Adorazione eucaristica

(alla vigilia della Solennità di "Tutti i Santi" o nel giorno della celebrazione della Giornata della Santificazione Universale)



Canto d’ingresso

Guida - «Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo» (Leone XIV, Omelia, Tor Vergata 3 agosto 2025). Sono le parole pronunciate da papa Leone XIV al Giubileo dei Giovani di quest’anno. Fanno eco all’invito del Signore «Siate santi» che il Movimento Pro Sanctitate ha voluto accogliere fin dal 1957 quando, nella solennità di Tutti i Santi, è stata celebrata la prima Giornata della Santificazione Universale, ideata e promossa dal Servo di Dio Guglielmo Giaquinta. Vivere la santità oggi, nei gesti quotidiani di accoglienza, riconciliazione, tolleranza vuol dire anche avere uno sguardo attento al mondo: davanti alle violenze, alla insensatezza della guerra, manteniamo il cuore aperto alla preghiera, pronti a rendere ragione della nostra speranza. In questo momento, disponiamoci ad accogliere Gesù Eucaristia, ascoltiamo la Sua Parola e chiediamo che porti in noi frutti di santità.

Canto di esposizione

Gesù Eucaristia, mostrami il tuo volto
Gesù Eucaristia, rivelami il tuo cuore
Gesù Eucaristia, mostrami il Padre
Gesù Eucaristia, donami lo Spirito

Silenzio di adorazione


Con Maria ai piedi della croce

Guida – Gesù Eucaristia, siamo davanti a te insieme a Maria, Mater Sanctitatis, e ti chiediamo di infondere in noi coraggio e speranza per vivere con fiducia e abbandono in Te le tante situazioni difficili della nostra vita.

I lett. – «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19,25-27)

II lett. – «La fecondità della Chiesa è la stessa fecondità di Maria; e si realizza nell’esistenza dei suoi membri nella misura in cui essi rivivono, “in piccolo”, ciò che ha vissuto la Madre, cioè amano secondo l’amore di Gesù”. […] “un padre o una madre di famiglia, che a casa vive una situazione difficile, un figlio che dà pensieri, o un genitore malato, e porta avanti il suo lavoro con impegno, quell’uomo e quella donna sono fecondi della fecondità di Maria e della Chiesa» (Leone XIV, Omelia, 9 giugno 2025)

Preghiamo il Sal 27 alternandoci con il solista

Sol. Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?
Quando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere.

Ass. Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario.

Sol. Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.

Ass. Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”;
il tuo volto, Signore, io cerco.

Sol. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Silenzio di adorazione
Canto


«Ho sete»

Guida – Gesù Eucaristia, ti portiamo oggi il dolore di tutte le croci del mondo. Ascoltando la tua sete, non vogliamo rimanere indifferenti al grido dei bambini vittime della violenza, al bisogno di accoglienza di tante persone che vengono da Pesi stranieri, al bisogno di misericordia di chi vive nelle carceri, nelle case di accoglienza… La nostra preghiera si trasformi in gesti concreti di carità e amore verso chi ha più bisogno.

I lett. – «Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete”» (Gv 19,25-27).

II lett. – «La sete del Crocifisso non è soltanto il bisogno fisiologico di un corpo straziato. È anche, e soprattutto, espressione di un desiderio profondo: quello di amore, di relazione, di comunione. È il grido silenzioso di un Dio che, avendo voluto condividere tutto della nostra condizione umana, si lascia attraversare anche da questa sete» (Leone XIV, Udienza generale, 3 settembre 2025).

Preghiamo, alternandoci con il solista, la preghiera «Gesù», del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

Sol.Gesù, il tuo pensiero mi illumini, la tua parola mi guidi,
i tuoi occhi mi seguano, le tue orecchie mi ascoltino.
Ass.Le tue braccia allargate sulla croce
mi aprano all’amore universale,
Sol.i tuoi piedi crocifissi mi spingano a donarmi
senza misura di stanchezza ai fratelli.
Ass.Il tuo cuore aperto sia per me fonte di grazia nel cammino
e luogo di riposo nella stanchezza. Amen

Silenzio di adorazione
Canto


Discepoli missionari

Guida – La Parola di Dio che stiamo ascoltando ci invita alla fede e alla perseveranza, ci dona l’entusiasmo di portare a tutti la Buona Notizia del Vangelo. La Parola, meditata e vissuta, ci renda discepoli missionari, strumenti di pace e di riconciliazione.

I Lett. – «Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?”. E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone”. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane» (Lc 24,32-35).

II Lett. – «Non ci sono due comandamenti – il comandamento dell’amore di Dio e quello dell’amore del prossimo – ma c’è un unico comandamento dell’amore, che non è una traiettoria diretta uomo-uomo, come facilmente oggi si afferma (cerchiamo di amare l’uomo, di andargli incontro, di risolvere i suoi problemi), ma è una traiettoria parabolica, che passa attraverso un punto fisso che è Dio: noi portiamo l’uomo a Dio e alla pienezza del suo amore e poi lo facciamo scendere dalla pienezza dell’amore di Dio verso l’amore dell’uomo» (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)

Un giovane – Vangelo è la bella notizia che Dio è nostro Padre e ci ama immensamente. Vangelo è la bella notizia che Gesù è nostro fratello e ha dato la sua vita per tutti, ci ha salvati e così il male non ha più potere su di noi.

Una consacrata – Vangelo è la bella notizia che Gesù ci ha donato il suo Spirito e così la nostra terra, così intrisa di fango e di ego, profuma già di Cielo e può essere trasformata.

Una coppia – Vangelo è la bella notizia che è possibile iniziare a costruire relazioni nuove e che la Chiesa è famiglia ed è come un grande laboratorio nel quale esercitarci ad imparare ad amare.

Un associato del Movimento Pro Sanctitate – Vangelo è la bella notizia che Dio ci vuole santi, cioè come Lui, e questa chiamata a vivere la pienezza dell’amore educa la nostra volontà a scegliere liberamente il bene più alto.
(Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, La spiritualità del Movimento Pro Sanctitate)

Silenzio di adorazione
Canto


Un mondo di santi e di fratelli

Guida – L’amore che siamo chiamati a donare agli altri è l’amore stesso di Dio, che passa attraverso il suo cuore e ci purifica dalle nostre imperfezioni. Mettiamo nel cuore di Gesù il nostro desiderio di fraternità; affidiamo a lui tutte le persone che non riusciamo ad amare e chiediamo di saperle amare come Lui le ama.

I lett. – «Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito» (1Gv 4, 12-13).

II lett. – «È indispensabile uscire dal proprio guscio per darsi agli altri, uscire dal proprio egoismo, dalla propria autosufficienza, dalla commiserazione di se stessi, dalle personali problematiche, dagli eventuali complessi che a volte attanagliano, perché gli altri hanno bisogno di noi, della nostra donazione, di quel Dio di cui abbiamo la presenza e il possesso datoci dall’esperienza. Ma è solo nell’amore verso il Signore, Dio nostro Padre, verso Cristo e lo Spirito, e nell’amore autentico ai fratelli, che è possibile trovare la forza di darsi a un simile ideale uscendo da se stessi e quindi trovare la motivazione della propria santità. Questo è il santo di cui oggi il mondo ha bisogno. Viene da chiedersi: sono io una persona di questo tipo? In caso di risposta negativa perché non dire: da oggi comincia la mia vita nuova della santità, secondo le esigenze del mondo di oggi?» (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta).


Preghiera per la santificazione universale
(del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta)
(se possibile pregata a più voci dai rappresentanti dei gruppi parrocchiali)

I lett. – Gesù, divino modello di santità, che con l’esempio tuo, prima ancora che con la parola,
ci hai indicato, quale meta, la perfezione del Padre, qui raccolti ai Tuoi piedi
noi vogliamo oggi rimeditare e il tuo invito all’amore e il nostro dovere di corrispondervi.

II lett. – E che altro se non amore fu la tua vita, dalla povertà della grotta alla nudità della Croce?
Ma tutto questo sopportasti, Signore, affinché noi comprendessimo cosa significhi amore
e ricordassimo insieme che in esso sta la essenza della perfezione.

III lett. – E numerose volte a questa umanità smarrita hai ripetuto che solo in te è pace vera.
Tu solo infatti sei fonte viva di acqua divina, che disseta e consola,
fino a diventare in noi polla che zampilla alla vita eterna.

IV lett. – Che noi l’abbiamo con abbondanza questa acqua, è il tuo desiderio più vivo,
fino al punto da soffrire sulla croce una sete martoriante.
E lo facesti in espiazione di tanti che pensano potersi dissetare all’acqua del peccato
o che amano contentarsi di poche gocce di quell’acqua
che tu hai invece preparato larghissima per le anime nostre.

VI lett. – Signore, in questo giorno sacro al ricordo della nostra vocazione alla santità,
noi non possiamo passare indifferenti accanto a te che ci inviti alla perfezione
e ad attingere con abbondanza alle fonti della grazia.

VII lett. – Ci costa fatica, lo confessiamo, il correggere i nostri passi inclini alla mediocrità
e seguire le orme del tuo eroismo fino a tendere alla perfezione del Padre,
ma se questo fu l’impegno primo del nostro Battesimo noi non possiamo né vogliamo tradirlo.

Ass. – Rinunciare a Satana, vivere la tua grazia, tendere con tutte le nostre forze verso la santità:
ecco il tuo desiderio ed è anche la nostra promessa che oggi di cuore ti rinnoviamo.
E Tu, Vergine Immacolata, vivo modello di ogni santità, dona a noi e a tutti i figli tuoi
ferma fiducia e volontà costante di diventare santi. E cosi sia.


Benedizione eucaristica

Canto e reposizione

O Cuore Immacolato di Maria,
vivo modello di ogni santità,
dona tu la fiducia di diventare santi.

Sussidio preparato da Vittoria Terenzi


© 2025 Aggancio – Movimento Pro Sanctitate – Tutti i diritti riservati

I commenti sono chiusi.