Missionaria per natura: la ‘Chiesa in uscita’, passione per Gesù e passione per il suo popolo

Formazione permanente Pro Sanctitate - Luglio 2018

IDEA LUCE
C’è sempre un altrove verso cui siamo chiamati ad uscire, spazi in cui lo Spirito invita a recarsi per dar vita a forme inedite di testimonianza. La Chiesa è comunità convocata per la missione, animata dalla gioia di un Vangelo che esige di essere comunicato. Ecco perché “l’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa” (Evangelii Gaudium n. 15): si tratterà di lasciarsi muovere dalla forza dello Spirito, attenti a riconoscere le direzioni che indica: sempre nuove, sempre cariche di promesse e di appelli alla conversione ed al rinnovamento. Si tratterà di incontrare l’umano, là dove esso si trova, in una dinamica di accompagnamento che tutto sa ascoltare e comprendere. Su tale tensione si misureranno sempre e di nuovo le realtà ecclesiali tutte.

«Ma voi non fatevi chiamare rabbì, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno padre sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare maestri, perché uno solo è il vostro maestro, il Cristo» (Mt 23, 8-10)

“Non cadete nella tentazione di addomesticare le frontiere: si deve andare verso le frontiere e non portare le frontiere a casa per verniciarle un po’ e addomesticarle”.
(Papa Francesco, Discorso alla comunità degli scrittori de La Civiltà Cattolica, giugno 2013)

“L’unico che fa apostolato è il Padre. Se apostolato significa inviare, mandare, colui che manda è solo il Padre e manda la sua Parola incarnata che è l’unica realtà che dona la salvezza, nel senso pieno di salvezza – santità…
Non è nel legare a noi le persone che facciamo apostolato perché non siamo noi che salviamo. Quando una creatura sente il desiderio di Dio e lo dimostra esternamente vuol dire che il Signore ha già lavorato dentro di lei; noi possiamo soltanto accompagnare questa azione di Dio aiutandola a prenderne coscienza. Lo Spirito lavora nelle anime, noi dobbiamo solo aiutarle perché facciano esperienza del divino”.
(Guglielmo Giaquinta, L’esperienza)

“Così sono i santi: una moltitudine di testimoni. I cristiani, nel combattimento contro il male, non disperano. Il cristianesimo coltiva una inguaribile fiducia: non crede che le forze negative e disgreganti possano prevalere. L’ultima parola sulla storia dell’uomo non è l’odio, non è la morte, non è la guerra. In ogni momento della vita ci assiste la mano di Dio, e anche la discreta presenza di tutti i credenti che «ci hanno preceduto con il segno della fede» (Canone Romano). La loro esistenza ci dice anzitutto che la vita cristiana non è un ideale irraggiungibile. E insieme ci conforta: non siamo soli, la Chiesa è fatta di innumerevoli fratelli, spesso anonimi, che ci hanno preceduto e che per l’azione dello Spirito Santo sono coinvolti nelle vicende di chi ancora vive quaggiù”.
(Papa Francesco, Udienza Generale, 21 giugno 2017)

Cosa mettere al vertice di ogni preoccupazione pastorale? L’annuncio.

La Chiesa, svegliatasi da un lungo sonno si è accorta che la Città sua compagna di tenda per lunghissimo tempo destatasi prima se ne è andata per i fatti suoi, seguendo logiche sue e programmandosi la vita secondo parametri propri. Di fronte a questa situazione le nostre Chiese locali hanno preso coscienza, da almeno vent’anni, che l’annuncio deve stare al vertice di ogni preoccupazione pastorale.
Fatichiamo a dare smalto all’annuncio e a conferirgli i tratti di quella “hilaritas” cioè di quella gioia contagiosa di cui parla Sant’Agostino e che accompagna sempre le buone notizie sconvolgenti e rivoluzionarie. Come rendere missionaria la Parola? Come renderci missionari nel consolidamento di personalità mature capaci di sintesi personali, di interpretazioni e ritraduzioni dell’annuncio evangelico in termini operativi?”
(Don Tonino Bello)

La Traccia preparatoria per il Convegno ecclesiale di Firenze 2015 indica alcuni ambienti privilegiati verso i quali dobbiamo imparare ad uscire in questo nostro tempo:

l’educazione la scuola il creato la città
il lavoro i poveri gli emarginati l’universo digitale e la rete

Una Chiesa in uscita saprà praticare il discernimento comunitario, per comprendere meglio tali ambiti e scoprire vie sempre nuove per testimoniarci la forza di vita che sgorga dal Vangelo. (Convegno Ecclesiale Firenze, 2015)

Parole chiave da approfondire sulla missione e sulla testimonianza

CORAGGIO • ASCOLTO DELLA PAROLA • ACCOMPAGNAMENTO
• FEDELTÀ • FERVORE • AUDACIA • OTTIMISMO • CUSTODIA

“Proprio nel momento in cui scoppia la persecuzione, scoppia la missionarietà della Chiesa. E questi cristiani erano arrivati alla Fenicia, a Cipro, ad Antiochia e proclamavano la Parola (At 11, 19). Avevano questo fervore apostolico dentro e la fede viene diffusa così!… La Chiesa va avanti così. Di chi è questa iniziativa? È dello Spirito Santo, Colui che spingeva di più, di più, di più, sempre”.
(Papa Francesco, Omelia alla Messa con i Cardinali, 23 aprile 2013)

“Inviata per mandato divino alle genti per essere «sacramento universale di salvezza» la Chiesa, rispondendo a un tempo alle esigenze più profonde della sua cattolicità ed all’ordine specifico del suo fondatore, si sforza di portare l’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini. Ed infatti gli stessi apostoli, sui quali la Chiesa fu fondata, seguendo l’esempio del Cristo, «predicarono la parola della verità e generarono le Chiese». È pertanto compito dei loro successori perpetuare quest’opera, perché «la parola di Dio corra e sia glorificata» ed il regno di Dio sia annunciato e stabilito su tutta quanta la terra”.
(Concilio Vaticano II, Ad Gentes, n. 1)

La missione della Chiesa vivifica, solleva, guarisce, libera. Sarebbe scorretto pensare ad uno schema di evangelizzazione portato avanti da alcuni attori qualificati in cui il resto del popolo rimane in qualità di recettore. Ogni cristiano è missionario e per questo nessuno di noi può rinunciare al proprio impegno di evangelizzazione.
L’annuncio è passione per Gesù e amore per i fratelli. Nessuno è così straniero per l’altro.
Fate sì che l’amore unificante sia la vostra misura;
l’amore durevole sia la vostra sfida;
l’amore che si dona la vostra missione!
(Papa Benedetto XVI, Veglia con i giovani, 19 luglio 2008)


Spunti di riflessione, per crescere insieme …

• Viviamo la nostra fede in una dinamica di uscita?
• Sappiamo ascoltare la chiamata ad “andare altrove” per far vivere in spazi sempre nuovi la forza del Vangelo?
• Sappiamo orientare la vita della nostra comunità a partire da uno sguardo volto all’esterno?
• Come incontriamo coloro che non fanno parte della comunità ecclesiale? Sappiamo praticare l’ascolto nei loro confronti?
• Quale è il “di più” del nostro agire missionario?


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