4 dicembre 2011

II Domenica di Avvento - II Settimana del Salterio

Idea luce

Rimuoviamo gli ostacoli tra noi e Dio.

Introduzione

La liturgia di questa II domenica di Avvento è piena di verbi che incitano all’azione: preparate, spianate, raddrizzate… fate di tutto, arriva a dire l’apostolo Pietro. L’urgenza di questa azione la percepiamo dentro e fuori di noi, ma dove trovare la forza, la determinazione necessaria? Troppo spesso dimentichiamo che con il dono del Battesimo abbiamo ricevuto la vita nuova. La nostra conversione, dunque, non è frutto di chissà quale nostro sforzo o impegno o sacrificio, ma è – prima di tutto – dono gratuito di Dio, incontro con la Sua misericordia. Non neghiamoci questa opportunità.

Atto penitenziale

In questo periodo di Avvento proponiamo di sostituire l’atto penitenziale con il rito di aspersione, in ricordo del Battesimo, che è «il luogo principale della prima e fondamentale conversione» (CCC 1427).

Liturgia della Parola

I Lettura Is 40, 1-5; 9-11

Preparare la via al Signore è un’esigenza, che nasce dal conforto di sapersi amati e cercati da Dio. È Lui che ci viene incontro, che si rivela a noi, che ci conduce con bontà e misericordia.

Salmo 84

II Lettura 2Pt 3, 8-14

I giorni della nostra vita sono il tempo e il luogo della nostra santificazione, vale a dire della nostra conformazione alla divina volontà che per tutti ha preparato cieli nuovi e terra  nuova.

Vangelo Mc 1, 1-8

Traccia di riflessione

Convertitevi!
Raddrizzate le vie del Signore

Cambiare direzione: questo il Signore chiede a tutti. Non è questione di testa ma di piedi. Tenere i nostri piedi sulle orme del Maestro non è facile, ma rimane la sfida più bella e liberante. Giovanni ci grida: convertitevi! Da cosa? Dall’attivismo: la vita cristiana l’abbiamo ridotta a cose da fare e organizzare. Un’azione senza contemplazione è come un corpo senz’anima.
Dal protagonismo: più che puntare il dito su di sé, bisogna puntarlo sul Maestro. Il successo umano non è un nome di Dio. Dal narcisismo: accettiamo che troppo facilmente parlino di noi. Una Chiesa fedele al suo Signore Crocifisso si preoccupa più di quello che di lei dicono i poveri che i giornali. Dal ritualismo: se il cuore non arde, la lingua batte invano. È inutile dire: Signore, Signore! Dal laicismo: non si può assegnare Dio ai preti e il mondo ai laici. Un Dio senza mondo equivale a un mondo senza Dio. Non si può parlare di Dio al mondo e del mondo a Dio, senza prima ascoltare quello che Dio ha da dire al mondo e alla sua Chiesa, per poter amare il mondo come lo ha amato Lui.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, perché alzi la sua voce con forza, senza timore, per annunciare continuamente al mondo la lieta notizia della venuta del Signore, preghiamo.

• Per quanti conducono un’esistenza senza Dio, perché ascoltino i bisogni profondi del loro cuore inquieto che attende di riconciliarsi con il suo Creatore e Signore, preghiamo.

• Per tutti i battezzati, perché vivano in uno stato di conversione permanente, sostenuti dalla forza dei sacramenti e della preghiera, preghiamo.

• Per noi qui riuniti, perché accogliamo l’invito del Signore a preparare la sua venuta nella nostra vita, nelle nostre famiglie e in tutti i nostri ambienti di vita, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, ti rendiamo oggi il nostro grazie, perché nella comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue ogni distanza tra noi e Dio viene annullata. Tu sei la Via, che conduce al Padre, la Verità, che non inganna, la Vita, che sempre si rinnova.
Aiutaci a camminare sulle tue orme nel deserto del mondo e a indicare a tutti gli uomini i sentieri di Dio.

Idea guida

Incoraggiamo i fratelli a ritornare a Dio.

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