Idea Luce
Testimoniare Gesù risorto e annunciare il Suo Vangelo.
Testimoniare Gesù risorto e annunciare il Suo Vangelo.
Introduzione
Oggi, settima domenica di Pasqua, celebriamo la solennità dell’Ascensione del Signore che, morto e risorto, torna al Padre per regnare glorioso. Gesù, prima di salire al cielo, ci ha lasciato un dono, lo Spirito Santo, che ci accompagna costantemente nel nostro cammino e rende efficace e fruttuosa la missione affidata: testimoniare il Cristo e annunciare il Suo Vangelo a tutti i popoli. Prepariamo il nostro cuore ad accogliere le parole del Signore e all’incontro personale con Gesù Eucaristia.
Oggi si celebra anche la 59a Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali e ricordiamo l’invito di Papa Leone XIV: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività”.
Oggi, settima domenica di Pasqua, celebriamo la solennità dell’Ascensione del Signore che, morto e risorto, torna al Padre per regnare glorioso. Gesù, prima di salire al cielo, ci ha lasciato un dono, lo Spirito Santo, che ci accompagna costantemente nel nostro cammino e rende efficace e fruttuosa la missione affidata: testimoniare il Cristo e annunciare il Suo Vangelo a tutti i popoli. Prepariamo il nostro cuore ad accogliere le parole del Signore e all’incontro personale con Gesù Eucaristia.
Oggi si celebra anche la 59a Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali e ricordiamo l’invito di Papa Leone XIV: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività”.
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 1, 1-11;
Sal 46 – Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia;
Eb 9, 24-28; 10, 19-23;
Lc 24, 46-53
“Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso”: queste parole della lettera agli Ebrei che ascoltiamo nella seconda lettura ci indicano il clima della Liturgia della Parola di oggi. L’esperienza di Gesù che si eleva verso il Cielo è carica di una promessa incoraggiante: Dio non ci lascia soli, rafforza la sua presenza con il dono dello Spirito Santo. Negli Atti degli apostoli ne troviamo piena testimonianza. Anche il Vangelo di Luca ci descrive con gioia il momento dell’Ascensione, e ci coinvolge nella promessa e nella missione che Gesù affida ai suoi. Ascoltiamo con fede.
LETTURE:
At 1, 1-11;
Sal 46 – Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia;
Eb 9, 24-28; 10, 19-23;
Lc 24, 46-53
“Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso”: queste parole della lettera agli Ebrei che ascoltiamo nella seconda lettura ci indicano il clima della Liturgia della Parola di oggi. L’esperienza di Gesù che si eleva verso il Cielo è carica di una promessa incoraggiante: Dio non ci lascia soli, rafforza la sua presenza con il dono dello Spirito Santo. Negli Atti degli apostoli ne troviamo piena testimonianza. Anche il Vangelo di Luca ci descrive con gioia il momento dell’Ascensione, e ci coinvolge nella promessa e nella missione che Gesù affida ai suoi. Ascoltiamo con fede.
Traccia di riflessione
Con l’Ascensione al Padre, dopo la resurrezione, si conclude la vita terrena di Gesù di Nazaret, il grande mistero dell’Incarnazione di Dio per la salvezza dell’umanità, e inizia la vita della Chiesa. Il Figlio di Dio, che si è chinato a prendere sulle spalle i peccati e i peccatori, lascia la terra e ritorna dal Padre per vivere una vita divina alla Sua destra, ma rimane invisibile sempre accanto a noi, accanto ad ogni credente, con la forza e la potenza dello Spirito Santo.
Il brano degli Atti degli Apostoli descrive il momento dell’Ascensione di Gesù e gli stessi Apostoli sono testimoni di questo evento: “stavano fissando il cielo, mentre Egli se ne andava”. Cristo, compiuta la sua missione sulla terra, incarica e manda i Suoi a rendere presente, attuale e operante la Sua opera di salvezza. Lo Spirito Santo, che il Signore manda su di loro, darà tutta la forza per la loro vita, per la loro fede, per la predicazione, per l’amore agli uomini, per la testimonianza fino al martirio. Nel brano della lettera agli Ebrei, l’ascesa di Cristo al cielo viene presentata come un atto sacerdotale: il Cristo risorto entra nel santuario del cielo in virtù del sangue versato per stare “al cospetto di Dio in nostro favore“. Gesù è l’unico ed eterno Sommo Sacerdote, mediatore della nostra riconciliazione con il Padre, e ci sarà più vicino di prima, ma in modo differente. Non sarà più una vicinanza fisica, tangibile, bensì una vicinanza spirituale, efficace e salvifica. Il testo del Vangelo di Luca ci presenta Gesù che, mentre sale al cielo, benedice i Suoi discepoli affidando loro la missione di predicare “a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati”, un compito che porteranno avanti con l’assistenza del Padre e dello Spirito Santo. Da qui la missione della Chiesa di annunciare a tutte le creature l’infinito amore di Dio che vuole la santità di tutti gli uomini. A tutti il Signore propone di avere uno sguardo, un pensiero e la mente rivolti al cielo, di vivere di cielo, nella comunione con Dio, con i fratelli e con tutto il creato. Anche noi siamo chiamati a vivere la testimonianza e a predicare e portare la conversione e il perdono dei peccati, di cui abbiamo profondamente bisogno.
Gesù, venuto per insegnarci una nuova Via, basata sull’amore e sul vivere da figli di Dio, intercede per noi presso il Padre e ci dona la forza per camminare fino alla meta eterna e avvicinarci a Dio accogliendo il Suo sacrificio, il Suo amore senza confini; un amore che i discepoli sono chiamati a portare nel mondo. Dice Gesù: “Di questo voi siete testimoni …“, e sarete testimoni. “Manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso”, lo Spirito Santo, “finché non siate rivestiti di potenza dall’alto“. Nel momento in cui Gesù lascia gli apostoli e sale al cielo, ricorda il senso della Sua missione di amore e di salvezza nel mondo e consegna a Suoi apostoli il grande compito di portare, lungo la storia e in tutti i luoghi della terra, i frutti della Sua opera. Proprio quando si teme di non vedere più il Signore arriva la promessa: “Ecco, io sono con voi per sempre”. Non fra le nubi del cielo, ma nel cuore di ogni credente, nel mistero della Chiesa, nella Parola di Dio e nell’Eucaristia. È lo Spirito Santo che trasforma il nostro cuore, che ci insegna ad amare e, attraverso noi, Gesù cammina per il mondo. Questo dona fiducia ai nostri giorni e ci sprona a evangelizzare e a costruire un mondo nuovo, più fraterno e santo. Maria, Madre della Fiducia e prima missionaria, aiuta a crescere e a rispondere, nella pienezza della fede, alla chiamata di Dio: essere Suoi testimoni con amore e fedeltà, annunciatori della Sua grazia, sicuri di poterlo sempre incontrare ogni giorno sulle strade della vita.
Con l’Ascensione al Padre, dopo la resurrezione, si conclude la vita terrena di Gesù di Nazaret, il grande mistero dell’Incarnazione di Dio per la salvezza dell’umanità, e inizia la vita della Chiesa. Il Figlio di Dio, che si è chinato a prendere sulle spalle i peccati e i peccatori, lascia la terra e ritorna dal Padre per vivere una vita divina alla Sua destra, ma rimane invisibile sempre accanto a noi, accanto ad ogni credente, con la forza e la potenza dello Spirito Santo.
Il brano degli Atti degli Apostoli descrive il momento dell’Ascensione di Gesù e gli stessi Apostoli sono testimoni di questo evento: “stavano fissando il cielo, mentre Egli se ne andava”. Cristo, compiuta la sua missione sulla terra, incarica e manda i Suoi a rendere presente, attuale e operante la Sua opera di salvezza. Lo Spirito Santo, che il Signore manda su di loro, darà tutta la forza per la loro vita, per la loro fede, per la predicazione, per l’amore agli uomini, per la testimonianza fino al martirio. Nel brano della lettera agli Ebrei, l’ascesa di Cristo al cielo viene presentata come un atto sacerdotale: il Cristo risorto entra nel santuario del cielo in virtù del sangue versato per stare “al cospetto di Dio in nostro favore“. Gesù è l’unico ed eterno Sommo Sacerdote, mediatore della nostra riconciliazione con il Padre, e ci sarà più vicino di prima, ma in modo differente. Non sarà più una vicinanza fisica, tangibile, bensì una vicinanza spirituale, efficace e salvifica. Il testo del Vangelo di Luca ci presenta Gesù che, mentre sale al cielo, benedice i Suoi discepoli affidando loro la missione di predicare “a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati”, un compito che porteranno avanti con l’assistenza del Padre e dello Spirito Santo. Da qui la missione della Chiesa di annunciare a tutte le creature l’infinito amore di Dio che vuole la santità di tutti gli uomini. A tutti il Signore propone di avere uno sguardo, un pensiero e la mente rivolti al cielo, di vivere di cielo, nella comunione con Dio, con i fratelli e con tutto il creato. Anche noi siamo chiamati a vivere la testimonianza e a predicare e portare la conversione e il perdono dei peccati, di cui abbiamo profondamente bisogno.
Gesù, venuto per insegnarci una nuova Via, basata sull’amore e sul vivere da figli di Dio, intercede per noi presso il Padre e ci dona la forza per camminare fino alla meta eterna e avvicinarci a Dio accogliendo il Suo sacrificio, il Suo amore senza confini; un amore che i discepoli sono chiamati a portare nel mondo. Dice Gesù: “Di questo voi siete testimoni …“, e sarete testimoni. “Manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso”, lo Spirito Santo, “finché non siate rivestiti di potenza dall’alto“. Nel momento in cui Gesù lascia gli apostoli e sale al cielo, ricorda il senso della Sua missione di amore e di salvezza nel mondo e consegna a Suoi apostoli il grande compito di portare, lungo la storia e in tutti i luoghi della terra, i frutti della Sua opera. Proprio quando si teme di non vedere più il Signore arriva la promessa: “Ecco, io sono con voi per sempre”. Non fra le nubi del cielo, ma nel cuore di ogni credente, nel mistero della Chiesa, nella Parola di Dio e nell’Eucaristia. È lo Spirito Santo che trasforma il nostro cuore, che ci insegna ad amare e, attraverso noi, Gesù cammina per il mondo. Questo dona fiducia ai nostri giorni e ci sprona a evangelizzare e a costruire un mondo nuovo, più fraterno e santo. Maria, Madre della Fiducia e prima missionaria, aiuta a crescere e a rispondere, nella pienezza della fede, alla chiamata di Dio: essere Suoi testimoni con amore e fedeltà, annunciatori della Sua grazia, sicuri di poterlo sempre incontrare ogni giorno sulle strade della vita.
Preghiera dei fedeli
• Per la Santa Chiesa che ascolta la voce dello Spirito Santo, che possa vivere con gioia, conforme alla volontà di Dio Padre, la missione affidata: essere testimone fedele del Vangelo di Cristo ed annunciare la salvezza a tutti i popoli della terra. Preghiamo.
• Per Papa Leone e i pastori della Chiesa, dono per tutti, che, con lo sguardo fisso su Gesù, possano risvegliare nell’umanità la gioia della fraternità e della santità. Preghiamo.
• Per la nostra società, in particolare per le giovani generazioni, perché nell’uso dei mezzi di comunicazione sociale trovino stimoli a creare relazioni autentiche e occasioni di dialogo e di confronto reali. Preghiamo.
• Per coloro che sono in ricerca del Signore, che possano aprire mente e cuore alla comprensione delle Scritture, incontrare in esse Cristo risorto e trovare la giusta strada da seguire nella loro esistenza. Preghiamo.
• Per tutti noi qui riuniti che, accogliendo il dono della fede, crediamo in Gesù risorto e gioiamo incontrandolo vivo e presente nel Sacramento Eucaristico. Preghiamo.
• Per Papa Leone e i pastori della Chiesa, dono per tutti, che, con lo sguardo fisso su Gesù, possano risvegliare nell’umanità la gioia della fraternità e della santità. Preghiamo.
• Per la nostra società, in particolare per le giovani generazioni, perché nell’uso dei mezzi di comunicazione sociale trovino stimoli a creare relazioni autentiche e occasioni di dialogo e di confronto reali. Preghiamo.
• Per coloro che sono in ricerca del Signore, che possano aprire mente e cuore alla comprensione delle Scritture, incontrare in esse Cristo risorto e trovare la giusta strada da seguire nella loro esistenza. Preghiamo.
• Per tutti noi qui riuniti che, accogliendo il dono della fede, crediamo in Gesù risorto e gioiamo incontrandolo vivo e presente nel Sacramento Eucaristico. Preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore, nostro Dio che ti fai Pane per avvicinare tutti i Tuoi figli, con gratitudine ti rendiamo grazie per essere ancora qui, accanto a noi, presente nel nostro quotidiano, vivo nella nostra vita. Grazie per il dono della salvezza, per la Tua infinita misericordia e per la speranza che ci hai dato attraverso il Tuo Vangelo. Grazie per donarci la possibilità di raggiungere un giorno la beatitudine eterna imitandoTi e seguendo il Tuo esempio di vita, di amore e di fede. Ti ringraziamo per la fiducia che hai in noi, affidandoci la responsabilità di annunciare ai fratelli e alle sorelle il tuo messaggio di amore, con la forza della fede e dello Spirito Santo. Amen.
Signore, nostro Dio che ti fai Pane per avvicinare tutti i Tuoi figli, con gratitudine ti rendiamo grazie per essere ancora qui, accanto a noi, presente nel nostro quotidiano, vivo nella nostra vita. Grazie per il dono della salvezza, per la Tua infinita misericordia e per la speranza che ci hai dato attraverso il Tuo Vangelo. Grazie per donarci la possibilità di raggiungere un giorno la beatitudine eterna imitandoTi e seguendo il Tuo esempio di vita, di amore e di fede. Ti ringraziamo per la fiducia che hai in noi, affidandoci la responsabilità di annunciare ai fratelli e alle sorelle il tuo messaggio di amore, con la forza della fede e dello Spirito Santo. Amen.
Idea guida
Impegniamoci ad essere “parola-messaggio” e accompagniamo con gioia i nostri fratelli all’incontro col Signore.
Impegniamoci ad essere “parola-messaggio” e accompagniamo con gioia i nostri fratelli all’incontro col Signore.
Sussidio preparato da Mirella Scalia e Annamaria Garro
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Oggi, settima domenica di Pasqua, celebriamo la solennità dell’Ascensione del Signore che, morto e risorto, torna al Padre per regnare glorioso. Gesù, prima di salire al cielo, ci ha lasciato un dono, lo Spirito Santo, che ci accompagna costantemente nel nostro cammino e rende efficace e fruttuosa la missione affidata: testimoniare il Cristo e annunciare il Suo Vangelo a tutti i popoli. Prepariamo il nostro cuore ad accogliere le parole del Signore e all’incontro personale con Gesù Eucaristia.
Oggi si celebra anche la 59a Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali e ricordiamo l’invito di Papa Leone XIV: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività”.