Misteri dolorosi

Rosario meditato - Luglio 2018

Nei misteri dolorosi riviviamo i momenti drammatici della passione di Gesù. Ma è proprio in questa “sua ora” che si manifesta il grande amore di Gesù Cristo per l’intera umanità. Ad una violenza e ad una crudeltà totalmente ingiustificate Gesù ha reagito con un gesto d’amore generoso, fedele e coraggioso. La Croce è il prezzo della fedeltà all’amore e alla misericordia di Dio per tutti noi. Il cristiano deve sprofondare in questo mistero, addentrarsi nell’oscurità di questa notte per inebriarsi dell’accecante bellezza di Dio e gustare la gioia sublime dell’intimità con lui. La Croce di Cristo conficcata nel cuore del mondo, nel centro della storia umana, non decreta la sconfitta dell’amore ma al contrario celebra il suo trionfo, la sua definitiva rivincita: la Luce ha sconfitto per sempre le tenebre.

1° Mistero – Gesù prega nel Getsemani
Gesù pregava dicendo: Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. (Lc 22, 42-44)

Gesù non sente il Padre vicino, è un uomo solo, tradito, abbandonato dagli amici più cari, separato dal Padre e, carico del peso del peccato di tutta l’umanità, del mio peccato, sente tutto l’amaro del calice; ma raccoglie tutte le sue forze di uomo e si rialza, vince la disperazione e pur sudando sangue per lo sforzo immane resta fedele alla volontà di Dio. Gesù spezza se stesso per ridonare all’uomo il volto del Padre.

Maria, aiutaci a saper dire nei momenti dolorosi “sia fatta la Tua volontà”.


2° Mistero – Gesù viene flagellato
Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso (Mt 27, 26).

Pilato pur riconoscendo l’innocenza di Gesù non ha il coraggio di compiere un gesto di giustizia per salvare un innocente. “Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo” (Is 53, 8). Quante volte nella nostra vita siamo chiamati a scegliere tra Gesù Cristo e tanti Barabba proposti a noi dal mondo; e quante volte anche noi come il popolo di Gerusalemme diciamo di ascoltarlo ed invece ci lasciamo trascinare dalla mentalità dominante e lo rinneghiamo.

Maria, madre nostra, aiutaci ad essere fedeli alla nostra vocazione e coraggiosi testimoni della Fede.


3° Mistero – Gesù coronato di spine
E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: ‘Salve, re dei Giudei’. E gli davano schiaffi. (Gv 19, 1-2)

Anche se Gesù aveva detto di essere Re aveva anche aggiunto che il suo regno non era di questo mondo per cui i politici ed i potenti del tempo non avevano motivo alcuno di sentirsi minacciati. Ma quell’uomo così diverso da loro li inquietava e pertanto doveva essere eliminato. Erano lontani dal comprendere che quella corona di spine posta sul suo capo lo investì in eterno di regalità.

Maria, Madre dell’Eccomi, anche senza comprendere, aiutaci a confidare sempre in Gesù.


4° Mistero – Gesù porta la croce al calvario
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. (Lc 23, 26)

Anche noi, come allora i discepoli e gli Apostoli, tante volte non abbiamo il coraggio di professare la nostra Fede; il Cireneo non scappa ma condivide con Gesù il peso e il dolore della croce.

Madre dolorosa fa’ che il sangue di Cristo spezzi il cerchio di morte che ci impedisce di pensare all’altro e risvegli in noi il desiderio di amare i nostri fratelli.


5° Mistero – Gesù muore in croce
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: ‘Elì, Elì, lemà sabactàni! Che significa ‘Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato! E Gesù emesso un alto grido, spirò. (Mc 15, 33-34)

Un grido squarcia la tenebra del silenzio che avvolge il cuore dell’uomo; è la voce di Cristo che offre al Padre la sua vita per riscattare l’umanità dalla sua condizione di peccato. Quella terribile agonia e quella morte ignominiosa hanno generato per sempre la salvezza dell’umanità. Che quel lancinante grido di dolore scuota ancora con forza i nostri cuori per la santità di tutti gli uomini!

Maria, la cui anima fu trafitta dalla spada del dolore, donaci la forza di imitarti nell’abbracciare la croce.

Sussidio preparato da Rosetta Marino



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