riferimento al “rombo, come di vento” e alle “lingue come di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro”, alla consegna della nuova legge, quella dello Spirito che viene scritta nel cuore dei credenti. I diversi popoli, che ascoltavano nella propria lingua l’annuncio della risurrezione di Cristo, per azione dello Spirito, sono unificati nella fede: “E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa [...] delle grandi opere di Dio?” Da quel momento la Chiesa proclama un unico linguaggio, quello di Cristo e dell’amore. Tutti noi, diversi per tradizione, cultura, famiglia, carattere, capacità, siamo riconciliati nell’amore e se viviamo d’amore parliamo tutti lo stesso linguaggio. L’apostolo Paolo, nella lettera ai Romani, ricorda che noi apparteniamo a Cristo nella misura in cui ci lasciamo guidare dallo Spirito di Dio e chiunque è guidato dallo Spirito è figlio di Dio: «Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio». Lo Spirito ci aiuta a non ricadere nel timore, ci libera dalla debolezza della condizione umana e ci rende forti per vivere da cristiani. Nel brano del Vangelo, Giovanni presenta Gesù che parla ai suoi discepoli di quando verrà il Consolatore, lo Spirito di verità, che gli renderà testimonianza, ricordando e rendendo più comprensivo tutto ciò che aveva loro insegnato, e li guiderà alla verità. Durante l’ultima cena, Gesù si rivolge agli apostoli: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre. […] Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto“. Il Paraclito è dono di Dio Padre, elargito su richiesta di Gesù per i Suoi meriti ed è frutto della Pasqua. Lo Spirito ci aiuta a comprendere il messaggio di Cristo e ad annunciare l’amore del Padre. Il Nuovo Testamento raccoglie quanto i primi cristiani, sotto la guida dello Spirito Santo, ricordavano e avevano capito delle parole e dell’opera di Gesù. Ma la comprensione delle ricchezze racchiuse nell’operato di Gesù non potrà mai dirsi conclusa perché quelle ricchezze sono infinite, inesauribili, e prendono sempre nuova luce col mutare delle situazioni cui vanno applicate. Dio ha parlato una sola volta e lo Spirito Santo ci guida a recepire il messaggio nel modo giusto, a tradurlo al meglio nella realtà in continua mutazione e a comprendere la volontà di Dio nelle diverse circostanze. Dio, nella sua infinita bontà, continua a elargire a tutti il dono dello Spirito attraverso il battesimo e la cresima per prendere “dimora” in ciascuno di noi e nella Chiesa, nuovo popolo in cammino. Tutti noi, trasformati nel cuore e con la bellezza di appartenere al Signore, siamo chiamati a collaborare per rinnovare il mondo attraverso l’annuncio e la testimonianza della salvezza.
Apriamo il nostro cuore e lasciamoci guidare dallo Spirito, l’unico vero artefice del nostro rinnovamento, per vivere una vita nuova con al centro un dialogo costante con Dio.
Se desideriamo corrispondere all’amore del Signore, accogliamo le Sue parole, custodiamole nel cuore e, in forza dello Spirito di Dio, esse esorteranno ad amarlo, vivendo in comunione con Lui. “Lo Spirito Santo viene ad avere una duplice funzione: ricordare quanto Cristo ha insegnato e completare il suo insegnamento cioè la rivelazione, la quale si conclude con Giovanni, l’ultimo degli Apostoli. […] Si può concludere che i due grandi rivelatori sono dunque Cristo, Parola incarnata, e lo Spirito, mentre la Chiesa è depositaria di quanto Cristo e lo Spirito hanno rivelato.” (da La santità di G. Giaquinta).
Preghiera dei fedeli
• Per la Santa Chiesa che, sostenuta dallo Spirito di sapienza e di comunione, possa testimoniare a tutto il mondo l’amore incondizionato di Cristo Gesù. Preghiamo.
• Per Papa Leone e i pastori della Chiesa che, animati dalla forza dello Spirito, annuncino con una “lingua” comprensibile a tutti, quella dell’amore, la Parola che salva. Preghiamo.
• Per le famiglie in difficoltà, che lo Spirito di Dio doni sapienza alle menti, calore ai cuori spenti e dissolva i rancori. Preghiamo.
• Per coloro che ricevono il Sacramento della Confermazione, che accolgano con gioia il dono dello Spirito Santo, forza di amore e di cambiamento di sé stessi e del mondo. Preghiamo.
• Per noi che partecipiamo a questo banchetto eucaristico che, guidati dallo Spirito Consolatore, possiamo vivere secondo il Vangelo e diventare un segno di speranza per coloro che ci sono accanto. Preghiamo.
• Per Papa Leone e i pastori della Chiesa che, animati dalla forza dello Spirito, annuncino con una “lingua” comprensibile a tutti, quella dell’amore, la Parola che salva. Preghiamo.
• Per le famiglie in difficoltà, che lo Spirito di Dio doni sapienza alle menti, calore ai cuori spenti e dissolva i rancori. Preghiamo.
• Per coloro che ricevono il Sacramento della Confermazione, che accolgano con gioia il dono dello Spirito Santo, forza di amore e di cambiamento di sé stessi e del mondo. Preghiamo.
• Per noi che partecipiamo a questo banchetto eucaristico che, guidati dallo Spirito Consolatore, possiamo vivere secondo il Vangelo e diventare un segno di speranza per coloro che ci sono accanto. Preghiamo.
Dialogo eucaristico
Oggi è più intenso il nostro ringraziamento a Te, Signore Gesù, per questo incontro eucaristico e per essere venuto nel nostro cuore. Ti ringraziamo per il dono promesso, lo Spirito Santo che doni in abbondanza, che ci unisce al Padre e ci permette di diventare figli amati e fratelli tra di noi. Grazie perché, con la forza dello Spirito, sorgente di vita nuova, ravvivi la speranza e, col Tuo amore, trasformi il nostro cuore e la nostra vita così da sentire più intensamente il legame fraterno che ci unisce a Te. Grazie perché col dono del Consolatore ci aiuti a seguire la via del bene e a vivere e testimoniare con gioia la fede annunciando il Vangelo. Signore Gesù, noi Ti benediciamo e Ti preghiamo: rendici operanti nell’insegnamento ricevuto da Te. Amen.
Oggi è più intenso il nostro ringraziamento a Te, Signore Gesù, per questo incontro eucaristico e per essere venuto nel nostro cuore. Ti ringraziamo per il dono promesso, lo Spirito Santo che doni in abbondanza, che ci unisce al Padre e ci permette di diventare figli amati e fratelli tra di noi. Grazie perché, con la forza dello Spirito, sorgente di vita nuova, ravvivi la speranza e, col Tuo amore, trasformi il nostro cuore e la nostra vita così da sentire più intensamente il legame fraterno che ci unisce a Te. Grazie perché col dono del Consolatore ci aiuti a seguire la via del bene e a vivere e testimoniare con gioia la fede annunciando il Vangelo. Signore Gesù, noi Ti benediciamo e Ti preghiamo: rendici operanti nell’insegnamento ricevuto da Te. Amen.
Idea guida
Seminiamo fraternità e santità col dono dello Spirito Santo nel cuore.
Seminiamo fraternità e santità col dono dello Spirito Santo nel cuore.
Sussidio preparato da Mirella Scalia e Annamaria Garro
© 2025 Aggancio – Movimento Pro Sanctitate – Tutti i diritti riservati