Idea Luce
Amare, ascoltare, custodire nel cuore la Parola del Signore per amare come Lui.
Amare, ascoltare, custodire nel cuore la Parola del Signore per amare come Lui.
Introduzione
Celebriamo oggi la sesta domenica di Pasqua immersi nel mistero e nella gioia della resurrezione. Oggi la Liturgia ci presenta Gesù che, prima di salire al cielo, lascia agli apostoli e a noi la Sua pace e il Suo amore. Chi ama Gesù conserva nel proprio cuore la Parola, l’ascolta e la testimonia nel quotidiano entrando in pienezza nella vita del Padre. E lo Spirito Santo, il Paraclito, mandato dal Signore, aiuta la Chiesa a continuare a credere in Cristo senza vederlo, a ricordare e comprendere, nella fede, la Parola di Gesù, ad accettarla come sempre viva e operante. Con cuore aperto poniamoci in ascolto di Cristo ed a cercarlo nella nostra vita.
Celebriamo oggi la sesta domenica di Pasqua immersi nel mistero e nella gioia della resurrezione. Oggi la Liturgia ci presenta Gesù che, prima di salire al cielo, lascia agli apostoli e a noi la Sua pace e il Suo amore. Chi ama Gesù conserva nel proprio cuore la Parola, l’ascolta e la testimonia nel quotidiano entrando in pienezza nella vita del Padre. E lo Spirito Santo, il Paraclito, mandato dal Signore, aiuta la Chiesa a continuare a credere in Cristo senza vederlo, a ricordare e comprendere, nella fede, la Parola di Gesù, ad accettarla come sempre viva e operante. Con cuore aperto poniamoci in ascolto di Cristo ed a cercarlo nella nostra vita.
Liturgia della Parola
LETTURE:
At 15, 1-2.22-29;
Sal 66 – Rit. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti;
Ap 21, 10-14. 22-23;
Gv 14, 23-29
Oggi le letture fanno un percorso tutto particolare: dalle liti e dai problemi nella vita della Chiesa (vi troviamo le difficoltà e le contraddizioni della prima comunità dei cristiani nel comprendere il senso e le conseguenze della fede nella Risurrezione di Gesù, in un contesto di appartenenza alla tradizione religiosa giudaica), passiamo subito dopo alla gloria somma della Gerusalemme celeste che non ha bisogno della luce del sole perché la sua lampada è l’Agnello. Il Signore Gesù stesso, poi, ci rassicura, di fronte allo smarrimento che è pur possibile di fronte alla distanza che separa la nostra vita personale, e anche quella ecclesiale, dalla Gerusalemme celeste, con le parole della speranza: non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
LETTURE:
At 15, 1-2.22-29;
Sal 66 – Rit. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti;
Ap 21, 10-14. 22-23;
Gv 14, 23-29
Oggi le letture fanno un percorso tutto particolare: dalle liti e dai problemi nella vita della Chiesa (vi troviamo le difficoltà e le contraddizioni della prima comunità dei cristiani nel comprendere il senso e le conseguenze della fede nella Risurrezione di Gesù, in un contesto di appartenenza alla tradizione religiosa giudaica), passiamo subito dopo alla gloria somma della Gerusalemme celeste che non ha bisogno della luce del sole perché la sua lampada è l’Agnello. Il Signore Gesù stesso, poi, ci rassicura, di fronte allo smarrimento che è pur possibile di fronte alla distanza che separa la nostra vita personale, e anche quella ecclesiale, dalla Gerusalemme celeste, con le parole della speranza: non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Traccia di riflessione
Il tempo pasquale ci ripropone, con gli Atti degli apostoli, tanti momenti dei primi passi della vita della Chiesa dopo l’evento della Risurrezione di Gesù. Per i discepoli, per ogni seguace di Gesù, si apre un modo nuovo di vivere, di accostarsi alla fede, di interpretare abitudini e situazioni. Così per tutti i giudei il precetto della circoncisione, segno distintivo della fedeltà del popolo eletto a Dio, viene messo in discussione e risulta ormai superato dalla novità del Vangelo di Cristo. La Chiesa delle origini, ispirata dallo Spirito Santo e riunita nel Primo Concilio di Gerusalemme, stabilisce che i pagani convertiti al cristianesimo non sono obbligati alle osservanze giudaiche poiché la fede in Cristo contiene la salvezza totale e definitiva. È lo Spirito che insegna ogni cosa e dà la chiarezza di visione e di pensiero necessaria a coloro che hanno il mandato di guidare la Chiesa di Dio, perché cammini e cresca nella carità.
Nel Vangelo Gesù ci rivela una verità profonda: l’amore per Lui non è solo un sentimento, ma si manifesta nell’ascolto e nell’obbedienza alla Sua parola. E quando viviamo questo amore concreto, accade qualcosa di meraviglioso: Dio stesso viene ad abitare in noi. “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui.” La parola, che ascoltiamo dalla bocca di Gesù è la stessa del Padre che lo ha mandato per la salvezza dell’umanità. Un dono immenso di grazia che si estende nel tempo e nella storia, perché Dio manderà, nel Suo nome, lo Spirito Santo Paraclito come maestro e memoria delle cose che Gesù ha insegnato. “Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv. 14,26) e aiuterà i discepoli non solo a ricordare le parole di Gesù, ma Egli stesso entrerà a far parte della vita di ogni credente, suggerendo parole e comportamenti, aiutandolo a trovare la verità, insegnando a vivere e a superare le difficoltà della vita, come aveva fatto Gesù quando era sulla terra. Cristo ci dona la Sua pace; non una pace come quella del mondo, fragile e condizionata, ma una pace profonda che nasce dalla comunione con Dio, dalla certezza che Lui è sempre con noi e si prende cura di noi. Egli ascolta le nostre richieste; ci abbraccia e ci consola quando siamo tristi e gioisce ed esulta con noi quando siamo felici. Cristo è sempre al nostro fianco e ci invita a non avere paura: il Suo amore e la Sua presenza sono il fondamento della nostra serenità e della nostra gioia.
Ricordiamo sempre e custodiamo nel cuore le parole di Papa Francesco: “Voglia il Cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, affinché ciò sia possibile e così la tua preziosa missione non andrà perduta.”.
Il tempo pasquale ci ripropone, con gli Atti degli apostoli, tanti momenti dei primi passi della vita della Chiesa dopo l’evento della Risurrezione di Gesù. Per i discepoli, per ogni seguace di Gesù, si apre un modo nuovo di vivere, di accostarsi alla fede, di interpretare abitudini e situazioni. Così per tutti i giudei il precetto della circoncisione, segno distintivo della fedeltà del popolo eletto a Dio, viene messo in discussione e risulta ormai superato dalla novità del Vangelo di Cristo. La Chiesa delle origini, ispirata dallo Spirito Santo e riunita nel Primo Concilio di Gerusalemme, stabilisce che i pagani convertiti al cristianesimo non sono obbligati alle osservanze giudaiche poiché la fede in Cristo contiene la salvezza totale e definitiva. È lo Spirito che insegna ogni cosa e dà la chiarezza di visione e di pensiero necessaria a coloro che hanno il mandato di guidare la Chiesa di Dio, perché cammini e cresca nella carità.
Nel Vangelo Gesù ci rivela una verità profonda: l’amore per Lui non è solo un sentimento, ma si manifesta nell’ascolto e nell’obbedienza alla Sua parola. E quando viviamo questo amore concreto, accade qualcosa di meraviglioso: Dio stesso viene ad abitare in noi. “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui.” La parola, che ascoltiamo dalla bocca di Gesù è la stessa del Padre che lo ha mandato per la salvezza dell’umanità. Un dono immenso di grazia che si estende nel tempo e nella storia, perché Dio manderà, nel Suo nome, lo Spirito Santo Paraclito come maestro e memoria delle cose che Gesù ha insegnato. “Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv. 14,26) e aiuterà i discepoli non solo a ricordare le parole di Gesù, ma Egli stesso entrerà a far parte della vita di ogni credente, suggerendo parole e comportamenti, aiutandolo a trovare la verità, insegnando a vivere e a superare le difficoltà della vita, come aveva fatto Gesù quando era sulla terra. Cristo ci dona la Sua pace; non una pace come quella del mondo, fragile e condizionata, ma una pace profonda che nasce dalla comunione con Dio, dalla certezza che Lui è sempre con noi e si prende cura di noi. Egli ascolta le nostre richieste; ci abbraccia e ci consola quando siamo tristi e gioisce ed esulta con noi quando siamo felici. Cristo è sempre al nostro fianco e ci invita a non avere paura: il Suo amore e la Sua presenza sono il fondamento della nostra serenità e della nostra gioia.
Ricordiamo sempre e custodiamo nel cuore le parole di Papa Francesco: “Voglia il Cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita. Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, affinché ciò sia possibile e così la tua preziosa missione non andrà perduta.”.
Preghiera dei fedeli
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito sulla Chiesa, depositaria della Tua pace, affinché sappia annunciare e testimoniare a tutto il mondo l’amore del Padre che perdona, accoglie, consola e salva. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su Papa Leone XIV e sui pastori del popolo di Dio affinché, intimamente uniti a Te, sappiano far risplendere nel loro ministero la misericordia del Padre e sappiano guidare i passi degli uomini e delle donne alla santità della vita. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito sui governanti dei popoli che vivono la drammaticità della guerra, della miseria e della fame, affinché possa suscitare nel cuore dei belligeranti il coraggio di percorrere la via del dialogo, della giustizia e della riconciliazione per una pace “vera e duratura”. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su coloro che soffrono affinché, con la forza della fede e con la solidarietà dei fratelli, sappiano superare i momenti difficili e non si lasciano abbattere dalle avversità. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su coloro che hanno compiti di responsabilità nelle istituzioni e nella società affinché ricordino che l’autorità deve essere vissuta come servizio generoso rivolto al bene comune, al fine di realizzare una società più giusta. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su noi qui riuniti, da Te invitati a condividere il pane della parola e dell’Eucaristia, affinché riscaldi il nostro cuore e illumini la nostra mente per divenire costruttori del Regno di Dio, secondo i doni ricevuti. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su Papa Leone XIV e sui pastori del popolo di Dio affinché, intimamente uniti a Te, sappiano far risplendere nel loro ministero la misericordia del Padre e sappiano guidare i passi degli uomini e delle donne alla santità della vita. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito sui governanti dei popoli che vivono la drammaticità della guerra, della miseria e della fame, affinché possa suscitare nel cuore dei belligeranti il coraggio di percorrere la via del dialogo, della giustizia e della riconciliazione per una pace “vera e duratura”. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su coloro che soffrono affinché, con la forza della fede e con la solidarietà dei fratelli, sappiano superare i momenti difficili e non si lasciano abbattere dalle avversità. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su coloro che hanno compiti di responsabilità nelle istituzioni e nella società affinché ricordino che l’autorità deve essere vissuta come servizio generoso rivolto al bene comune, al fine di realizzare una società più giusta. Preghiamo.
• Signore Gesù, manda il Tuo Spirito su noi qui riuniti, da Te invitati a condividere il pane della parola e dell’Eucaristia, affinché riscaldi il nostro cuore e illumini la nostra mente per divenire costruttori del Regno di Dio, secondo i doni ricevuti. Preghiamo.
Dialogo eucaristico
Signore Gesù, Ti ringraziamo per averci donato la fede e per averci permesso di partecipare alla Pasqua della settimana, fonte di vita e di rinascita. Signore, che hai promesso di stabilire la Tua dimora in coloro che ascoltano la Tua parola e la mettono in pratica, la nostra preghiera di ringraziamento e di lode a Te che non ci lasci mai soli e resti tra noi nell’Eucaristia, nella Parola e con il dono dello Spirito Santo. Grazie, Signore Gesù, per la Tua misericordia, per i doni e le gioie che ci offri, per tutte le volte che ci perdoni, per la bontà che ogni giorno metti nel nostro cuore. Amen.
Signore Gesù, Ti ringraziamo per averci donato la fede e per averci permesso di partecipare alla Pasqua della settimana, fonte di vita e di rinascita. Signore, che hai promesso di stabilire la Tua dimora in coloro che ascoltano la Tua parola e la mettono in pratica, la nostra preghiera di ringraziamento e di lode a Te che non ci lasci mai soli e resti tra noi nell’Eucaristia, nella Parola e con il dono dello Spirito Santo. Grazie, Signore Gesù, per la Tua misericordia, per i doni e le gioie che ci offri, per tutte le volte che ci perdoni, per la bontà che ogni giorno metti nel nostro cuore. Amen.
Idea guida
Viviamo in obbedienza al Padre e facciamo spazio allo Spirito Santo nella nostra vita per essere dono a servizio dei fratelli.
Viviamo in obbedienza al Padre e facciamo spazio allo Spirito Santo nella nostra vita per essere dono a servizio dei fratelli.
Sussidio preparato da Annamaria Garro e Mirella Scalia, on Roberto Manenti
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