Alzati, rivestiti di luce… la gloria del Signore brilla sopra di te!

Dio è luce e si è manifestato attraverso Cristo e lo Spirito, luce del mondo

 

Accogliamo il nuovo anno 2012 come un dono per ciascuno di noi, per le nostre famiglie, per il nostro Paese e per il mondo intero. In Italia si prevede un tempo di sacrifici, di tagli alla spesa pubblica, di aumenti di tasse per tentare di risolvere il rischio di un fallimento e di sanare l’enorme debito pubblico. In questo contesto sentiamo più forte il desiderio di dare significato agli auguri di Buon Anno che in questi giorni vengono scambiati in famiglia, negli ambienti di lavoro, nelle strade che quotidianamente percorriamo.
Il primo significato lo troviamo nel cammino di formazione permanente proposto dal Movimento Pro Sanctitate a partire dal mese di novembre dello scorso anno e che ci accompagnerà fino al mese di ottobre 2012: la preghiera, tema in sintonia con le catechesi del S. Padre Benedetto XVI, che ci ricorda che “L’uomo di tutti i tempi prega perché non può fare a meno di chiedersi quale sia il senso della sua esistenza, che rimane oscuro e sconfortante, se non viene messo in rapporto con il mistero di Dio e del suo disegno sul mondo”1.
L’augurio per ciascuno è quello di ricercare l’amicizia con Dio attraverso la preghiera che diventa la scuola del mistero del dialogo nel quale ci è possibile comprendere il progetto di Dio. Un secondo significato lo troviamo nella indizione dell’Anno della Fede a partire dall’11 ottobre 2012. Il Papa, con il Motu Proprio “Porta Fidei” ha voluto questa iniziativa nel giorno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II ed il ventesimo anno nel quale è stato pubblicato il Catechismo della Chiesa Cattolica: due eventi fondamentali nella vita della Chiesa. “È necessario che i testi conciliari vengano letti in maniera appropriata, che vengano conosciuti e assimilati… Sento più che mai il dovere di additare il Concilio, come la grande grazia di cui ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre”. L’augurio per tutti noi è quello di “non accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta”2 e di riscoprire la gioia di confessare il Credo con  convinzione, con fiducia e con speranza3.
I testi del Concilio saranno la nostra guida e, in modo particolare, che al Capitolo V ci sollecita a riscoprire la vocazione universale alla santità. “…tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano”4.
Un terzo significato per augurarci buon anno lo troviamo nella Festa dell’Epifania del Signore. L’Epifania, così come ci ha insegnato il nostro Fondatore, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, è la festa della luce: “Dio è luce e si è manifestato attraverso Cristo e lo Spirito, luce del mondo”. I Magi, condotti dalla stella luminosa, fecero l’esperienza della Grotta e poi
tornarono nei loro paesi portatori di tale esperienza. I Magi sono il simbolo di tutti gli uomini che vanno verso il Signore guidati dalla fede e lo adorano. L’augurio per tutti è quello di sentirci attratti dalla Luce del Signore, per vincere l’oscurità e la sfiducia. “Le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni, ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te!”: è tempo di ascoltare la voce del profeta Isaia, che ci accompagnerà in questo nuovo anno: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di te!”.
Se il nuovo anno ci chiede di vivere in novità di vita ci viene incontro , itinerario sempre nuovo che, mentre purifica, trasforma e santifica. Quaresima di preghiera – è disponibile l’itinerario sul sito www.aggancio.it – e di conversione.
La continua attenzione alla presenza di Dio ci è insegnata da Maria, Vergine orante e donna nuova, Madre della Fiducia della quale celebriamo domenica 19 febbraio: “Sospinti dal bisogno di aiuto e dalla esperienza molteplice delle miserie che ci sommergono, ai tuoi piedi noi veniamo, Vergine della Fiducia, per esporre ad un cuore di madre e i nostri desideri e le nostre debolezze5”.
Loretta Angelini

1 L’uomo in preghiera – maggio 2011.
2 Cfr Benedetto XVI, Porta Fidei, 3.
3 Idem, 9.
4 L.G. cap. V.
5 G. Giaquinta, Preghiere.

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