Animazione Liturgia Domenica 24 Ottobre 2021

XXX domenica del Tempo Ordinario (B) - II Settimana del Salterio - 95° Giornata missionaria

Idea luce
Dio ascolta il grido dei poveri.

Introduzione
In questa XXX domenica del Tempo Ordinario celebriamo con gioia la bontà del Signore che si manifesta continuamente nella storia e sempre si rinnova per noi nel sacrificio eucaristico. Dio è Padre che ascolta il grido dei poveri, che raduna i figli dispersi, guarisce le infermità, compie grandi cose per noi. Seguiamo la scia del cieco Bartimeo, imitiamolo nel coraggio di gridare al Signore la nostra fede e il desiderio forte di essere da Lui ascoltati, amati, salvati.

Liturgia della Parola
LETTURE:
Ger 31, 7-9;
Sal 125 – Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi;
Eb 5, 1-6;
Mc 10, 46-52

Un popolo di poveri, di “mendicanti”, di ciechi, zoppi, donne bisognose, categorie svantaggiate: questi sono i protagonisti della Parola di oggi, questi sono il resto di Israele che sta a cuore a Dio, e che Egli sempre intende salvare. Accostiamoci con fede e gratitudine all’ascolto della Parola, sentiamoci oggetto di attenzione da parte di Gesù che, passando tra la folla, sa riconoscere e ascoltare il grido di ogni povero che lo implora.

Traccia di riflessione
La Parola di Dio dona sempre luce: ci lasciamo guidare da due parole che ritornano più volte nelle Letture di questa domenica. Sono le parole “gioia” e “grido”. Spesso troviamo nei libri dei profeti e nel canto dei salmi, come oggi in Geremia e nel Salmo, la percezione e la consapevolezza di un fare molto paterno e materno di Dio. Egli ci considera e ci vuole tutti suoi figli, al cento per cento, santi al suo cospetto. Egli conosce la nostra indigenza e un popolo di gente che abita la strada, che vive alla sua presenza, che non ha pretese o prepotenze da rivendicare; Egli è colui che vuole asciugare le lacrime, che vuole consolare, eliminare il pianto generato da soprusi, discriminazioni, sofferenze di ogni genere. Proprio per questo il profeta, che intravede prima degli altri i segni di questi interventi salvifici e santificanti di Dio, invita a gioire, a esultare, ad abbandonare la tristezza; o, come esorta il salmista, a riempirsi la bocca di sorriso.
Nel dispiegarsi della storia, come ci spiega e ribadisce la lettera agli Ebrei, l’intervento di amore più totale e totalizzante di Dio è nel dono che Egli ci fa di Cristo, il suo Figlio prediletto, sacerdote per sempre, sacrificato una volta per tutte per noi. Rimaniamo edificati da Bartimeo, il giovane cieco così ben descritto nel Vangelo di Marco: la sua condizione sociale è quella di una persona scartata, emarginata, costretta a mendicare. Ma proprio a partire da questa sua condizione egli sa riconoscere in Gesù il Maestro, il Salvatore, il Figlio di Dio, non ha paura di gridargli il suo bisogno, la sua voglia di incrociare il suo guardo, di poterlo incontrare e vedere; c’è un grido costante dentro la storia umana, il grido dei poveri che implorano attenzione e salvezza. C’è un grido che arriva diretto alle orecchie e al cuore di Cristo, ed è il grido di chi sceglie di credere fino in fondo in Lui, di fidarsi ciecamente del suo amore e delle sue parole, di scoprirsi e restare povero, e quindi veramente libero di seguirlo.

Preghiera dei fedeli
• Per la Chiesa, perché ovunque nel mondo faccia esperienza di essere popolo scelto e amato da Dio, Chiesa dei poveri, sempre in cammino verso la gioia, capace di allontanare da sé ogni pretesa di potere, e di sapere andare incontro ai più deboli. Preghiamo
• Per i governanti e gli uomini che hanno responsabilità sociali, perché sappiano ascoltare il grido dei piccoli e dei poveri, si facciano attenti interpreti dei loro bisogni e sappiano aiutarli con interventi efficaci, preghiamo.
• Per tutti gli uomini e le donne che, come il cieco di Gerico, vivono una condizione di emarginazione sociale e spirituale, perché ci sia per loro un incontro salvifico, uno sguardo concreto di fraternità che generi vita nuova, testimonianza di amore e speranza, preghiamo.
• Per tutti i missionari nel mondo: perché ci sentano vicini e partecipi alla loro opera di diffusione della fede, non come una graziosa opera di prestigiosa carità, ma come indispensabile risposta alla chiamata di Dio, preghiamo.
• Per tutti noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché sappiamo fare tesoro del messaggio di gioia e speranza che riceviamo dalla Parola e dall’offerta sacrificale di Cristo e la nostra fede si rafforzi, per una risposta di santità sempre più grande, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Gesù Eucaristia, guida sicura che conduce al Padre, Luce che doni luce, carezza e soccorso di chi ti chiede aiuto, sei nel cuore e abiti la nostra debolezza e la nostra povertà. Possano i nostri occhi asciugare le lacrime e gioire del tuo sguardo, possa la nostra bocca riempirsi di sorriso.
Vogliamo poterti gridare come Bartimeo: abbi pietà di noi sempre, e dona misericordia; abbi pietà e infondi coraggio, abbi pietà di noi e donaci la forza di ricominciare oggi, da qui e ora, un cammino che ha da te il suo inizio e in te il suo compimento.
Amen.

Idea guida
In ogni situazione gridiamo con forza a Dio la nostra fede.


Sussidio preparato da Alberto Hermanin,
Valeria Angeloro e Mirella Scalia.


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