La gioia dell’incontro e del dialogo

Adorazione eucaristica - gennaio 2015

Guida Siamo chiamati all’incontro con il Signore, con Colui che fedelmente e pazientemente aspetta il nostro silenzio, che il nostro cuore sia pronto ad ascoltare per cambiare la nostra vita. Invochiamo lo Spirito Santo perché ci disponga alla gioia di questa rivoluzione.

Cel Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Ass Amen.

Cel Vieni, Spirito Santo, vieni Spirito Consolatore,

Ass vieni e consola il cuore di ogni uomo che piange lacrime di disperazione.

Cel Vieni, Spirito Santo, vieni Spirito della luce,

Ass vieni e libera il cuore di ogni uomo dalle tenebre del peccato.

Cel Vieni, Spirito Santo, vieni Spirito di verità e di amore,

Ass vieni e ricolma il cuore di ogni uomo che senza amore e verità non può vivere.

Cel Vieni, Spirito Santo, vieni, Spirito della vita e della gioia, vieni e dona ad ogni uomo la piena comunione con te, con il Padre e con il Figlio, nella vita e nella gioia eterna, per cui è stato creato e a cui è destinato.

Ass Amen. (San Giovanni Paolo II)

Guida Accogliamo il Signore della vita con il canto e adoriamo poi silenziosamente la sua divina presenza

Canto di esposizione eucaristica

Silenzio di adorazione

Guida Durante questa preghiera ci accompagnerà la Samaritana, colei che non ha avuto paura di mettersi davanti a Gesù nella sua totale verità, povertà, autenticità, di porgli delle domande, di lasciarsi cambiare la vita a prezzo “solo di una brocca”, la brocca delle sue certezze da abbandonare là al pozzo, luogo dell’incontro.

I lett Dal Vangelo di Giovanni (4, 7.9-15)

Una Samaritana venne ad attingere l’acqua. Gesù le disse: «Dammi da bere». La Samaritana allora gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva». La donna gli disse: «Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest’acqua viva? Sei tu più grande di Giacobbe, nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso con i suoi figli e il suo bestiame?» Gesù le rispose: «Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna». La donna gli disse: «Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete e non venga più fin qui ad attingere».

II lett La semplice richiesta di Gesù è l’inizio di un dialogo schietto, mediante il quale Lui, con grande delicatezza, entra nel mondo interiore di una persona alla quale, secondo gli schemi sociali, non avrebbe dovuto nemmeno rivolgere la parola. Ma Gesù lo fa! Gesù non ha paura. Gesù quando vede una persona va avanti, perché ama. Ci ama tutti. Non si ferma mai davanti ad una persona per pregiudizi. Gesù la pone davanti alla sua situazione, non giudicandola ma facendola sentire considerata, riconosciuta, e suscitando così in lei il desiderio di andare oltre la routine quotidiana. Quella di Gesù era sete non tanto di acqua, ma di incontrare un’anima inaridita. Gesù aveva bisogno di incontrare la Samaritana per aprirle il cuore: le chiede da bere per mettere in evidenza la sete che c’era in lei stessa. La donna rimane toccata da questo incontro: rivolge a Gesù quelle domande profonde che tutti abbiamo dentro, ma che spesso ignoriamo. Anche noi abbiamo tante domande da porre, ma non troviamo il coraggio di rivolgerle a Gesù! L’esempio della Samaritana ci invita ad esprimerci così: “Gesù, dammi quell’acqua che mi disseterà in eterno”. (Papa Francesco)

Silenzio e Canto

I lett Dal Vangelo di Giovanni (4, 25-26, 28-30)

La donna gli disse: «Io so che il Messia (che è chiamato Cristo) deve venire; quando sarà venuto ci annuncerà ogni cosa». Gesù le disse: «Sono io, io che ti parlo!» La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto; non potrebbe essere lui il Cristo?» La gente uscì dalla città e andò da lui.

II lett Il risultato di quell’incontro presso il pozzo fu che la donna fu trasformata: «lasciò la sua anfora», con la quale veniva a prendere l’acqua, e corse in città a raccontare la sua esperienza straordinaria. “Ho trovato un uomo che mi ha detto tutte le cose che io ho fatto. Che sia il Messia?” Era entusiasta. Era andata a prendere l’acqua del pozzo, e ha trovato un’altra acqua, l’acqua viva della misericordia che zampilla per la vita eterna. Ha trovato l’acqua che cercava da sempre! Corre al villaggio, quel villaggio che la giudicava, la condannava e la rifiutava, e annuncia che ha incontrato il Messia: uno che le ha cambiato la vita. Perché ogni incontro con Gesù ci cambia la vita, sempre. È un passo avanti, un passo più vicino a Dio. E così ogni incontro con Gesù ci cambia la vita. Sempre, sempre è così. … Siamo chiamati a riscoprire l’importanza e il senso della nostra vita cristiana, iniziata nel Battesimo e, come la Samaritana, a testimoniare ai nostri fratelli. Che cosa? La gioia! Testimoniare la gioia dell’incontro con Gesù, perché ho detto che ogni incontro con Gesù ci cambia la vita, e anche ogni incontro con Gesù ci riempie di gioia, quella gioia che viene da dentro. (Papa Francesco)

Intervento del sacerdote

Silenzio

Testi per il silenzio

Dagli scritti di Madeleine Delbrêl

Dio non entrerà nella tua vita, perché egli è nella tua vita, e fare come se non vi fosse, non gli impedisce certo di esservi.

… io penso che dare tutto a Dio sia fondamentalmente, essenzialmente, accettare con un cuore libero il posto che egli ci ha assegnato nel suo grande mondo… ma sono convinta che questo posto tu non lo vedrai, se non metti il tuo «cuore libero» in totale silenzio di ascolto e di abbandono davanti a Dio, dedicando a ciò un po’ di tempo della tua vita. Come vorrei vivere meglio il mio dialogo con Dio…

Desidero coltivare il silenzio e stare in ascolto con un cuore libero e fiducioso, abbandonato in Dio…

 

Dagli scritti di Charles de Foucauld

Si può sempre far molto con l’esempio, la bontà, la preghiera, stringendo più strette relazioni con anime tiepide o lontane dalla fede, per ricondurle, a poco a poco, a forza di pazienza, di dolcezza, di bontà, per effetto della virtù più che dei consigli, ad una vita cristiana; oppure, ancora, entrando in relazioni d’amicizia con persone del tutto contrarie alla religione, per far cadere, con bontà e virtù, le prevenzioni che nutrono e per ricondurle a Dio…

Bisogna estendere le nostre relazioni con i buoni cristiani per sostenerci nell’ardente amore di Dio e con i non praticanti, cercando di avere con loro, non solo rapporti mondani, ma legami di affetto cordiale, conducendoli ad aver per noi stima e confidenza e, per questo tramite, a riconciliarsi con la nostra fede. Bisogna essere missionari in Francia come nei paesi infedeli, e questo è compito di tutti i cristiani: sacerdoti e laici, uomini e donne.

Dal dialogo con Dio nasce in me il desiderio di una relazione autentica con i miei fratelli… vorrei dialogare anche con chi ha una diversa cultura, con chi vive uno stile di vita lontano dal mio…

Guida L’incontro con Cristo ci chiama ad una relazione nuova con i fratelli, ci chiama ad intessere dialoghi sinceri, fraterni, quasi divini perché il Cristo ci ha dato l’esempio: Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri (Gv 13, 34)

Canto

Sol 1 Signore insegnaci il posto che, nel romanzo eterno iniziato tra Te e noi, occupa il singolare ballo della nostra ubbidienza.

Sol 2 Rivelaci la grande orchestra dei tuoi disegni, nella quale ciò che Tu permetti semina note strane nella serenità di ciò che Tu vuoi.

Sol 1 Insegnaci ad indossare ogni giorno la nostra condizione umana come un vestito da ballo, che ci farà amare per Te tutti i particolari, come gioielli che non possono mancare.

Sol 2 Facci vivere la nostra vita, non come un gioco di scacchi in cui ogni mossa è calcolata,

Sol 1 non come una partita in cui tutto è difficile,

Sol 2 non come un teorema che ci fa rompere la testa,

Sol 1 ma come una festa senza fine in cui si rinnova l’incontro con Te.

Sol 2 Come un ballo, come una danza,

Sol 1 tra le braccia della tua grazia, nella musica universale dell’amore.

Ass Signore, vieni ad invitarci. (Madeleine Delbrêl)

Cel Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Ass Amen

Benedizione eucaristica

Canto

O Cuore Immacolato di Maria vivo modello di ogni santità dona Tu la fiducia di diventare santi

Sussidio preparato da Stefania Castelli

I commenti sono chiusi.