Avvento 2020 – IV Settimana

Il tempo è giunto

È giunta la pienezza dei tempi! Dio manda il suo Figlio nel mondo!
La forza del tempo di Natale ci fa sperare che il desiderio più profondo che abita il nostro giorno possa un giorno avverarsi. Oggi vogliamo accogliere Gesù Cristo sapendo che siamo destinati all’eternità e che quel desiderio così radicato in noi è recuperare la totalità della vita eterna che Cristo con la sua morte e risurrezione ci ha ridonato.
“Canterò in eterno l’amore del Signore, di generazione in generazione farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà.” (Sal 88)

Dio che arrivi dall’eternità al tempo, dall’invisibile al mondo visibile, dal cielo alla terra, dal perfetto all’imperfetto, oggi tu rendi l’impossibile reale e tu che sei eterno diventi uno di noi perché anche noi siamo elevati fino a te; oggi il nostro essere famiglia, il nostro essere soli diventa un presepe e chi vive accanto a noi riempie questo presepe. Signore fa’ che facciamo entrare questo bambino, Gesù! Questo Bambino è potente e può cambiare la tua vita, questo Bambino è fragile e ti chiede di prenderti cura di lui. Questo Bambino vuole illuminare la tua famiglia, il tuo cuore, il tuo lavoro, lo studio, vuole farti capire, sentire, sperimentare che Dio è vicino e che ci ama e che ogni distanza tra noi e lui non è reale, è una finzione perché ogni anno rinnova la sua promessa. Signore fa’ che ora possiamo sentire la tua voce che ci dice: “Io ci sono, sono Gesù e vengo in mezzo a voi a consegnare la mia vita, affinché voi abbiate vita e vita in abbondanza”.
In questi ultimi giorni di attesa del Natale appoggia la mano sul tuo petto e ripeti sottovoce, tante volte, davanti alla mangiatoia vuota del presepe: “Gesù, amico mio, nasci presto nel mio cuore.”

Lunedì 21 dicembre
Ecco viene il Signore potente: sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi.
Le stelle: in una notte tersa e limpida il cielo splende di stelle luminose. Ma in questa notte, che è la più lunga dell’anno, segno del male che è forte, un astro brilla e illumina tutto con un fulgore così intenso che la notte si tramuta in giorno: quella stella è Cristo. Egli nasce nel buio dell’uomo, nella notte dove tutto sembra perso, egli nasce nel tuo buio! Vedi? Non ti abbandona, anzi entra nella tua condizione senza giudicarti. Perché? La risposta è il suo amore!
“Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico.” (Sof 3, 14-15)
Ant. Maggiore. O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia, vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte.

Martedì 22 dicembre
Sollevate, o porte, i vostri frontàli, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria.
In questi giorni il nostro cuore vuole saldarsi a quello di Cristo con più forza! La casa costruita su una roccia non crolla mai, così la nostra vita se fondata su Cristo. I problemi quotidiani non mineranno la nostra vita se il nostro patto con Gesù Maestro sarà sempre più stretto.
“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.” (Lc 1, 49-50)
Ant. Maggiore. O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.

Mercoledì 23 dicembre
Nascerà per noi un bambino e il suo nome sarà: Dio potente, in lui saranno benedette tutte le stirpi della terra.
Se invochiamo Gesù egli si fa presente nella nostra vita. La sua presenza è già una garanzia nell’Eucaristia. Lì, in quel pezzo di Pane egli è presente, lì egli è il Dio con noi; e in quella presenza egli ci salva, ci dà tutto di sé!
Ant. Alla Comunione: “Ecco, sto alla porta e busso”, dice il Signore. “Se uno ascolta la mia voce e mi apre, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.” (Ap 3, 20)
Ant. Maggiore. “O Emmanuele, Dio con noi, attesa dei popoli e loro liberatore: vieni a salvarci con la tua presenza.

Giovedì 24 dicembre
Ecco ormai la pienezza del tempo: Dio ha mandato suo Figlio nel mondo.
Siamo chiamati a compiere l’ultimo passo: non più solo vivere l’attesa, ma essere tempio di Cristo, essere suoi imitatori, far nascere realmente Gesù nel nostro cuore. E’ da tale accoglienza che nasce il nostro cammino verso la santità.
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi darò ristoro.” (Mt 11, 28)
Signore Gesù rendimi degno del tuo arrivo. Ho bisogno di te nella mia vita. L’attesa è ormai compiuta: possa essere pronto ad accoglierti, oggi e sempre.


Sussidio preparato da Roberto Goussot


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