Misteri della Luce

Rosario meditato - febbraio 2019

Nella preghiera del Rosario contempliamo la Bellezza di Dio in noi attraverso le meditazioni di Ermes Ronchi.

1° Mistero – Gesù riceve il battesimo al Giordano
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 13-17)

Dio come un abbraccio, Dio come una stretta calda e affettuosa, come emozione.
È una delle definizioni più straordinaria di Dio che la cultura moderna abbia elaborato. Un Dio sensibile al cuore, estetico, percepito nell’esperienza, nel calore del vissuto quotidiano. Un Dio che non è gnosi o concetto, ma prossimità ed esperienza, un Dio vicino che gioca e ride con i suoi figli “ai caldi giochi del mare e del sole”.


2° Mistero – Gesù si manifesta alle nozze di Cana
E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le giare»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». (Gv 2, 7-10)

Il miracolo del vino a Cana, nella sua ricca simbologia, rivela un Dio attento al gratuito, che sta dalla parte del vino, qualcosa che non è vitale come il pane, non necessario se non alla festa e alla qualità della vita. Questo Dio non è il vertice esplicativo del cosmo, la risposta a tutte le nostre domande, ma è profondità che rivela attorno a sé altre profondità, incremento della vita, accrescimento di umano, stimolo per la creatività, amore per il dono gratuito che dà gioia.


3° Mistero – Gesù annuncia il Regno di Dio
Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. (Lc 4, 18-19)

Dio non è un problema, Dio è un’esperienza e una percezione. Per comprendere lo splendore del Verbo della vita è necessario avere occhi che sanno vedere e orecchi che sanno udire, “sensi spirituali” che permettono di apprezzare la promessa che si annuncia, in modo indissolubilmente fisico e spirituale.


4° Mistero – La trasfigurazione di Gesù
Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo». (Lc 9, 28-35)

Davanti al volto di luce di Gesù, Pietro esclama: “È bello che noi siamo qui”. Stare qui, davanti a questo volto che è l’unico luogo dove possiamo vivere e sostare. Qui siamo a casa, altrove siamo sempre fuori posto; altrove non è bello, e possiamo solo camminare, non stare. Qui è la nostra identità, abitare anche noi una luce, una luce che è dentro la creta, dentro il guscio d’argilla ma, che è il nostro futuro, e che fa nascere gioia.


5° Mistero – Gesù vivo e presente nell’Eucaristia
Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati». (Mt 26, 26-28)

La libertà ha un segreto: il segreto è quel pezzo di Dio che è in te, che i veri maestri dello spirito ti invitano a scoprire e ad adorare. Se sei fedele a questo pezzo di Dio, sei libero dalla schiavitù degli altri e delle cose, dalle convenzioni abusate, dai codici senz’anima, dalle aspettative degli altri, dalle immagini che gli altri hanno di te. Per te contano gli occhi del tuo Signore, conta un piccolo pezzo di lui in te

Sussidio preparato da Stefania Castelli



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