Santa Elisabetta Anna Bayley Seton

Il santo del mese - 4 gennaio 2016

È singolare la vicenda di questa donna americana nata nel 1774, due anni prima della data di nascita del suo paese. Figlia di un medico, appartiene al già robustissimo ceto medio americano, pressoché tutto ‘wasp’ (white, anglosaxon, protestant), vero artefice dell’indipendenza. Ci sono giunte testimonianze sul suo fervore religioso (era episcopaliana) che comunque non stupiscono in quei tempi e in quei luoghi. Negli Stati Uniti dell’epoca il fervore religioso era diffusissimo in ogni ceto e certamente costituisce uno dei caratteri fondanti di quella nazione.
Elisabeth sposa a 19 anni un commerciante agiato da cui ha diversi figli. L’agiatezza doveva essere davvero tale se al gentiluomo in questione viene consigliato un viaggio in Italia per rimettersi in salute: qualcosa che accadeva solo nella élite delle classi dirigenti europee dell’epoca. Ma il viaggio non è fortunato: il marito muore del suo male a Livorno, e la vedova viene aiutata dal Console degli Stati Uniti, un italiano di nome Filippo Filicchi. Lui e la sua famiglia si prodigano per lei, e fra l’altro le fanno visitare diverse chiese della città. In una di questa, assistendo alla Messa, Elisabeth decide di diventare cattolica. Le ragioni delle conversioni, come è ovvio, sfuggono a qualsiasi biografo.
Tornata in America questa madre di più figli si dedica al soccorso delle vedove con figli piccoli e finisce con il fondare nel 1809 una comunità religiosa: le suore di Carità di San Giuseppe, che adotta le costituzioni delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. È la prima congregazione femminile americana. La parola ‘prima’ ricorre spesso considerando la vita di questa santa, che ha fondato anche la prima scuola cattolica in America ed è anche la prima cittadina americana salita all’onore degli altari.
Ma leggiamo cosa ha detto il Santo Padre Paolo VI quando a Roma, nel 1975, la proclamò santa.
“È la prima degli Stati Uniti d’America glorificata da questo incomparabile titolo. Ma che vuol dire: ‘è Santa’? … Santa è una creatura umana nella pienezza della sua conformità alla volontà di Dio. Santa è un’anima in cui ogni peccato, principio di morte, sia cancellato, e sostituito da uno splendore vivente di grazia divina… La Seton è americana. Lo diciamo tutti con letizia spirituale, e con intenzione celebrativa della terra e della Nazione, da cui la Seton, primo fiore dell’albo dei Santi, meravigliosamente germogliò… Poi: la Seton nacque, crebbe e fu educata religiosamente a New York nella Comunità Episcopaliana. A questa Chiesa va il merito d’avere svegliato e alimentato il senso religioso e il sentimento cristiano… Noi riconosciamo volentieri questo merito e ben sapendo quanto sia costato a Elizabeth il passaggio alla Chiesa cattolica. [...Trovò] naturale conservare quanto di buono l’appartenenza alla fervorosa Comunità Episcopaliana le aveva insegnato, in tante belle espressioni della pietà religiosa.. È motivo per noi di letizia e presagio di sempre migliori rapporti ecumenici notare la presenza a questa cerimonia di distinte personalità Episcopaliane, alle quali, quasi interpretando il cuore della nuova Santa, porgiamo il nostro devoto e augurale saluto… La Seton fu madre di famiglia e simultaneamente fondatrice della prima Congregazione religiosa femminile negli Stati Uniti. Sebbene non unica e non nuova questa sua condizione sociale ed ecclesiale, essa distingue in modo particolare… la sua piena femminilità, tanto che, nel momento in cui una Donna viene elevata ai supremi onori da parte della Chiesa cattolica, piace a Noi rilevare la felice coincidenza tra questo evento e l’iniziativa delle Nazioni Unite: l’Anno Internazionale della Donna. Tale programma tende a favorire la consapevolezza del dovere, che su tutti incombe, di riconoscere la vera funzione della donna nel mondo e di contribuire alla sua autentica promozione nella società. Godiamo, altresì, del vincolo che in tal modo si è stabilito tra questo programma e l’odierna canonizzazione, nella quale la Chiesa esalta al massimo grado Elizabeth Ann Bayley Seton, elogiando il personale ed eccezionale contributo da lei reso come donna: moglie, cioè e madre e vedova e religiosa”. (citato in www.santiebeati.it)
Una santa Donna, una santa moglie e madre, una santa religiosa, una santa ‘ecumenica’ per il mese di gennaio, quando al Signore salgono le nostre preghiere che seguono quella di Gesù: “che siano una cosa sola”.
La Chiesa la ricorda nel suo dies natalis, il 4 gennaio.

Alberto Hermanin

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