Misteri della gioia

Rosario meditato - dicembre 2018

Se c’è un mistero in cui il cuore deve parlare, ha diritto di parlare, è proprio questo dell’incarnazione del Verbo eterno di Dio, che si fa bambino, come noi siamo stati bambini … Mi pare che se vogliamo cogliere il significato più vero e più profondo del Natale dobbiamo lasciar parlare il cuore, cioè l’amore, e credo che allora saremo più vicini alla Madonna (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta).

1° mistero – il Natale di Gesù mistero di accoglienza
“L’angelo le disse: su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo” (Lc 1, 35)

È necessario che ci accostiamo al mistero del Natale con l’amore, con il cuore della Madonna: Gesù bambino parlerà allora a noi così come con il suo sguardo parlava a Lei. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta).
Vergine fatta cuore che vede Dio, soccorrici perché siamo condannati alla sola luce dei nostri occhi. Madre che imparasti meditando, aiutaci a seguirti dove tutto diventa nel Verbo ineffabile semplicità.


2° mistero – il Natale di Gesù mistero di gioia
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente… la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1, 49)

Come la Madonna ha cantato il suo Magnificat al Padre, così questo piccolo Bimbo eleva il suo Magnificat particolare allo Spirito Santo. (…) Forse avrà detto come Maria: “L’anima mia magnifica il divino Spirito ed esulta in Lui, divina ombra che dà la vita. È Lui che ha guardato l’umiltà della mia Madre Maria. Grandi cose ha fatto in me lo Spirito Divino. Egli è la fonte della Santità”. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta).
O madre fatta gioia e gioia fatta madre, ricordati di noi, Maria. Guidaci dentro felicità diverse dalle nostre e nuove. Vogliamo, come te, irradiare senza strepiti beatitudine che tutto invade e compone.


3° mistero – il Natale di Gesù mistero di semplicità
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. (Lc 2, 20)

Come hanno vissuto il Natale i poveri pastori? (…) Sapevano semplicemente che l’angelo aveva detto che la speranza era stata ormai realizzata, che un bimbo era nato. Quei poveri pastori hanno preso allora, nella loro ignoranza e nel loro grande amore, quello che avevano, (…) e lo hanno portato in quella grotta alla Madonna, a S. Giuseppe e al Bambino appena nato. Lo avranno contemplato non con tanta teologia, ma con tanto amore, con tanta tenerezza. Ed è presumibile che la Madonna abbia dato loro questo Bambino affinché lo baciassero, lo toccassero. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
Vergine donatrice di Cristo, umile ostensorio di gioia, abbi pietà delle nostre avidità di spirito. Vergine pronta alla oblazione d’amore, guidaci a desiderare Dio come Dio si desidera, tesoro e perla preziosa per ogni vivente.


4° mistero – il Natale di Gesù mistero di Croce
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione. (Lc 2, 34)

Qual è l’atteggiamento della Madonna dinanzi a queste molteplici, differenti, penose e gioiose vocazioni? Noi conosciamo il suo sì. Piena disponibilità, accettazione incondizionata della teologia del rischio, accettazione di qualsiasi vocazione che vedrà profilarsi nel domani, nell’orizzonte della vita. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
Maria del primo sguardo a Gesù nato, conduci i nostri pensieri al tuo silenzio e lavali dalla loro mondanità. Insegnaci la nostalgia di Colui che ancora non abbiamo visto. Rendici comprensivi del primato dell’amore che svela tutto il messaggio di Dio.


5° mistero – il Natale di Gesù mistero di amore
Partì dunque con loro e tornò a Nazareth e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. (Lc 2, 50-51)

Dinanzi a questo bambino che ha scelto di venire tra noi, con noi, per noi, quale deve essere il nostro atteggiamento? (…) Adoriamolo, ma soprattutto amiamolo, perché Egli è il nostro amore e chiede a noi, Lui che è venuto per amore, per mendicare il nostro amore, di riamarlo, dobbiamo fargli l’elemosina del nostro cuore, non in forma riduttiva, ma in forma totale, tendenzialmente assoluta. (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
Maria del continuo amore, insegnaci a capire che nessuna azione d’uomo è vera come la divina carità. Salvaci dalla illusione di essere vivi perché ci muoviamo e spostiamo il mondo mentre siamo negligenti nella grazia d’amare. Tienici nella tua perfetta saggezza di volere soltanto Dio!

Sussidio preparato da Rosetta Di Bella



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