Comunicare è lo stile della fraternità

Maggio 2021

Guida “Ogni uomo che ti passa vicino è tuo fratello”; riflettiamo sul significato profondo della parola fraternità, la fraternità in Cristo, scoprendoci tutti figli del Padre Celeste e riflettiamo sul nostro rapporto con Dio, se ci sentiamo figli e quale dialogo abbiamo con Lui. Questo tempo di adorazione eucaristica ci permette di imparare da Gesù, nostro Fratello maggiore. Accogliamolo.

Canto di esposizione
Guida: Gesù Eucaristia mostrami il tuo volto
Gesù Eucaristia rivelami il tuo cuore
Gesù Eucaristia mostrami il Padre
Gesù Eucaristia donami lo Spirito

Silenzio di adorazione
Signore, insegnaci a pregare

I Lett. Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione».
(Lc 11, 1-4)

II Lett. I discepoli vedevano come Gesù pregava. Erano colpiti soprattutto dal modo caratteristico con cui si rivolgeva a Dio: lo chiamava “Padre”; quella parola, sulla bocca di Gesù, parlava di una intima reciproca conoscenza tra lui e il Padre, nuova e unica, di un amore e di una vita che li legava entrambi in una incomparabile unità ed ora, rispondendo alla loro domanda, ci rivela che il Padre suo è anche Padre nostro.
(Papa Francesco)

Preghiamo: Signore, insegnaci a chiamarti Padre
Perché non ci stanchiamo mai di cercare e di chiedere giustizia.
Perché sappiamo sempre che l’unica rottura che può recidere il nostro rapporto col Padre è il nostro rifiuto.
Perché siamo sempre coscienti che nel nostro battesimo siamo entrati a far parte di una comunità nella quale ci rivolgiamo ad un unico Padre.
Perché impariamo ad accogliere l’immagine di Dio che ci è rivelata nel Vangelo.

Silenzio e canto

Tuo fratello

Guida Fraternità è scoprire che se ti guardi intorno, troverai tanti fratelli che hanno bisogno sempre di qualche cosa, prima di tutto hanno bisogno del tuo amore, della tua comprensione, della tua carità e se ti guardi intorno riuscirai a vedere quanta miseria, quanta tristezza, quanto abbandono. Davanti a Gesù Eucaristia portiamo ogni necessità e la nostra disponibilità a vivere da fratelli.

I Lett. Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.
(Mt 18, 15-20)

II Lett. Il bisogno che ha oggi tuo fratello, potrebbe essere domani il tuo; l’aiuto che vorresti avere tu domani, dallo oggi a tuo fratello. È nel dialogo, nel cercare di capire gli altri e nella molta pazienza che si costituisce la fraternità; le sole parole non costruiscono la fraternità, ma il molto parlarne crea un ambiente favorevole ad essa. Un solo corallo non può formare un’isola, ma molti banchi di corallo formano un atollo; un gesto di fraternità può sembrare inutile, ma può anche essere l’inizio di una enorme catena di fraternità capace di trasformarsi in una struttura sociale.
(Guglielmo Giaquinta)

Preghiamo: Signore Gesù, facci essere sale della terra
Signore Gesù, che ci sproni ad andare verso l’altro, guidaci in questo cammino verso chi ci ha ferito, affinché possiamo guadagnare un fratello. Signore Gesù, tu che hai perdonato sulla croce, insegnaci a riconciliarci con i fratelli che ci hanno fatto dei torti, guidaci sempre nelle vie del tuo amore. Signore Gesù che ci hai chiamati ad essere comunità, rendici tuoi veri testimoni in questo mondo che ci vorrebbe tutti staccati e chiusi in noi stessi; facci fare comunione perché è nell’unione dei cuori durante la preghiera che tu sei con noi.

Silenzio e canto

Condividere con il fratello

Guida “Ogni uomo che ti passa vicino è tuo fratello”, è un fratello che ha bisogno di tutto, del tuo amore, di un tuo sorriso ma anche del tuo cuore e della tua generosità, strumenti nelle mani di Dio per poter donare a tutti il pane quotidiano. Impariamo da Gesù Eucaristia a fare ‘comunione’.

I Lett. Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo.
(At 2, 42-47)

II Lett. Ciascuno di noi è circondato da creature umane per le quali Cristo è morto e che sono quindi nostri fratelli nella grazia, o devono diventarlo. Non è possibile che il nostro rapporto di amore verso il Padre ci porti ad ignorare la realtà dei fratelli, cioè che non sentiamo il bisogno ed il dovere di parlare loro della nostra meravigliosa esperienza dell’incontro con il mistero dell’Amore.
(Guglielmo Giaquinta)

Preghiamo insieme con il salmo 132
Ecco, com’è bello e com’è dolce
che i fratelli vivano insieme!
È come olio prezioso versato sul capo,
che scende sulla barba, la barba di Aronne,
che scende sull’orlo della sua veste.
È come la rugiada dell’Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Perché là il Signore manda la benedizione,
la vita per sempre.

Silenzio e canto

Annunciare al fratello
Guida Sperimentare l’amore di Dio è un dono troppo grande perché rimanga sepolto nel segreto del nostro cuore: “non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini.” Accogliamo l’invito di Gesù ad annunciare la Buona Novella ai nostri fratelli. Attingiamo da Gesù Eucaristia la gioia e l’energia dell’annuncio.
I Lett. In quel tempo Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d’Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
(At 10, 34-38)
II Lett. In ogni tempo e in ogni nazione è accetto a Dio chiunque lo teme e opera la giustizia. Tuttavia Dio volle santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che lo riconoscesse secondo la verità e lo servisse nella santità. Scelse quindi per sé il popolo israelita, stabilì con lui un’alleanza … Tutto questo però avvenne in preparazione e figura di quella nuova e perfetta alleanza da farsi in Cristo, e di quella più piena rivelazione che doveva essere attuata per mezzo del Verbo stesso di Dio fattosi uomo.
(Lumen Gentium)
Preghiamo a cori alterni con il salmo 138
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dei, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza.
Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile; il superbo invece lo riconosce da lontano. Se cammino in mezzo al pericolo, tu mi ridoni vita; contro la collera dei miei avversari stendi la tua mano.
La tua destra mi salva. Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l’opera delle tue mani.

Benedizione Eucaristica e canto di reposizione
O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità,
dona tu la fiducia di diventare santi.

Sussidio preparato da Giorgio e Mariella Bersani

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