La speranza nell’attesa

Adorazione eucaristica – dicembre 2016

Guida La speranza dà senso e motiva ogni nostro sentimento, ogni nostro progetto, ma spesso in questo mondo dove prevale l’indifferenza e il materialismo, si tende a soffocarla.

Dio ha messo la speranza nei nostri cuori, impariamo a coltivarla con cura affinché diventi sostegno nel cammino della vita, forza per superare le difficoltà quotidiane e gioia per rivolgere lo sguardo a Gesù che nell’Eucarestia si offre a noi unendoci all’amore e alla misericordia del Padre.

La preghiera sia la nostra guida per aprire il cuore alla speranza e fare nostre le parole di S. Agostino: “È solo la speranza che fa propriamente cristiani.

Sac. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ass. Amen.

Insieme

Spirito del Signore vieni su di noi, trasforma il nostro cuore e prendine possesso.

Brucia le nostre paure, sciogli le nostre resistenze, donaci la capacità di essere giusti con noi stessi e con gli altri, per riconoscere e accettare in tutto le esigenze della verità.

Fa’ che non restiamo prigionieri della nostalgia e del rimpianto del passato, ma sappiamo aprirci con serena fortezza alle sorprese di Dio.

Donaci la fedeltà all’umile presente in cui ci hai posto, per redimere con Te e in Te il nostro oggi e farne l’oggi dell’Eterno.

Santificatore del tempo, aiutaci a fare del nostro cammino il luogo dell’Avvento, dove si affaccia già ora nei gesti dell’amore e nella resa della fede, l’alba del Regno promesso e atteso nella speranza. Amen

(Bruno Forte – Avvento)

Canto di esposizione e silenzio di adorazione

Guida Il cristiano autentico è un uomo di speranza che pone la sua fiducia nel Signore anche nei momenti della prova e riconosce in Lui la luce da seguire per contribuire alla costruzione del proprio futuro proteso verso la meta definitiva.

1 Lett. Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi” (Is 40, 31)

2 Lett. L’attesa del Dio che nasce fra noi ci aiuta a precisare il volto del futuro che attendiamo nella speranza. C’è un futuro “relativo”, quello che noi oggi possiamo progettare e domani realizzare. Di questo futuro si nutrono le tante speranze, piccole e grandi, di cui sono intessute i nostri giorni. Queste, però, da sole non coprono l’intero orizzonte: consapevoli o meno, tutti abbiamo bisogno di una speranza più grande, di una speranza ultima, che non “divenga” in noi, ma che “venga” a noi. È la speranza del futuro “assoluto”, quello del tutto indeducibile e nuovo, che ci viene incontro al di là di ogni calcolo e di ogni misura. In questo futuro la fede riconosce il futuro di Dio, dischiuso all’uomo come patto e promessa nella storia della salvezza e in particolare nella Resurrezione di Gesù dai morti. La differenza fra l’utopia e la speranza della fede è la stessa che c’è fra l’uomo solo davanti al suo domani, e l’uomo che ha creduto nell’avvento di Dio e aspetta il suo ritorno, andandogli incontro con inequivocabili segni d’attesa. Davanti agli scenari del tempo che viviamo, come davanti agli scenari del cuore, segnati da paura e insicurezza, la speranza della fede calcola con la “impossibile possibilità” di Dio, e proprio per questo con quella maggiore audacia dell’amore che rende possibili gli altrimenti impossibili gesti della carità vissuta fino in fondo.

(Bruno Forte – Avvento)

Preghiamo a cori alterni il Salmo 36, 3-9

Confida nel Signore e fa’ il bene;

abita la terra e vivi con fede.

Cerca la gioia nel Signore,

esaudirà i desideri del tuo cuore.

 

Manifesta al Signore la tua via,

confida in lui: compirà la sua opera;

farà brillare come luce la tua giustizia,

come il meriggio il tuo diritto.

 

Sta’ in silenzio davanti al Signore e spera in lui;

non irritarti per chi ha successo,

per l’uomo che trama insidie.

 

Desisti dall’ira e deponi lo sdegno,

non irritarti: faresti del male,

poiché i malvagi saranno sterminati,

ma chi spera nel Signore possederà la terra.

Silenzio di adorazione

Guida Attraverso la fede, quando sperimentiamo la bellezza dell’incontro con Dio, animati dal desiderio di far conoscere Colui che ha dato senso e speranza alla nostra vita, siamo chiamati a darne testimonianza affinché la possibilità di incontrare Dio diventi una speranza per tutti.

1 Lett. “È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza”. (Tt 2, 11-13)

2 Lett. La speranza, che ci fa guardare al domani alla luce della fede e sotto l’influsso dell’amore è quella virtù che sta dentro di noi e che ci dà la possibilità e la capacità, con le grazie attuali necessarie, di abbandonarci a Dio nel domani. Non si tratta di un abbandono frutto di sentimento, ma di un abbandono frutto di grazia, grazia a cui dobbiamo corrispondere, certamente, perché altrimenti cadrebbe invano nella nostra anima; ma è dono di Dio, così come dono di Dio sono la fede e la carità. (dagli scritti del Servo di Dio G. Giaquinta)

Preghiamo insieme:

Che tutto in me sia Amore.

Che la fede, sia l’Amore che crede.

Che la speranza, sia l’Amore che attende.

Che l’adorazione, sia l’Amore che si prostra.

Che la preghiera, sia l’Amore che t’incontra.

Che la fatica, sia l’Amore che lavora.

Che la mortificazione, sia l’Amore che s’immola.

Che soltanto il tuo amore, o Dio,

diriga i miei pensieri,

le mie parole e le mie opere. (Beata Elena Guerra)

Silenzio di adorazione

Per la riflessione personale

Attendere, come lo vediamo nei personaggi delle prime pagine del Vangelo, è attendere con un senso di promessa. “Zaccaria, tua moglie Elisabetta ti darà un figlio”. “Maria, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù” (Lc 1, 13. 31). I personaggi che attendono hanno ricevuto una promessa: hanno ricevuto qualcosa che sta operando in loro, come un seme che ha cominciato a germogliare. Questo è molto importante. Noi possiamo veramente aspettare solo ciò che stiamo aspettando e già è cominciato per noi. Così, aspettare non è mai un movimento da niente a qualcosa. È sempre un movimento da qualcosa a qualcosa di più.

La maggior parte di noi pensa all’attesa come a qualcosa di molto passivo, uno stato senza speranza determinato da eventi completamente al di fuori delle nostre mani.

Ma non c’è nulla di questa passività nella Scrittura. Coloro che sono in attesa aspettano molto attivamente. Essi sanno che ciò che stanno aspettando sta germogliando dal terreno sul quale si trovano. Questo è il segreto. Il segreto dell’attesa è la fede che il seme è stato piantato, che qualcosa è iniziato. (…)

Una persona in attesa è una persona paziente. La parola ‘pazienza’ vuol dire la buona volontà di stare dove siamo e di vivere la situazione nella fede che qualcosa di nascosto si manifesterà a noi. (…)

Ma c’è di più. L’attesa è senza fine. Un’attesa senza fine è difficile per noi perché tendiamo ad aspettare qualcosa di molto concreto, qualcosa che desideriamo avere. Molto della nostra attesa è pieno di desideri: “Vorrei avere un lavoro. Vorrei che il tempo fosse migliore. Vorrei che il dolore passasse”. Siamo pieni di desideri e la nostra attesa resta facilmente impigliata in questi desideri. Per questa ragione, molta parte della nostra attesa è a termine. (…)

Zaccaria, Elisabetta, Maria, invece, non erano pieni di desideri. Erano pieni di speranza. La speranza è qualcosa di molto diverso. La speranza è avere fiducia che qualcosa si compirà secondo le promesse e non semplicemente secondo i nostri desideri. Quindi la speranza è sempre senza fine.

(H. J. M. Nouwen – Il sentiero dell’attesa)

Guida: Contempliamo la presenza di Gesù tra noi e alterniamo le litanie tra la guida e l’assemblea:

-       Gesù Eucarestia dono ineffabile del Padre noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia segno dell’amore supremo del Figlio noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia sostegno della speranza noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia sorgente di gioia noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia segno di unità e di pace noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia medico dei cuori affranti noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia balsamo d’amore noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia pane che nutre e dà vita noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia salvezza delle anime noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia consolazione degli afflitti noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia luce del mondo noi ti adoriamo

-       Gesù Eucarestia fonte di santità noi ti adoriamo

Silenzio di adorazione

Rit. Sei Tu Signore la nostra speranza

Solista Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza” (Is 25, 9)

Assemblea Gesù Eucaristia insegnaci a mantenere viva in noi la speranza per aprire i nostri cuori al tuo mistero d’amore. Rit.

Solista Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. (Rm 12, 12-13)

Assemblea Gesù Eucaristia rendici perseveranti nella preghiera affinché, plasmati dalla tua Parola, possiamo crescere nella donazione apostolica e nel desiderio di tendere sempre più alla santità. Rit.

Solista La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. (Rm 5, 5)

Assemblea Gesù Eucaristia aiutaci ad accogliere e comprendere la speranza per riconoscere in essa la forza di ricominciare sempre. Rit.

Solista Sei tu, Signore, la mia speranza, la mia fiducia fin dalla mia giovinezza. (Sl 70, 5)

Assemblea Gesù Eucaristia fortifica la nostra fede e fa’ che diventiamo creature piene di speranza per noi e per gli altri. Rit.

Solista Signore mio Dio, unica mia speranza,

fa’ che stanco non smetta di cercarti,

ma cerchi il Tuo volto sempre con ardore.

Dammi la forza di cercare,

Tu che ti sei fatto incontrare,

e mi hai dato la speranza di sempre più incontrarti.

Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza:

conserva quella, guarisci questa.

Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza;

dove mi hai aperto, accoglimi al mio entrare;

dove mi hai chiuso, aprimi quando busso.

Fa’ che mi ricordi di Te,

che intenda Te, che ami Te. Amen!                (S. Agostino – De Trinitate)

Benedizione eucaristica e canto di reposizione

O Cuore Immacolato di Maria, vivo modello di ogni santità,

dona tu la fiducia di diventare santi.

Sussidio preparato da Graziella Manfrè

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