Animazione Liturgia Domenica 22 Giugno 2025

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (C) (P) - Liturgia delle Ore propria

Idea Luce
Eucaristia: Corpo e Sangue di Cristo, salvezza per l’umanità.

Introduzione
Oggi celebriamo la Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo, presenza viva e concreta di Gesù tra noi nel sacramento dell’Eucaristia, dono di salvezza istituito nell’ultima cena. Il Signore si fa cibo e bevanda, donati abbondantemente per nutrire il nostro spirito e guidarci in una vita di amore. Egli è sempre con noi, cammina con noi nel nostro vivere quotidiano, invisibile agli occhi, ma percepibile con la fede e il cuore, e nutre con l’Eucaristia, “pane di vita”, per rinnovare il mondo. Con immensa gratitudine e bisognosi di essere guariti nello spirito e santificati, apriamo il nostro cuore e accogliamo il dono che il Signore vuole farci in questa Celebrazione per crescere nell’Amore del Padre.

Liturgia della Parola
LETTURE:
Gn 14, 18-20;
Sal 109 – Rit. Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore;
1Cor 11, 23-26;
Lc 9, 11-17

I testi che ascolteremo in questa Liturgia presentano la lontana profezia di Melchisedek, “sacerdote del Dio altissimo”, e ci rimandano all’Eucaristia preannunciando che il “pane” è il corpo e il “vino” è il sangue di Gesù, dono del Signore nell’ultima cena, sacrificio con cui offre se stesso per la salvezza dell’umanità. Nel brano del Vangelo, Gesù benedice e spezza il pane che viene distribuito senza limiti per sfamare una moltitudine di persone e saziare la fame di vita eterna presente nel cuore di ogni uomo.

SEQUENZA
Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore,
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l’antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l’ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue:
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento,
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nùtrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo,
nella gioia dei tuoi santi.

Traccia di riflessione
Il mistero eucaristico del Corpo e del Sangue di nostro Signore è dono che riempie la vita di coloro che credono in Gesù e sostiene la Chiesa nel cammino della storia. Cristo ha preso la nostra natura umana e si è donato per noi e a noi offre il Suo Corpo e il Suo Sangue che nutre, fortifica e salva. Di fronte a questa sovrabbondanza d’amore, se accogliamo con fede questo Suo dono e nell’Eucaristia attingiamo al Signore, diveniamo “simili” a Lui e invitati a restituire quello che riceviamo: portare il Suo amore e la Sua pace a coloro che incontriamo nel nostro cammino. Gesù è stato il “ponte” che ha avvicinato Dio agli uomini; così anche la nostra vita, nella sua semplicità e benedetta dal Signore, deve essere messa a disposizione degli altri, divenire “pane” spezzato per tutti e avvicinare al Padre i fratelli che desiderano entrare e vivere un legame personale e significativo con Lui. Affidiamoci a Dio che ci trasforma e ci chiama a condividere il cuore, sullo stile di Gesù, e a donare, saziare, accogliere ricordandoci che l’Eucaristia è un gesto di immenso amore; non è un premio per i buoni, ma un’ancora di salvezza per i peccatori e per chi fatica a credere. Accompagnati e sorretti da Cristo e con l’aiuto materno di Maria, Madre della Chiesa, nostro modello e guida spirituale, abbandoniamoci alla volontà del Padre e portiamo ai fratelli l’annuncio del Vangelo.

Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa Santa di Dio che accoglie e adora Cristo, perché l’Eucaristia diventi luce e sostegno nel suo cammino e accompagni l’umanità alla pienezza dell’amore del Padre, preghiamo.
• Per il Santo Padre Leone XIV, i vescovi, i presbiteri e i diaconi a cui è stato consegnato il ministero di rendere presente Gesù Cristo nel “pane” e nel “vino” da loro consacrati, che possano vedere fiorire una fede sempre più autentica e feconda nei credenti a loro affidati, preghiamo.
• Per i bambini, gli adolescenti i giovani che per la prima volta si accostano a Gesù Eucaristia, che, sostenuti dai genitori e dalle persone a loro vicine, possano continuare e approfondire la conoscenza del Signore, amico fedele che accompagna il loro cammino, preghiamo.
• Per i governanti delle Nazioni che vivono il dramma della guerra, dell’ingiustizia e della povertà, che possano riconoscere che la pace nel mondo è l’unico bene da desiderare e possano impegnarsi a ricercare una giusta soluzione per porre fine ai conflitti, preghiamo.
• Per noi che partecipiamo al Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, che possiamo seguire il Signore, incontrarlo e annunciarlo nel nostro vivere quotidiano, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio e immagine del Padre che dai senso e speranza alla nostra vita, noi Ti riconosciamo presente nel Sacramento del “Pane” e del “Vino”. Signore, che ci hai chiamato alla Tua mensa per nutrirci dei beni eterni e che sei venuto nel nostro cuore per incontrarci e donarci la Tua pace, a Te rivolgiamo la nostra profonda gratitudine. Grazie perché Ti sei fatto “Pane” e Ti sei donato a noi per offrirci il Tuo infinito amore, invitandoci ad uscire dal nostro egoismo e dalla nostra mediocrità per vivere una vita santa. Signore Gesù, grazie perché vegli su di noi in ogni attimo della nostra vita, nei momenti di gioia e di difficoltà, e ci conduci alla fede profonda orientando i nostri passi sulla via del bene. In Te, Signore Gesù e Fonte di salvezza, ci rifugiamo. Amen.

Idea guida
Facciamoci “cibo” per i fratelli col desiderio di essere in comunione con loro e vivere nella dimensione della vita eterna.

Sussidio preparato da Annamaria Garro

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Oggi celebriamo la Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo, presenza viva e concreta di Gesù tra noi nel sacramento dell’Eucaristia, dono di salvezza istituito nell’ultima cena. Il Signore si fa cibo e bevanda, donati abbondantemente per nutrire il nostro spirito e guidarci in una vita di amore. Egli è sempre con noi, cammina con noi nel nostro vivere quotidiano, invisibile agli occhi, ma percepibile con la fede e il cuore, e nutre con l’Eucaristia, “pane di vita”, per rinnovare il mondo. Con immensa gratitudine e bisognosi di essere guariti nello spirito e santificati, apriamo il nostro cuore e accogliamo il dono che il Signore vuole farci in questa Celebrazione per crescere nell’Amore del Padre

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