30 gennaio 2011

IV Domenica del Tempo Ordinario - IV Settimana del Salterio

58a Giornata mondiale dei malati di lebbra – C’è un solo cielo per tutto il mondo

Idea luce
Dio è garante della mia gioia.

Introduzione
L’incontro con il Signore Gesù cambia radicalmente il modo di pensare umano. Il mondo sceglie i forti, i potenti, i sapienti. Il Signore Gesù sceglie chi è debole, povero, disprezzato per realizzare il suo progetto d’amore, per donarci come ricompensa una gioia senza fine. Accogliamo, nella persona del celebrante, Gesù che viene in mezzo a noi.

Atto penitenziale
Signore, che hai scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti,
abbi pietà di noi.
Cristo, che hai scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti,
abbi pietà di noi.
Signore, che hai scelto ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono,
abbi pietà di noi.

Liturgia della Parola

I Lettura Sof 2, 3; 3, 12-13
La prima lettura è un invito a cercare il Signore con cuore sincero e a seguire i suoi insegnamenti. Egli è giusto e umile. Chiediamo anche noi questi doni mentre ascoltiamo la sua Parola.

Salmo 145

II Lettura 1Cor 1, 26-31
Il Signore ci ha scelti dall’eternità per realizzare nel mondo il suo progetto d’amore. Lui ci dona la grazia e la forza nonostante la nostra debolezza.

Vangelo Mt 5, 1-12°

Traccia di riflessione – Dio è garante della mia gioia
Beati i poveri in spirito

Gesù annuncia un Dio che si fa garante della riuscita dell’uomo. Seduto, insegna in modo autorevole, come sul monte Sinai quando fu donata la Legge ad Israele. Il discorso è per tutti ma la comunità cristiana deve mediare questo annuncio nuovo di Dio in Gesù. Bisogna affinare lo sguardo nella folla e vedere i segni del vangelo vissuto. Beati: troppo spesso ci fermiamo a questa affermazione considerando positiva una situazione che anche agli occhi umani non è positiva. Ma la beatitudine è tale solo perché c’è quel “perché”. È nella promessa tutto l’agire sconvolgente di Dio che è il garante di tutto ciò che agli occhi del mondo non è vincente. Certo bisogna essere vuoti di sé per lasciarsi riempire di Dio, nell’abbandono e nella fiducia adulta di chi si accorge che Dio è il primo della mia vita e lui si preoccupa di me. Il Dio delle beatitudini è il Padre che genera la gioia e la bellezza dell’operare umano. Dio fonda ogni beatitudine. Solo in lui gioia e bellezza trovano il loro compimento e valore. Se entriamo in sintonia diventiamo efficaci operatori del Regno. Siamo chiamati a diventare i discepoli sul cui volto le folle del nostro tempo devono poter leggere la gioia che scaturisce dalle beatitudini e devono poter lodare Dio. Tutto questo è frutto della conversione.

Preghiera dei fedeli
• Per il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, perché guidino sempre il popolo di Dio con giustizia e umiltà, preghiamo.
• Per tutti i governanti, perché nel mondo globalizzato e multietnico di oggi sappiano operare secondo giustizia salvaguardando la dignità della persona, preghiamo.
• Per coloro che sono perseguitati a causa della giustizia perché siano sostenuti nella speranza della forza dello Spirito Santo, preghiamo.
• Per coloro che sono chiamati ad una particolare consacrazione, perché rispondano con generosità il loro sì per il bene della Chiesa e del mondo, preghiamo.
• Per ciascuno di noi perché sappiamo rispondere alla chiamata del Signore e incarnare nella vita quotidiana il messaggio delle Beatitudini, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Grazie, Gesù, perché siamo venuti nella tua casa per cercarti e tu ti sei fatto trovare da ciascuno di noi. Gesù, tu sei l’uomo delle Beatitudini e noi vogliamo seguirti e incarnarle nella nostra vita di tutti i giorni. Grazie perché ci hai scelti per portare il tuo amore nel mondo. Grazie perché anche oggi ti fai trovare da ogni uomo che ti cerca con cuore sincero e che ha bisogno di te.

Idea guida
Portiamo agli altri la gioia e la consolazione che il Signore ci dona.

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