Animazione Liturgia Domenica 27 Giugno 2021

XIII domenica del Tempo Ordinario (B) - I Settimana del Salterio - Giornata per la carità del Papa "Si è più beati nel dare che nel ricevere" (At 20,35)

Idea luce
Amati dall’eternità, accompagnati nella vita verso il Cielo.

Introduzione
In questo tempo in cui la stagione dell’estate raggiunge le nostre vite con i colori meravigliosi della natura, del mare e del cielo, la Chiesa si riunisce per pregare, lodare e ascoltare la Parola di Dio, di cui ciascun cristiano non può fare a meno, perché ricorda ad ogni cuore che è amato dall’eternità e accompagnato nella vita verso il Cielo. Immergiamoci nel mistero dell’Amore che si fa pane spezzato e donato, presenza che arricchisce, rende uguali, solleva gli indigenti e consegna eternità, perché il Dio che ha creato l’uomo lo abilita all’immortalità.

Liturgia della Parola
LETTURE

Sap 1, 13-15; 2, 23-24;
Sal 29 – Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato;
2Cor 8, 7.9.13-15;
Mc 5, 21-43

Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino (Sal 118). Con questa certezza apriamo il cuore e la mente all’ascolto della Parola: l’unica Parola che è eterna e dona consapevolezza di essere figli fatti a immagine e somiglianza di Dio, Parola capace di istruire e donare la grazia di vivere ciò che indica, Parola che guarisce chi pone la sua fiducia nel Signore che continua nel tempo a benedire e a sanare. Ascoltiamo e custodiamo un così grande dono.

Traccia di riflessione
Non ci sono situazioni in cui Gesù non è presente: magari ha modalità diverse nel presentarsi e solo chi ha fede ha la capacità di riconoscerle. 2000 anni fa era lo stesso, non tutti lo hanno riconosciuto, amato, seguito … anzi. Lui stava in mezzo alla gente, anche il passo di oggi ce ne dà conferma, Gesù camminava, attraversava strade, entrava nelle case, ma chi lo riconosceva? Quanti insulti, quante discussioni, quante accuse. Noi lo riconosciamo? E in quale situazione lo sentiamo vicino, accanto? Forse il dolore ci fa allontanare da lui? Ciascuno sa. Non è così per Giairo e l’emorroissa. Nella disperazione vedono, cercano, chiedono, supplicano. Giairo significa Dio illumina, Dio risuscita. Pensate al dolore grande di questo uomo che fa un gesto che è di rispetto e di adorazione: gli si getta ai piedi, lo supplica con insistenza. Sono i gesti della preghiera: “Pregate incessantemente”. Noi quando preghiamo abbiamo rispetto per il Dio che ci sta dinanzi? Lo adoriamo? Cosa chiediamo? Giairo diventa il tramite tra la vita che è Gesù e colei che ha bisogno di vita, di guarigione. Giairo gli dice: Vieni! Vieni lì dove c’è il dolore, la fatica, la morte. “Vieni Signore Gesù” deve essere il nostro grido: abbiamo bisogno di te per le tante situazioni che parlano di morte, di violenza, di atrocità. Vieni … il mondo ha bisogno di te. Imponi le tue mani Signore perché senza di te il mondo si sta perdendo. Abbiamo letto “Gesù andò con lui”: se lo invoco viene, cammina con noi … Abbiamo assicurata la guarigione? Non sempre! Questo rimane un mistero, la fede però ci dice che Gesù rimane accanto e il miracolo più grande è comunque la vita eterna. Questo è venuto a portare, ogni ritorno alla vita è segno che Dio ha vinto la morte. La vita ci appartiene per sempre. Gesù è venuto sì a guarire ma soprattutto a salvare.

Preghiera dei fedeli
  • Per tutte le persone che soffrono perché siano accompagnate da coloro che manifestano la vicinanza di Gesù, la sua tenerezza, e siano sostenute dalla fede e dalla speranza, preghiamo.
  • Per i disoccupati perché possano essere creativi nell’impegno di lavori nuovi e utili per la società e siano però sostenuti da una politica che incentivi e aiuti gli uomini di buona volontà, preghiamo.

Dialogo eucaristico
Gesù, Tu sei pane donato per il nutrimento della Chiesa, balsamo per le ferite degli uomini, amicizia per le solitudini che abitano i cuori, mitezza per le inquietudini che attraversano il mondo, pace che infrange la rabbia, amore che trapassa la nostra indifferenza, luce per le oscurità del mondo, perdono che cancella i peccati, bellezza che filtra nella vita dei credenti, Signore del tempo e della storia e senso dei nostri giorni, certezza di eternità per chi cammina sulle tue orme. Grazie perché sei sempre accanto a noi: guidaci, convertici, istruiscici, sii sempre stella polare, pane di vita, presenza che orienta e dona ai cuori il desiderio di somigliarti e il coraggio di scegliere e camminare verso la santità. E così sia!

Idea guida
Salvati dall’amore annunciamo la vita senza fine.

Sussidio preparato da Loretta Angelini, Valeria Angeloro, Alberto Hermanin e Maria Francesca Ragusa


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