Crociata di preghiera e di offerta della sofferenza

Giugno 2022


Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele

Parola di Dio
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza; io spero in te tutto il giorno. Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ribellioni, non li ricordare: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
(TSal 25, 1ss)


Parola del Papa
La nostra fedeltà non è altro che una risposta alla fedeltà di Dio. Dio che è fedele alla sua parola, che è fedele alla sua promessa, che cammina con il suo popolo portando avanti la promessa vicino al suo popolo. Fedele alla promessa: Dio, che continuamente si fa sentire come Salvatore del popolo perché è fedele alla promessa. Dio, che è capace di ri-fare le cose, di ri-creare (…), il Dio che guarisce, il Dio che sempre porta una consolazione al suo popolo. Il Dio che ri-crea. Una ri-creazione nuova: questa è la sua fedeltà con noi. Una ri-creazione che è più meravigliosa della creazione. (…)
La fedeltà di Dio è una fedeltà paziente: ha pazienza con il suo popolo, lo ascolta, lo guida, gli spiega lentamente e gli riscalda il cuore, (…). La fedeltà di Dio sempre ci precede e la nostra fedeltà sempre è risposta a quella fedeltà che ci precede. È il Dio che ci precede sempre. E il fiore del mandorlo, in primavera: fiorisce per primo. Essere fedeli è lodare questa fedeltà, essere fedeli a questa fedeltà. È una risposta a questa fedeltà.
(Omelia del 15/04/202)


Parola del Fondatore, Servo di Dio Guglielmo Giaquinta
Il cammino di fedeltà è dato dal ricominciare. È questo un verbo essenziale perché noi siamo, nonostante tutto, creature finite, che possono anche avere momenti di stanchezza, di crollo psicologico, ma dobbiamo essere sempre disposti a ricominciare. Questo deve essere il nostro motto programmatico e sistematico: non stancarsi di ricominciare la nostra preghiera e la nostra attività, trovare sempre motivi di gioia naturale e soprannaturale.
Bisogna essere sereni, sorridenti: abbiamo dentro di noi il Signore, la Trinità, la grazia di Dio, perché dunque lamentarsi e piangere? Ogni alba nuova contiene una grazia capace di trasfigurare le cose e dare inizio ad un giorno nuovo.
In ogni alba nuova c’è il Signore che si presenta a noi con una mano tesa, piena di doni, piena di grazie. Bisogna avere l’entusiasmo di saper vedere e accettare queste cose.
Un simile discorso non è poesia, ma purissima teologia: la teologia della grazia attuale. Il Signore, infatti, ci sta accanto momento per momento. Il mattino ci trova più riposati e quindi capaci di vedere con maggiori risorse gli avvenimenti tragici. La notte è fatta per riposare e per darci nuove energie: al mattino siamo pronti per ricevere il dono di Dio. È questo il motivo per cui è preferibile che la Messa, vero dono di Dio, sia ascoltata al mattino: l’alba è il momento migliore del dono di sé, per la nuova giornata.
Ogni giorno bisogna fare almeno un passo avanti nella via dell’amore, non ha importanza quanto lungo perché può essere quello del bimbo o quello del gigante, ma in ogni giorno massimo sia lo sforzo per andare avanti con impegno e con volontà.
Occorre verificare la quotidianità, cioè il quotidiano, il banale; dare ad esso un contenuto, non lasciarsi incapsulare da una realtà sempre uguale, forse senza tono, senza significato, senza luce, ma cercare di dare ad essa un tono, un significato, una motivazione per cui il quotidiano rimane tale, ma sempre con qualcosa di nuovo.
(Dal Corso di Esercizi Spirituali “La Fedeltà”)

Preghiamo con il cuore
O Verbo eterno del Padre, Gesù, tu che nato dalla Vergine Maria,
per nostro amore, hai scelto, la povertà della natura umana, la morte
della croce, il nascondimento, del pane,
donaci lo Spirito santificante
rendici miti e umili di cuore
ponici quale sigillo sul tuo cuore e sul tuo braccio
sicché la gelosia del tuo amore ci avvolga e ci liberi dal male. Amen.
(G. Giaquinta, Verbo eterno del Padre, in “PREGHIERE”)


Il dono del di più
• Preghiamo per i sacerdoti, perché dal Cuore di Cristo, sorgente inesauribile d’amore, attingano ogni giorno coraggio e fiducia nel loro ministero.
• Preghiamo per l’incontro mondiale delle famiglie perché il mondo intero sia sensibilizzato al valore educativo e sociale della famiglia e i partecipanti attingano entusiasmo e coraggio per vivere la gioia del Vangelo ed essere proposta controcorrente, una proposta di vera fraternità.
• Preghiamo per le famiglie cristiane di tutto il mondo, perché con gesti concreti vivano la gratuità dell’amore e la santità nella vita quotidiana. (Apostolato della Preghiera)
• Preghiamo per il Movimento Pro Sanctitate e per tutti i suoi membri, perché profondamente radicati nell’esperienza della fedeltà di Dio, sappiano diffondere e donare la gioia autentica e contagiosa di cui tutti hanno bisogno.
• Chiediamo l’intercessione del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta per il dono delle vocazioni sacerdotali.

Sussidio a cura di Tiziana Davico e Rosetta Di Bella


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