Santa Giuliana di Liegi (1191 ca. – 1258)

Il santo del mese - aprile 2013 - 5 aprile

Nasce verso il 1191 a Retinne nei pressi di Liegi, in Belgio. Orfana a 5 anni, con la sorella Agnese viene affidata alle monache agostiniane che si occupano del lebbrosario di Mont-Cornillon (presso Liegi). Bambina di vivace intelligenza, viene educata da una monaca di nome Sapienza, grazie alla quale acquista una eccellente cultura, tanto da essere in grado di leggere in latino le opere dei Padri della Chiesa, in particolare di S. Agostino e S. Bernardo. Infine l’adolescente stessa chiede di diventare religiosa agostiniana. Trascorre molte ore in contemplazione dinanzi al Santissimo Sacramento, meditando sul senso profondo della presenza nascosta di Gesù nell’Eucaristia, soffermandosi spesso sulle parole: “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).

A 16 anni, durante l’adorazione eucaristica, ha come una visione, che poi negli anni si ripeterà spesso: le appare una luna piena con una striscia scura che la attraversa e ne offusca lo splendore. Il Signore nella preghiera le fa poi comprendere il significato: il disco lunare è simbolo della Chiesa cattolica del suo tempo e la linea opaca rappresenta l’assenza di una festa liturgica specifica in onore dell’Eucaristia, festa in cui i cristiani possano adorare solennemente la presenza reale del Signore Gesù sotto le specie eucaristiche (come affermato solennemente dal IV Concilio Lateranense nel 1215) e al contempo riparare alle offese al Santissimo Sacramento. Per 20 anni Giuliana, che nel frattempo è diventata priora, tiene segreta la rivelazione, pregando affinché un giorno la volontà di Dio si compia. In fine, confidatasi con altre donne ferventi adoratrici dell’Eucaristia, chiede aiuto ad un sacerdote molto stimato, Giovanni di Losanna, canonico nella chiesa di San Martino a Liegi, pregandolo di interpellare i teologi su tale questione. Le risposte sono positive e incoraggianti e nel 1249 il vescovo di Liegi consente la celebrazione della festa del Corpus Domini nella diocesi. Tra gli ecclesiastici di Liegi che entrano in contatto con santa Giuliana c’è anche l’arcidiacono della cattedrale Jacques Pantaléon di Troyes, che, dopo la morte di Giuliana, divenne papa con il nome di Urbano IV. Egli, in seguito al miracolo eucaristico di Bolsena, avvenuto nell’anno 1263, fa trasportare il corporale nel Duomo di Orvieto e nel 1264, con la bolla Transiturus de hoc mundo, estende a tutta la Chiesa la solennità del Corpus Domini: «Sebbene l’Eucaristia ogni giorno venga solennemente celebrata, riteniamo giusto che, almeno una volta l’anno, se ne faccia più onorata e solenne memoria. Le altre cose infatti di cui facciamo memoria, noi le afferriamo con lo spirito e con la mente, ma non otteniamo per questo la loro reale presenza. Invece, in questa sacramentale commemorazione del Cristo, anche se sotto altra forma, Gesù Cristo è presente con noi nella propria sostanza. Mentre stava infatti per ascendere al cielo disse: Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo». Urbano IV ha così confermato la bontà dell’ispirazione di Giuliana.

“Quello che avvenne a Giuliana di Cornillon si ripete frequentemente nella vita dei Santi: per avere la conferma che un’ispirazione viene da Dio, occorre sempre immergersi nella preghiera, saper attendere con pazienza, cercare l’amicizia e il confronto con altre anime buone, e sottomettere tutto al giudizio dei Pastori della Chiesa”. (Benedetto XVI, Udienza 17.11.2010)

Non tutti dal principio hanno compreso e accettato l’operato di Giuliana, la quale subisce una dura opposizione anche dallo stesso superiore da cui dipende il suo monastero. Perciò con alcune consorelle lascia Mont-Cornillon e, per dieci anni, dal 1248 fino alla morte nel 1258, vive ospite di diverse comunità di monache cistercensi. In questo tempo riesce ad edificare tutti con la sua umiltà, non avendo mai parole di critica o di rimprovero per i suoi avversari e sempre diffondendo il culto eucaristico; piena di gioia spirituale ascolta le notizie sul diffondersi della festa del Corpus Domini in altre diocesi. Nella cella del monastero di Fosses-La-Ville, presso Namur, dove giace moribonda, viene portato il Santissimo Sacramento e Giuliana termina la sua vita, così come ha sempre vissuto, in adorazione di Gesù Eucaristia.

Subito venerata come santa, il suo culto è stato approvato da papa Pio IX nel 1869.

 Francesco Costa

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