1 gennaio 2015

Solennità di Maria Santissima Madre di Dio (P) - 48a Giornata Mondiale della Pace - “Non più schiavi ma fratelli”

Idea luce

Maria è Madre di Dio e Sorella nostra

Introduzione

Ancora avvolti dalla luce del Natale del Signore, iniziamo un nuovo anno guardando a Maria, Madre di Dio e Sorella nostra. La benedizione di Dio, che raggiunge ogni uomo attraverso l’Incarnazione del Figlio Unigenito e l’intercessione della Vergine piena di grazia, porta in dono la pace, che oggi vogliamo impetrare per tutto il mondo in comunione con la Chiesa e Papa Francesco. Nel suo messaggio il Santo Padre chiede ad ogni cristiano e ad ogni uomo e donna di buona volontà di vincere ogni forma di schiavitù con la vera fraternità.

Liturgia della Parola

LETTURE:

Nm 6, 22-27;

Sal 66;

Gal 4, 4-7;

Lc 2, 16-21

La Liturgia della Parola odierna ci riempie di consolazione, svelandoci definitivamente l’intenzione di bene di Dio verso ogni uomo: in Gesù ci rende tutti figli e fratelli, in Maria inaugura quell’umanità nuova che sa meditare nel cuore l’amore di Dio e farsi strumento di pace nella storia.

Traccia di riflessione

La Chiesa oggi nella sua preghiera, facendo propria la berakà, benedizione sacerdotale dell’Antico Testamento che troviamo nella prima lettura della liturgia odierna, esalta la figura di Maria come luogo della condiscendenza divina e, nella preghiera di colletta, può chiedere “O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fa’ che sperimentiamo la sua intercessione, poiché per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita”. Maria ci mostra come la nostra redenzione sia comprensibile solo se ci lasciamo coinvolgere nel processo di salvezza, come ci invita a credere Paolo nella seconda lettura: “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo figlio nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a Figli”. La docilità di Maria ci sia anche d’esempio nel celebrare la Giornata Mondiale della Pace; il beato Paolo VI scrisse che questa festa “è un’occasione propizia per rinnovare l’adorazione al Principe della Pace … per implorare da Dio, mediatrice la Regina della Pace, il dono supremo della pace”, per capire che non è più possibile contemplare la scelta delle armi e che l’avverarsi della promessa biblica “non si eserciteranno più nell’arte della guerra” dipende anche da noi.

Preghiera dei fedeli

Per la Chiesa, perchè sappia meditare il Vangelo per donare ad ogni uomo frutti di gioia, pace, santità e fraternità, preghiamo.

Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, i diaconi, perché siano presenza benedicente per il popolo di Dio, mostrando l’amore sollecito del Padre verso tutti i suoi figli, preghiamo.

Per i governati e per quelli che hanno responsabilità civili e sociali, perchè attuino tutte le iniziative necessarie contro ogni forma di schiavitù e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, preghiamo.

Per tutte le donne, perché come Maria sappiano custodire le prerogative di sensibilità e di tenerezza ricevute da Dio, mettendole a servizio della famiglia e della comunità, preghiamo.

Per noi qui riuniti, perché comunicando all’unico Pane di vita sappiamo costruire rapporti di pace, educandoci reciprocamente al rispetto, al dialogo, alla generosità verso tutti, preghiamo.

Dialogo Eucaristico

O Gesù Eucaristia, mentre ti contempliamo piccolo bimbo, ti doni a noi nella totalità del tuo amore, nella concretezza della tua carne e del tuo sangue: ti ringraziamo. Trasformati dalla grazia del Natale promettiamo di accoglierti come benedizione del Padre per noi e sull’esempio di Maria, Madre e Sorella di tutti gli uomini, vogliamo portarti ai fratelli, in un impegno costante di prossimità e di gratuità.

Idea guida

Diffondiamo la pace con gesti di fraternità.

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