26 Giugno 2011

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

Idea luce

L’Eucaristia: cibo per la vita quotidiana.

Introduzione

In questa Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo celebriamo il rendimento di grazie per il dono mirabile dell’Eucaristia, pane del nostro cammino personale e comunitario. L’Eucaristia è il cuore pulsante della vita della Chiesa. È la presenza viva e vera del Signore Gesù nel mondo. È principio di vita per quanti si nutrono di questo Pane e di questo Vino, secondo la promessa di Cristo. Facciamo esperienza di questo dono, che trasforma tutto di noi, la mente, il cuore e le mani.

Atto penitenziale

Signore, Dio buono e provvidente, abbi pietà di noi.

Cristo, Pane vivo disceso dal cielo, abbi pietà di noi.

Signore, Via, Verità e Vita, abbi pietà di noi.

 

Liturgia della Parola

I Lettura    Dt 8, 2-3; 14b-16a

La manna, che ha sostenuto il cammino del popolo di Israele nel deserto, è segno della presenza e della provvidenza di Dio. Anche in mezzo ai più grandi pericoli e alle più profonde desolazioni non siamo soli ma ci accompagna la cura e la premura del Padre celeste.

Salmo 147

II Lettura   1 Cor 10, 16-17

La comunione con il pane eucaristico, che è il corpo di Cristo, fa di noi una cosa sola con Lui e tra di noi. La nostra ricerca di unità non può fare a meno della partecipazione a questa mensa, intorno alla quale non ci sono divisioni e non ci sono discordie.

Vangelo Gv 6, 51-58

Traccia di riflessione – Mangiare un pane di comunione con il Risorto e con i poveri

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda

L’Eucaristia ci dice che Pane e Parola in Gesù non si contraddicono: la sua mensa è luogo in cui si condivide, nella relazione. Gesù stesso è stato tentato di staccare il pane dalla relazione, cioè di sfamarsi da solo. L’Eucaristia indica che il modo in cui ci si relaziona con lui-cibo dipende dal modo in cui ci si relaziona con gli altri. Il pane, infatti, nutre se mangiato in un clima relazionale. L’Eucaristia ci suggerisce anche che ogni relazione ha un momento drammatico, in cui si comprende che amare comporta in qualche modo morire: si mangia e si beve sempre dell’amore sacrificato di qualcuno. Se i nostri tavoli a casa sono quadrati o rotondi, quello di Cristo è a forma di croce. Siamo chiamati a mettere Gesù al posto del nostro io in modo che sia lui a guidare noi sui sentieri del mondo, perché il mondo creda e abbia la vita in abbondanza.

Preghiera dei fedeli

• Per la Chiesa italiana, che si prepara a vivere il XXV Congresso Eucaristico Nazionale ad Ancona perché, sostenuta dal Cibo eucaristico, promuova sempre e ovunque la misura alta della vita cristiana, preghiamo.

• Per il Papa, i Vescovi, i presbiteri, ministri dell’Eucaristia, perché vivano la Santa Messa non solo come il dovere più sacro ma soprattutto come il bisogno più profondo della loro anima sacerdotale, preghiamo.

• Per i bambini che ricevono la Prima Comunione perché, incoraggiati dall’esempio dei genitori, dei catechisti e della comunità parrocchiale, conservino un rapporto di amicizia e di fiducia con il Signore Gesù, preghiamo.

• Per noi qui riuniti, perché la partecipazione alla mensa eucaristica diventi una tappa immancabile del nostro cammino, fonte di ristoro, di ricarica spirituale, di slancio apostolico, preghiamo.

Dialogo eucaristico

Gesù Eucaristia, ti ringraziamo perché in questo incontro si realizzano per noi le parole del Vangelo, che abbiamo ascoltato: noi rimaniamo in te e Tu in noi e in questa comunione profonda riceviamo la vita in abbondanza. Signore, da chi andremo? Tu solo compi per noi il miracolo dell’amore che si dona senza misura.

O Gesù Eucaristia, dolce Figlio di Maria, stai con noi lungo la via, perché noi ti amiamo. E così sia.  + G. Giaquinta

Idea guida

Diventiamo i tabernacoli viventi dell’Eucaristia in tutti gli ambienti di vita.

 

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