NOVENA DI NATALE

2017 La Santa Famiglia, modello di famiglia che accoglie - Una famiglia che ha accolto la parola del Signore, la vita, l’amore per il prossimo, il dolore, l’esilio

16 dicembre 2017

“Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”(Lc 1, 34-38)
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».

La promessa giunge a Maria del tutto inaspettata. Dio cambia il corso quotidiano della sua vita, sconvolgendone i ritmi consolidati, le normali aspettative e Maria non è ancora sposata. Maria accetta di camminare nel buio affidandosi totalmente a colui che l’ha chiamata e diverrà Madre di Cristo e Madre di tutti i credenti. (Giovanni Paolo II)


17 dicembre 2017
“A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” (Lc 1, 40-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento».

Nell’Incarnazione, Maria si umilia proclamando di essere la serva del Signore… Ma Maria sa che umiltà e carità non sono perfette se non passano da Dio al prossimo. Non è possibile amare Dio che non vediamo, se non accogliamo e amiamo gli uomini che vediamo. (S. Francesco di Sales)


18 dicembre 2017
“Non temere Giuseppe” (Mt, 1, 20b-21. 24)
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato.

Il sì di Giuseppe a Dio non ha suono, né contorno di parole. Nel Vangelo appare pochissimo, quasi nell’ombra, ma brillano le sue scelte coraggiose e le opere giuste. Giuseppe sa andare controcorrente; non ha paura di esporsi al giudizio degli altri; sa rischiare il buon nome e la reputazione. Gli bastano, per fede, quelle voci di angeli nel sonno per edificare la roccia della sua decisione. (Anonimo dal Web)


19 dicembre 2017
“Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto” (Mt 2, 13)
Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall’Egitto ho chiamato mio figlio.

Anche la famiglia di Nazareth ha dovuto sperimentare il dolore di abbandonare tutto e partire verso l’ignoto, esattamente come migliaia di famiglie fuggono dall’orrore della guerra e dalle persecuzioni.
Cristo, i fratelli li ha amati “non per gioco”, ed è morto in croce per essi; la fraternità cristiana non può trovarti soddisfatto e indifferente. Questo perché è in Cristo che gli uomini sono tuoi fratelli e quanto più essi ti passano o ti vengono accanto, tanto più Cristo si avvicina a te.
(Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)


20 dicembre 2017
“Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo” (Lc 2, 50-52)
Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

Maria, ‘la benedetta fra tutte le donne’, felicemente meditabonda e piena di luce, bellissima e radiosa, accanto a Giuseppe silenzioso, contemplativo, accogliente ogni cosa, ogni gesto, ogni parola, ponendo tutto il mistero del Progetto di Dio nel suo cuore per custodirlo, confrontarlo e metterlo insieme per comprenderlo, per seguirlo e compierlo fino in fondo. (Anonimo dal Web)


21 dicembre 2017
“Una spada ti trafiggerà l’anima” (Lc 2, 33-35)
Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione e a te stessa una spada trafiggerà l’anima».

Mamma, nome adorato, d’amore e sofferenza sei formato ché nella sofferenza sei sbocciato e dall’amor più casto sublimato.
Mamma, nata al dolore che solo sai nasconderlo nel cuore, gustandone l’amaro tuo sapore e ripagarlo poi con troppo amore.(Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)


22 dicembre 2017
“Fate quello che vi dirà” (Gv 1, 1-5)
Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c’era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». Gesù le disse: «Che c’è fra me e te, o donna? L’ora mia non è ancora venuta». Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà».

Fate quello che egli vi dirà…». Dietro queste parole sta tutta Lei. La sua vita è stata infatti un grande «sì» al Signore. Un «sì» pieno di gioia e di fiducia. Ha vissuto tutta la sua vita in una totale apertura a Dio, in perfetta consonanza con la sua volontà anche nei momenti più difficili, che hanno raggiunto l’apogeo sulla cima del monte Calvario, ai piedi della croce. Maria non conosce con precisione il pensiero di Gesù, ma ha in lui una fiducia illimitata e ordina senza incertezze ai servi, come a noi: «Fate…».(Giovanni Paolo II)


23 dicembre 2017
“Maria ai piedi della croce” (Gv 19, 26-27)
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Ha fatto grandi cose Colui che è potente. E se questo Maria può dirlo all’inizio della sua missione, chissà quante altre volte nella vita avrà ripetuto il suo Magnificat al Padre; e chissà con quale amore si sarà unita all’invocazione di Gesù al Padre, nella sofferenza più profonda: Mio Dio, mio Dio, perché lo hai abbandonato?(Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)


24 dicembre 2017
“La perfetta santità di Maria”
“Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore” (Os 2,21).

Il senso autentico del titolo «piena di grazia», attribuito dall’angelo alla Santa Vergine è che Maria è piena di grazia santificante. La santità di Maria costituisce il modello insuperabile del dono e della diffusione della grazia di Cristo nel mondo. (Giovanni Paolo II)


Sussidio preparato da Giorgio e Mariella Bersani

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