21 agosto

XXI Domenica del Tempo Ordinario (A) - I Settimana del Salterio

Idea luce

Nella Chiesa siamo fondati sulla Roccia.

Introduzione

La liturgia di questa XXI domenica del Tempo Ordinario ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Cristo e con la Chiesa e ci ricorda che è un rapporto inscindibile. In un tempo in cui domina il relativismo e l’individualismo, la domanda di Gesù ai suoi discepoli risuona con forza e attende una risposta sincera, non ambigua e traballante. Siamo qui riuniti per rinnovare la nostra professione di fede nella fede della Chiesa.

Atto penitenziale

Signore, Dio onnipotente e misericordioso, abbi pietà di noi.
Cristo, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di noi.
Signore, Spirito che animi la Chiesa, abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Is 22, 19-23

L’oracolo del profeta Isaia richiama l’immagine delle «chiavi del Regno dei cieli», che il  Signore Gesù consegnerà a Pietro: è Dio che affida il potere di aprire e di chiudere, di legare e di sciogliere a coloro che Egli chiama a condurre il suo popolo.

Salmo 137

II Lettura Rm 11, 33-36

La solenne invocazione dell’apostolo Paolo esprime tutto lo stupore che la grandezza di Dio suscita nella mente e nel cuore dei suoi fedeli. Eleviamo il nostro rendimento di grazie per essere inseriti, attraverso la Chiesa, in questo mistero d’amore.

Vangelo Mt 16, 13-20

Traccia di riflessione
A tu per tu con Cristo, nella Chiesa Ma voi, chi dite che io sia?

Costume di oggi è il gossip. Si usa la terza persona, si parla sempre e solo degli altri. Così Gesù sembra fare con i suoi amici, quando chiede di sé cosa pensa la gente, ma ad un certo punto compie una sterzata da brivido, passando dalla terza alla seconda persona. E tu che dici di me? È chiaro che il passaggio è pauroso nel senso che qui non si può imbrogliare e non si può falsare un rapporto con l’altro. O si è autentici o non esiste una vera relazione con Gesù e con gli altri. Le nostre relazioni sono interpellate come quelle dei discepoli, che hanno faticato come gli uomini di tutti i tempi. Brutte figure loro e anche noi… ma ne vale la pena se guadagniamo l’autenticità della vera conoscenza di Gesù e degli amici. Dal riconoscere l’identità di Gesù, e lo fa Pietro, scaturisce l’inizio della missione di Pietro. È nell’identità di Cristo che si può riconoscere l’eredità di se stessi, della propria vita, della propria missione. La Chiesa è voluta da Gesù come una porta. La porta non serve per se stessa, ma permette la comunicazione. Ecco la Chiesa: la comunicazione tra il Cielo e la terra. La porta non genera confusione, non crea uno spazio indistinto. La Chiesa, quindi, è a servizio della città degli uomini e del Regno di Dio. Al di fuori di questa prospettiva non ha senso. La celebrazione dell’Eucaristia è la celebrazione viva di Gesù. Non si tratta di libri, ma delle nostre vite che insieme si incrociano con la vita pasquale di Gesù.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa, edificata sul fondamento degli Apostoli, perché sia la porta del Regno dei cieli per tutti coloro che credono in Cristo, preghiamo.

• Per il Papa, successore di Pietro, perché confermi la fede dei giovani di tutto il mondo, e in modo speciale di quelli che proprio oggi incontra a Madrid, preghiamo.

• Per i responsabili della cosa pubblica, perché promuovano il diritto alla vita e la dignità di ogni persona, abbiano a cuore che ciascuno riceva il necessario per una vita personale e familiare decorosa, preghiamo.

• Per le associazioni, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità, perché siano il luogo in cui si scopre vitalmente il rapporto con Cristo e si sperimentano relazioni umane davvero fraterne, preghiamo.

• Per tutti noi, perché ci lasciamo afferrare completamente da Cristo e ogni giorno lo professiamo Signore della nostra vita, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, ti ringraziamo per il dono della Chiesa, fondata sulla roccia della tua Parola. Grazie per il Papa, tuo Vicario in terra, che porta avanti la missione di Pietro. Dona a noi e a tutti i battezzati di essere costruttori del tuo Regno attraverso il nostro atto di fede, che nasce dall’esperienza del tuo amore. Grazie, perché continui a fidarti di noi.

Idea guida

Professiamo la nostra fede con una vita coerente.

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