L’Avvento vissuto dalla chiesa è sacramento o segno e strumento dell’unione con Dio. La Chiesa canta con la Madonna ogni giorno il Magnificat nella sua Liturgia. In questo modo l’Avvento com-piutosi nella Madre di Dio si diffonde lungo tutti i giorni della vita della Chiesa (Giovanni Paolo II)
Domenica 27 novembre 2011 – Anno B
Tu, o Dio, sei nostro Padre; noi siamo argilla e tu colui che plasma, tutti noi siamo opera della tue mani. (Is 64,7)
Nella figura della Madre di Dio risplende l’altissima dignità della creatura umana, chiamata a parte-cipare alla sorgività dell’Amore divino. L’uomo non è qui semplicemente creta nelle mani del vasaio, bensì una creatura che collabora, se chiamata risponde, se amata ama. (Bruno Forte)
Signore, rendici docile creta nelle tue mani, capaci di rispondere a Te perché amati.
Lunedì 28 novembre
Casa di Giacobbe, vieni camminiamo nella luce del Signore….Andiamo con gioia alla casa del Si-gnore. (Is 2, 5)
La madre di Dio testimonia la radicale vocazione dell’uomo ad amare e dimostra con la sua biografia totale che la creatura umana tanto più è quanto più ama, che il suo amore è amore, e che dove c’è pienezza d’amore c’è pienezza di essere. (Bruno Forte)
Signore, apri il nostro essere alla pienezza dell’amore, realizza il nostro essere nell’amore.
Martedì 29 novembre
Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. (Is 11, 2-3)
Fatto per amare, chiamato a riflettere in sé la gratuità irradiante dell’amore del Padre, l’essere umano ha bisogno di lasciarsi donare ciò che gli è chiesto, di accogliere il dono per restituirlo nei gesti della carità. (Bruno Forte)
Signore, rendici accoglienti del tuo dono per esserne dispensatori generosi.
Mercoledì 30 novembre
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. (Is 25, 9)
La maternità si offre in Maria come un dare la vita, fontale e permanente, che non conosce condi-zioni e riserve, perché è vissuto nella gratuità più totale, e che si traduce nella concretezza dei giorni, nella tenerezza di un rapporto capace di suscitare vita e gioia in ogni tempo, in ogni creatura umana. (Bruno Forte)
Signore, aiutaci a vivere in gratuità e a dispensare tenerezza e gioia.
Giovedì 1 dicembre
Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna. (Is 26, 4)
La femminilità della madre di Dio, emerge nella sua gratuità irradiante, capace di iniziare sempre e di non fermarsi mai, per la quale ella non solo ha dato la vita al Figlio, ma ha continuato a dargliela con la sua sollecitudine materna, con l’incondizionata dedizione di amore, fino a divenire partecipe del sacrificio della croce e della nuova nascita del Crocifisso nell’evento della sua risurrezione dai morti. (Bruno Forte)
Signore aiutaci ad accogliere, per intercessione della Vergine Maria, l’intera vita di Gesù
Venerdì 2 dicembre
Il Signore è mia luce e mia salvezza di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita di chi avrò paura? Spera nel Signore sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. (Sl 26/27)
O buona speranza del mondo, Vergine Madre di Dio, noi invochiamo la tua unica e potente inter-cessione. Speranza e difesa e rifugio dei cristiani, baluardo inespugnabile e porto tranquillo degli affranti, o purissima Madre di Dio. (Inno bizantino)
Signore, rinsalda in noi la speranza, rendici capaci di sperare come il nostro Padre Abramo e la Vergine Maria.
Sabato 3 dicembre
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. (Mt 10, 7)
Se non fosse stata liberamente accolta, la maternità della Vergine non avrebbe il carattere della gra-tuità che le si addice. Grazie al suo “si”, il fatto che Maria divenga la Madre di Dio, senza perdere nulla del suo carattere di inaudito miracolo e di puro dono, acquista il sapore dell’umano, è anche l’atto di una creatura che non nonostante, ma proprio grazie a questo esercizio della sua libertà par-tecipa nella Grazia alla libertà dell’amore eterno, alla gratuità pura dell’amore fontale di Dio. (Bruno Forte)
Signore, insegnaci l’arte della libertà per dire si al tuo gratuito amore.
Domenica 4 dicembre II di Avvento
Sali su un alto monte tu che rechi buone notizie; alza la voce con forza; non temere: annuncia. (Is 40, 9)
Isaia ci offre il modello di come si dovrebbe annunciare oggi il Vangelo, con quale forza profetica e slancio carismatico; ci insegna anche come fare di questo annuncio un annuncio di liberazione e di consolazione per l’uomo d’oggi, curvo anch’esso sotto il peso di tante schiavitù. Consolate, conso-late il mio popolo, dice il nostro Dio. Parlate al suo cuore. (Raniero Cantalamessa)
Signore, rendici annunciatori forte e miti della tua liberazione e della tua consolazione.
Lunedì 5 dicembre
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: oggi abbiamo visto co-se prodigiose. (Lc 5, 26)
Oggi ci viene offerta la gioia di contemplare il potere taumaturgico di Gesù: egli prima guarisce le malattie del corpo, e poi perdona i peccati. Lasciamoci stupire dal suo infinito amore che custodisce l’uomo nella sua integrità e si curva con tenerezza verso tutta la sua fragilità. E a tutti ripete: alzati, prendi il tuo lettuccio, e cioè le fatiche, le prove, i progetti, e cammina, accompagnato sempre dalla Vergine della Consolazione.
Signore, poni un sigillo nella nostra bocca, perché possiamo lodarti nel cuore e stupirci di fronte al tuo potente amore.
Martedì 6 dicembre
Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri. (Is 40,11)
Dio ha scelto ciò che appare debole e nascosto agli occhi del mondo perché in esso più trasparente risplenda l’intensità del suo amore per i deboli e i piccoli della terra. La madre ha vinto su tutta la linea, perché essere madre significa stare dalla parte di chi ha bisogno di aiuto. (Bruno Forte)
Sostieni, Signore, i nostri passi incerti, guidaci con la sollecitudine del Buon Pastore perché abbiamo bisogno di bontà e dolcezza. Sia con noi la tua Madre santa.
Mercoledì 7 dicembre
Prendete il mio gioco sopra di voi e imparate da me che sono mite ed umile di cuore. (Mt 11, 29)
Nessuno al mondo ha conosciuto Gesù come Maria ed è per questo che nessuna persona è guida migliore e maestra più valida di lei per farlo conoscere. Guardiamo Maria per poter guardare Gesù, per entrare a poco a poco nel mistero di Cristo e restare incantati dal grande impensabile dono che Dio ha voluto darci rivelandosi in Gesù. (Card Giovanni Saldarini)
Vergine Madre, insegnaci l’arte di conoscere Gesù.
Giovedì 8 dicembre Immacolata Concezione
Benedetto sia Dio Padre del Signore nostro Gesù Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci ad essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo. (Ef 1, 4-5)
Nulla da offrirti, nulla da domandare……
Vengo solamente, o Madre, per guardarti
guardare il tuo volto, lasciare il cuore cantare nel suo proprio linguaggio.
Perché tu sei bella, tu sei immacolata
la donna nella grazia finalmente restituita
Intatta ineffabilmente perché tu sei la Madre di Gesù Cristo
che è la verità tra le tue braccia, e la sola speranza, il solo frutto
Madre di Gesù Cristo, che tu sia ringraziata (P. Claudel)
- Madre tutta santa,cantiamo in letizia la tua immacolata bellezza
Venerdì 9 dicembre
Così dice il Signore, tuo redentore il Santo d’Israele: Io sono il Signore, tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per le strade su cui devi andare. (Is 48,17)
Alla scuola di Maria uomini e donne diventano se stessi semplicemente perché diventano più umani, dell’umanità voluta dal progetto di Dio. L’essere creato non può mai essere un redentore, ma deve solo cooperare alla redenzione. (Bruno Forte)
Signore il giusto, scendi dall’alto, la terra si apra per accogliere la tua salvezza.
Sabato 10 dicembre
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre. Cingi prode la spada al tuo fianco, nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte; a-vanza per la verità, la mitezza e la giustizia. (Sl 44)
La verità dell’idea che la bellezza salverà il mondo (Dostoevskij) si intuisce in modo singolare a partire dalla figura della prima redenta in cui risplende la gratuità dell’eterno Amore: nell’umile serva il Signore ha fatto grandi cose; nella sua piccolezza, come in un frammento, si riflette la battaglia cosmica che attraversa la storia intera, nella quale Dio abbatterà i potenti dai troni innalzerà gli umili. (Bruno Forte)
Signore, fa’ splendere il tuo volto su noi e saremo salvi, illuminaci con la tua infinita bellezza.
Domenica 11 dicembre III di Avvento
Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. A che debbo che la madre del mio si-gnore venga a me? Allora Maria disse: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umile sua serva. (Lc 1, 42-43.46-47)
Che cosa questo cantico manifesta della madre del Signore? Presentandola come portavoce dell’attesa dei poveri che trova il suo compimento nella rivelazione di Dio operata nella Pasqua, l’evangelista Luca indica in lei la figura della prima discepola cristiana, compimento e superamento dell’Israele della speranza: sulle labbra della Vergine Maria risuona anticipatamente la buona novella, così come nella concezione verginale si è compiuta anticipatamente la Pasqua. (Bruno Forte)
Vergine del Magnificat, sostieni il nostro canto di lode e nella lode aiutaci a riconoscerci “servi” del Signore.
Lunedì 12 dicembre
Piena di grazia, il Signore è con te….Ecco la serva del Signore
Una prerogativa che proviene sia dalla maternità che dalla purezza, e che completa l’enumerazione della sua gloria è il suo potere di intercessione. Infatti, se Dio non ascolta i peccatori, ma l’uomo che gli è veramente fedele, questo sì lo ascolta, perché noi dovremmo stupirci di sentire che Maria, l’unica figlia immacolata del seme di Abramo, gode di un potere così straordinario presso il Dio della grazia? (Beato Card Newman)
Maria, mediatrice di grazie, dischiudi il nostro cuore perché possiamo aprirci allo stupore del mistero.
Martedì 13 dicembre
Annunzierò che cosa dice Dio il Signore: egli annunzia la pace. Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà i suoi frutti. (Sl 84)
Maria è aperta a Dio e totalmente orientata e ricettiva nella sua libertà verso di Lui, perché nulla c’è in lei dell’amore della creatura incurvata su se stessa che è l’egoismo del peccatore. La Vergine è stella mattutina,puro riflesso del solo Sole del nuovo primo mattino del mondo. (Bruno Forte)
Signore, Sole del mondo, rendici liberi di egoismo, capaci di guardare e di godere Te, Luce ineffa-bile.
Mercoledì 14 dicembre
Ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati; ha soccorso Israele suo servo ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. (Lc 1, 53-55)
Il Signore è magnificato non perché la parola umana possa aggiungere qualcosa alla grandezza del Signore, ma perché egli viene magnificato in noi. Cristo è l’immagine di Dio: perciò l’anima che compie opere giuste e pie, magnifica l’immagine di Dio a somiglianza della quale è stata creata, e mentre la magnifica partecipa in certo modo alla sua grandezza e si eleva. (S.Ambrogio)
Signore, aiutaci in modo particolare in questo tempo di Avvento a magnificare il tuo nome con la preghiera e le opere di santità.
Giovedì 15 dicembre
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia. (Is 54,10)
Sento nel cuore il vento della speranza, nulla ci turba, nulla ci allontana dall’amore di Dio. Un’alleanza di pace accompagna il nostro cammino; il credere della fede ci fa vedere e ci conduce a te, e crea nel cuore il vuoto dell’amore, dove accoglierti, Signore, come nel grembo della Santa Vergine Maria.
Venerdì 16 dicembre
Lo Spirito Santo scenderà,su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo….e l’Angelo partì da lei. (Lc1, 25.39)
Ritirati pure, Arcangelo, anche tu sei nell’ombra Il tuo compito è finito e tu scompari. Lo Spirito Santo che l’ha pervasa attraverso l’aspetto sensibile di questa missione non l’abbandonerà più. Ben poco di questa realtà straordinaria appare però nella Vergine. La sua vita ci è presentata esterior-mente in modo molto semplice e comune. Ma di quale pane si nutre la fede di Maria e Giuseppe? Quello che è visibile è simile a quanto accade a tutti gli altri uomini; ma l’invisibile che la fede scopre e riconosce è Dio stesso che opera cose grandissime.(De Caussade)
Signore, fa’che nella quotidianità possiamo scoprire l’invisibile della fede dove diventano visibili le grandi opere che compi in noi