16 febbraio 2014

VI domenica del Tempo Ordinario - A - II Settimana del Salterio

Idea luce

Il «di più» dell’amore.

Introduzione

In questa sesta domenica del Tempo Ordinario la liturgia ci mette in guardia da un pericolo sempre in agguato nella Chiesa e fuori di essa, quello di ridurre il cristianesimo ad un insieme di regole, ad una sterile e opprimente casistica di precetti e di atteggiamenti morali da rispettare. C’è molta ipocrisia in questa concezione e soprattutto non c’è misericordia. Gesù ci insegna il «di più» dell’amore, che supera non solo la giustizia umana, ma anche il rigore della legge divina. Entriamo in questa logica e apriamoci alla novità di Dio.

Liturgia della Parola

LETTURE:

Sir 15, 15-20;

Sal 118;

1Cor 2, 6-10;

Mt 5, 17-37

 

I comandamenti divini, che custodiscono la vita degli uomini e la preservano dal male, trovano compimento in Cristo e ci sono pienamente rivelati per mezzo dello Spirito Santo, che conosce anche le profondità di Dio. Il Signore ci chiede di dilatare il cuore, di non mettere limiti alla nostra capacità di amare e di seguirlo fino in fondo. Ascoltiamo la Parola.

 

Traccia di riflessione

Serva ordinem et ordo servabit te (mantieni l’ordine e l’ordine manterrà te): sembra che questo ci consigli la Liturgia della Parola odierna. Non basta, però, osservare la Legge di Dio per essere “giusti”: è necessario aderirvi con tutto noi stessi; solo in questa maniera i nostri rapporti interpersonali si qualificheranno e diverranno rivelatori di una sapienza che non è di questo mondo, ma viene da Dio. Più che l’offerta all’altare, ciò che conta agli occhi di Dio è avere un cuore rappacificato col fratello; nell’invitarci a ciò, il Signore non intende abolire la legge antica, ma vuole fornirci una diversa chiave di lettura, che la umanizzi e la renda segno di un nuovo ordine di giustizia, che regola i rapporti tra gli uomini e non soltanto qualcosa che è scritta su tavole di pietra. La Chiesa, allora, sarà: “testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace, perché tutti gli uomini si aprano alla speranza di un mondo nuovo” (preghiera eucaristica V/c).

Preghiera dei fedeli

• Per il Papa, i vescovi, i presbiteri, i diaconi, perché indichino ai fedeli la bellezza della legge divina e la custodiscano con fedeltà, preghiamo.

• Per i dominatori di questo mondo, perché abbiano l’umiltà di chiedere a Dio il dono della vera sapienza per saper scegliere sempre il bene, preghiamo.

• Per quanti sono lontani dai comandi del Signore, perché non si sentano giudicati, ma attesi da un amore che accoglie, perdona e dà la forza di ricominciare, preghiamo.

• Per noi qui riuniti e per le nostre comunità, perché sperimentiamo che la fraternità più che la sola giustizia può trasformare le nostre relazioni, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, ti rendiamo grazie, perché la tua presenza viene a scaldare il nostro cuore, dopo che la tua parola ha scosso in profondità le fondamenta della nostra ipocrisia e della nostra presunzione. Crediamo di essere giusti, ma Tu ci dici di superare la giustizia degli uomini; crediamo di non fare il male, ma Tu ci dici di vincere il male con il bene. Sei Tu il «di più» che dobbiamo desiderare per noi e per i fratelli. Grazie Gesù perché la forza del Pane ci rassicura e ci offre la dolcezza dell’incontro con te, solo così abbiamo il coraggio di essere nel mondo fratelli di tutti. Così sia.

Idea guida

Superiamo la giustizia con l’amore.

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